Discussione:Dislocamento

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L'affermazione che coincida con il peso dell'imbarcazione è errata! è pari al peso del volume dell'acqua spostata quindi implica la forma, infatti una lama dello stesso peso dell'imbarcazione affonderebbe !

Dislocamento[modifica wikitesto]

E' vero che il dislocamento è pari al peso del volume d'acqua spostato, ma è anche vero che questo peso (del volume d'acqua) è quello (e non potrebbe essere diversamente) dell' imbarcazione, indipendentemente dalla sua forma dalla quale dipende la linea di galleggiamento. Quindi se e finchè la barca galleggia e considerando che le imbarcazioni galleggiano per definizione, è vera anche l'affermazione che il dislocamento coincide con il peso dell'imbarcazione.

Il dislocamento non corrisponde affatto al peso dell'imbarcazione. Corrisponde invece al peso dell'acqua spostata e, pertanto, varia al variare della qualità di quest'ultima. Tanto è vero che la stessa nave (con lo stesso carico) ha un dislocamento diverso a seconda che sia immersa in acqua dolce o in acqua salata. Per questo motivo sulle fiancate viene applicato il cosiddetto "Occhio di Plimsoll" che serve proprio a valutare l'immersione dello scafo a seconda dell'acqua sulla quale naviga. by casella


Proprio la tua giusta affermazione della differente immersione causata dalle diverse caratteristiche dell'acqua in cui può essere immerso uno scafo nella sua navigazione, serve per capire che a variare è il volume dell'acqua spostata dallo scafo stesso essendo più o meno immerso e non il peso che, per il principio di Archimede, i due pesi (corpo immerso e volume d'acqua) si equivalgono. Infatti più è pesante e densa (ha un ruolo importante anche la sua temperatura) l'acqua, e meno lo scafo è immerso poiché è sufficiente una quantità (quindi volume) minore d'acqua per raggiungere il peso della nave; viceversa meno è densa l'acqua e più quantità (quindi volume) di questa ne occorrerà per raggiungere il medesimo peso, per cui la nave sarà più immersa. Quindi le imbarcazioni navigando attraverso acque con caratteristiche diverse, variano la linea di galleggiamento, rimanendo sempre dello stesso peso cioè del medesimo dislocamento perchè quest'ultimo “è il peso del volume d'acqua spostato dalla parte immersa dello scafo di una nave che, secondo il principio di Archimede è pari al peso complessivo della nave.”

Errore nel dislocamento![modifica wikitesto]

Il dislocamento non rappresenta il peso dell'imbarcazione!! Infatti per il principio di Archimede un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido spostato. E' noto a tutti che un corpo di volume V se immerso totalmente in un fluido ne sposta un volume V (attenzione a non confondere il volume [m^3] con la massa [kg]). Chiamando V il volume della barca immerso, la spinta che l'acqua esercita sullo scafo immerso sarò pari a Peso=densità*g*Volume (misurata in Newton) dove g rappresenta l'accellerazione gravitazionale (g=9,81 m/s^2). Essendo g una costante però non lo è la densità, infatti la densità del fluido, ovvero dell'acqua è diversa da quella barca, quindi essendo il volume lo stesso (Volume liquido spostato = Volume scafo immerso) risulta essere il peso della barca inferiore rispetto a quello dell'acqua (considerando palese il fatto che la densità della nave sia minore di quella dell'acqua). Questo è il motivo per il quale le imbarcazioni galleggiano, la nave è si attrata dal centro della terra per gravità, tuttavia ricevendo una spinta dal basso verso l'alto maggiore di quanto faccia la gravità essa galleggia.

Scrivo qualche passaggio analitico per rendere piu chiara la spiegazione

Volume_scafo_immerso = Volume_acqua spostata; Densità_barca < Densità_acqua; g = 9,81 accellerazione gravitazionale terrestre, che è una costante; Peso = Volume*densità*g;

Palesemente a pari Volume (e pari g) avendo la nave densità minore il peso del fluido spostato non rappresenta il peso della nave!!!!


Non perdetevi nei calcoli[modifica wikitesto]

Basta ragionare in modo molto più semplice. Una nave galleggia perché è soggetta ad una forza di galleggiamento pari al suo peso. Se questa forza è dovuta al volume d'acqua dislocato, allora una nave disloca un volume d'acqua che pesa quanto la nave stessa.

Non è una questione di forma, ma di densità vuoto per pieno, che nel caso di una nave è inferiore a quella dell'acqua. Anche un sasso disloca e viene «alleggerito» di un peso pari al volume d'acqua che sposta. In questo caso, però, il dislocamento è inferiore al peso e il sasso affonda.

