Discussione:Corrado (conduttore televisivo)

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Trasmissione riproposta dalla RAI nel 2018 ?[modifica wikitesto]

La frase seguente non è chiara:

Nel 2018 Raiuno e Radio 2 riacquistano i diritti della trasmissione riproponendola, in duplice versione, a cinquant'anni dalla prima messa in onda.

A che trasmissione si riferisce? Le frasi precedenti parlano della sua esperienza sulle reti Mediaset, che certamente non possono essere quelle di cui parla la frase di cui sopra.

Il grande Corrado si è spento 7 anni fa e ad oggi ricorre il suo anniversario della morte. Sono stato da sempre un suo affezionatissimo fan, sin da bambino, quando ricordo ancora, dopo la scuola rientravo a casa per il pranzo e c'era Corrado a farci compagnia a tavola! sono cresciuto praticamente con lui.. e quante risate con l'indimenticabile Corrado nella sua Corrida.. Volevo solo fare una piccolissima correzione. Il pseudonimo CORIMA in realtà identificava tre persone, ovvero i tre autori di tante foprtunate trasmissioni andate in onda su Mediaset. E quindi CORIMA sta per : CO come corrado, RI come riccardo, suo fratello (anch'egli morto negli anni 90) e MA come sua moglie Marina Donato. Nicola - Torino. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.8.210.178 (discussioni · contributi) 22:04, 8 giu 2006 (CEST).[rispondi]

Caro Nicola, CORIMA significa: COrrado - RIccardo MAntoni. Lo pseudonimo indica tuttavia solo Corrado! Perché, se consulti i documenti, vedrai che nelle varie trasmissioni, già della Rai, la sigla era utilizzata solo per indicare Corrado, nonostante la composizione sillabica. Esempi: DOMENICA IN di Corima, Jurgens ,Torti. E non erano coinvolti né la Donato né il fratello del presentatore in quel programma. Dove invece lo erano: IL PRANZO E' SERVITO di Corima, Jurgens, Mantoni, Rizza. TIRA E MOLLA di Corima, Donato , Jurgens, Santucci. La loro presenza fra gli autori è esplicitata! Tutto questo è spiegato nella voce CORIMA di wikipedia. Grazie, comunque. Aldo_ Torino Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 192.92.126.139 (discussioni · contributi) 23:24, 16 lug 2006 (CEST).[rispondi]
Tutto si può dire, tranne che non sia stato il Corrado nazionale. Ed è neutrale ammetterlo.--Aldo cairo 16:26, 18 ago 2006 (CEST)[rispondi]


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--  Il Passeggero - amo sentirvi 09:05, 16 mar 2015 (CET)[rispondi]

Errata corrige[modifica wikitesto]

Ho sostituito la data del Rosso e Nero televisivo. Non 1956, bensì 1954. Saluti. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 82.52.126.102 (discussioni · contributi) 00:24, 12 gen 2007 (CET).[rispondi]

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Sezioni non enciclopediche da spostare su Wikiquote. --  Il Passeggero - amo sentirvi 08:50, 16 mar 2015 (CET)[rispondi]