Perché allora si parla di dislocamento e non di peso di una nave? Semplicemente per come viene misurato questo dato: si mette la nave in un bacino con acqua di densità nota e, in base al volume dislocato, si calcola il peso in modo indiretto; ma sempre di peso si tratta.

propongo questo nuovo incipit; dovrebbe essere chiaro a tutti che i miei gusti sono un po' anomali e quindi mi guardo bene dal metterlo nel testo. Chi lo vuol fare puo' tranquillamente cambiarlo anche molto. sono a disposizione per discutere (il mio tempo di reazione per accorgermi di una richiesta in tal senso e' circa 7 giorni).

scopo INIZIALE delle revisione e' stato evitare le ambiguita' che hanno portato ai commenti sopra e avere una metrologia che non dipende dalle unita' specifiche (questo e' un concetto chiaro a chi lo sa), poi ci ho messo dell' altro. Ho anche invertito long/short per UK/US, dato che questo appare all' articolo ton (e nei miei libri)

  • significato principale

Per un corpo immerso in un fluido, si definisce dislocamento D = ρ V la massa del fluido spostato dove ρ è la densità del fluido (circa 1026 kg/m3 per l'acqua di mare) e V il volume immerso del corpo (ossia del fluido spostato)[1] .

In equilibrio idrostatico, il dislocamento e' uguale alla massa del corpo (principio di Archimede). Un sommergibile in immersione stazionaria e' in equilibrio idrostatico, mentre non lo e' durante le fasi di immersione/emersione rapida; altri ovvi esempi di non-equilibrio sono navi affondate e/o incagliate.

Se il corpo e' in moto, l' interazione della sua superficie col fluido sviluppa forze di portanza per cui l' equilibrio idrostatico diventa una approssimazione che in alcuni casi (natanti veloci a carena portante, aliscafi e, ovviamente, aerei) e' decisamente non realistica. Tutto il seguito si riferisce a navi in equilibrio idrostatico in acqua.



Il dislocamento di una piccola imbarcazione, ad esempio quelle della Coppa America (circa 25 t), viene generalmente misurato per pesata diretta. In linea di principio, per quelle sufficientemente piccole da essere sollevate il dislocamento si puo' ottenere calandole in un bacino e misurando l' innalzamento dell' acqua, mentre quello di una grande nave potrebbe essere determinato sfruttando i ricoveri in bacino di carenaggio. In pratica, comunque, questi dislocamenti si ottengono calcolando il volume della scafo immerso dalla sua geometria (riportata, ad esempio, nei piani costruttivi).


Il dislocamento viene generalmente espresso in tonnellate metriche (1000 kg), ma negli Stati Uniti si usa la short ton (2000 lb ≈ 907 kg) e nel Regno Unito si usa la long ton (2240 lb ≈ 1016 kg).

  • significati secondari

Poiche' nel linguaggio comune massa e peso sono spesso usati intercambiabilmente, non e' raro trovare il dislocamento definito come il peso della nave.

Nel regolamento della Coppa America il dislocamento e' definito come il volume spostato in acqua marina standard.

Il termine stazza viene usato spesso ma impropriamente come sinonimo di dislocamento [2].


qui andrebbe inserita una --------------------------------

pietro--10:44, 26 giu 2017 (CEST)


NOTE

dato che il libro di Giorgerini non fa parte di 'quello che si trova subito', riporto letteralmente

Tra stazza lorda, stazza netta, portata e dislocamento vi e' molta confusione nel pubblico ... <<L' incrociatore Garibaldi stazza ...>> e' un gravissimo errore perche' le navi militari dislocano e non stazzano: infatti il dislocamento e' dato da una misura di peso, mentre la stazza e' data da una misura di volume.

Violo copyright con questa frase, oppure e' il caso di riportarla in toto? E' corretta la mia impressione che G e' considerato autorita' nel campo? Notate PESO che si ricollega al primo significato secondario. Fra l' altro, questa nota definisce D a nave scarica, D in carico leggero ... si viola qualcosa se si copia letteralmente?


'in linea di principio ...' ha come sorgente i metodi usati in laboratorio per i piccoli oggetti, non so se abbia o meno applicazione.

per il calcolo geometrico non ho trovato un riferimento operativo. immagino che il proprietario se lo calcoli dai piani di costruzione perche' gli interessa veramente. immagino che il Canale di Panama si fidi del dislocamento dichiarato dai militari o al piu' proponga una conciliazione (invito chi lo sa a completare) questo porta alla piu' interassante questione: come si certificavano internazionalmente i dislocamenti standard degli incrocatori pesanti e come i giapponesi (e noi con gli zara) hanno barato per avere il 10% in piu' (salito al 30% con le ristrutturazioni quando la situazione internazionale non permetteva piu' i controlli)?

io ho trovato le tre tonnellate e le ho rispettate. ho pero' l' impressione che 'si usa' dovrebbe essere 'si usava' e che la cosa abbia reale importanza solo per i vecchi annuari militari inglesi


ultima cosa: nell biblio originale 3 deve essere chiamato standard invece che dislocamento (cliccate e capite cosa intendo)

credo inoltre che US/UK per long/short sia invertito.

  1. ^ Treccani - Dislocamento
  2. ^ G. Giorgerini, Uomini sul Fondo, Oscar Storia Mondadori 1994, nota 1 al capitolo 2