Sezioni rimosse

Parole, detti e momenti memorabili

  • 19 marzo 1978, ore 14 circa - All'inizio di Domenica In, puntata immediatamente successiva al rapimento di Aldo Moro e all'uccisione di cinque uomini della sua scorta da parte delle Brigate Rosse, il giorno della Domenica delle Palme, Corrado aprì la trasmissione, con un discorso improvvisato, di grande efficacia e di perfezione stilistica e sintattica, in cui non fece cenno ai terroristi e alla politica, invitando tuttavia gli italiani alla calma e alla compostezza e auspicando che, «per quanto grave sia stata l'offesa, lo Stato e la democrazia non avrebbero subito nessun colpo mortale». Il ministro dell'Interno, Francesco Cossiga, gli telefonò personalmente e lo ringraziò per l'equilibrio delle sue parole.
  • 4 novembre 1995, ore 22 circa - Durante La corrida, il programma è interrotto da un'edizione straordinaria del telegiornale che annuncia l'assassinio, a opera di un militante dell'estrema destra israeliana, del Premier Yitzhak Rabin, Premio Nobel per la pace. Corrado riprende la diretta, cancella i balletti e gli stacchetti ameni del programma e prosegue con grande professionalità e sobrietà sino al termine, dopo aver improvvisato un esemplare e misurato encomio per il leader israeliano che aveva pagato con la vita il suo impegno a favore della pace nel mondo basato su un equo dialogo col popolo palestinese.
  • In un'intervista rilasciata ad Alain Elkann su La Stampa, del 26 ottobre 1997, alla domanda se cinquantatré anni di carriera gli fossero sembrati un attimo fuggente, Corrado rispose: «La stessa vita è un attimo fuggente. Ma sto filosofeggiando. Ognuno di noi dovrebbe farsi un esame di coscienza e non dirsi sono bravo a meno di non essere un Charlie Chaplin, un Roberto Rossellini, un Vittorio De Sica: pochi di noi possono lasciare un segno nella vita dello spettacolo come per esempio ha fatto Ettore Petrolini, che continua ad aleggiare su ciascuno di noi che conduciamo o scriviamo programmi. Penso che se dall'aldilà vedessi scritto "Via Corrado Mantoni", su una strada, mi verrebbe da ridere perché credo che, passato il mio momento, la gente se ne scorderà».
  • Racconta Maurizio Costanzo che Corrado, alludendo alla propria morte, gli disse: «Io sono più grande di te. Se ti dovesse capitare di commemorarmi, ti prego, fallo senza fronzoli».

Encomi

"Corrado è sincero, da sempre. Ha preso la TV per ciò che è, con quel tanto di rassegnazione, senza velleità, capricci, inutili voli pindarici. Il video è un carrozzone che va avanti traballando sulle sue vecchie ruote, sulle sue strade di sempre. Anche chi crede di portare novità stravolgenti, spremendole da un intellettualismo d'accatto, si rivela più patetico dei quieti professionisti. Vedere Corrado amministrare il suo programma comporta, da un lato, la stima per la sua umile sapienza televisiva, dall'altro, il sentirsi complici in quel sorriso popolare che si va perdendo".

Lo sguardo attonito può voler dire “non capisco” ma anche “capisco tutto e non me la fai”. Ciò che conta è che attraverso lo sguardo attonito il discente impari a trarsi d'impaccio. Corrado è l'Italia. E l'Italia lo ama.

"Sono contento del successo di Corrado, non solo perché mi è simpatico ed è bravo, ma perché è un esempio di carattere e di coerenza. È rimasto sé stesso: non si è adeguato. Ed è un inno alla normalità perché esprime sentimenti comuni e non soffre di protagonismo... Mi piace Corrado perché non ha subito le mode, le ondate, che hanno accompagnato la storia di quell'elettrodomestico, come lo chiamava Eduardo De Filippo, che è diventato un appuntamento con le notizie e con lo svago. Corrado non ha seguito gli urlatori, non ha dato retta agli inventori della rissa con telecamera incorporata, non ha fatto uso delle parolacce per attrarre l'attenzione: è il signore di buona famiglia, come avrebbe detto Novello coi suoi disegni, che conosce le buone maniere. Corrado non cerca delle vittime ma dei complici: non è mai crudele, scherza, non combina beffe. Ha rispetto degli altri, specie dei più indifesi: sa che sta facendo un gioco, un programma, e non sta mandando in onda il giudizio universale. Non è l'immagine della bonomia, ma della tolleranza: anche quando gli capita tra le mani lo scemo del villaggio non lo fa esibire in qualche straziante chicchirichì...".

  • L'allora presidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, appena saputa la notizia della morte di Corrado, diramò un comunicato nel quale espresse il dolore della Nazione per la perdita di una delle voci più autorevoli e rappresentative, nel campo dello spettacolo e della cultura, del nostro Paese.

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

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fibromialgia[modifica wikitesto]

cosa è? 62.19.129.157 (msg) 14:50, 10 feb 2021 (CET)[rispondi]