Discussione:Attilio Fresia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Stagione 1911-1912[modifica wikitesto]

Secondo il Dizionario del calcio Rizzoli, in quella stagione non giocò nell'Andrea Doria ma nel Piemonte. Sanremofilo (msg) 20:49, 5 set 2010 (CEST)[rispondi]

Quasi tutto sbagliato. A Modena arriva dal reading nel novembre '14. Inizia come allenatore perchè è ancora squalificato (non per il passaggio agli inglesi, ma per quello firmato con il Genoa dalla Doria). Nel dicembre '14ottiene il nulal osta per giocare le gari amichevoli e nel novembre 1915 la squalifica è revocata dopo attestazione del Modena FC che non percepisce stipendio dal club. E' nel Modena per le stagione 15-16 (Coppa Federale) e 16-17 (Coppa Emilia). Corretto è che fosse di stanza a Parma in un regg.to di artiglieria. Nel periodo bellico lo andavano a prendere per le partite. Nel '19 passa al Livorno. A fine stagione torna a Modena ma non è tesserato come giocatore. Di fatto conduce alcuni allenamenti del Modena e gioca in una gara amichevole a Legnano prima di inizio stagione. In questo periodo viene contattato dal Palestra Italia di Sao Paulo (poi diventò il Palmeiras) per allenare la prima squadra. Parte in nava a fine novembre-inizio dicembre. In brasile è sicuramente l'allenatore alla guida del Palestra Italia nella gara decisiva con il paulistano. A questo punto se ne perdono le tracce. secondo alcuni torna in Italia e torna a giocare con una squadra di Livorno, secondo altri resta lì. A Modena torna come allenatore nel marzo 1922, sostituendo Stejskal. E' allenatore dei canarini anche per la successiva annata 22-23, fino alla prima settimana di gennaio 1923 quando dopo uan serie di debacle tra gare di campioanto e importanti amichevoli viene di fatto esonerato e al suo posto la squadra è affidata a una Commissione Tecnica. Già minato nel fisico muore pochi mesi dopo di TBC.

segnalazione[modifica wikitesto]

cb La discussione proviene dalla pagina Discussioni progetto:Sport/Calcio.
– Il cambusiere Salvo da PALERMO

ragazzi, ci troviamo un attimo nei guai, secondo la voce sarebbe stato 2 volte azzurro con 14 gare in campionato giocate.. --93.62.175.125 (msg) 11:13, 7 mag 2013 (CEST)[rispondi]

Playerhistory ha qualche dato in più (non molto in verità); comunque la presenza è una sola, non due: ho corretto. --Cpaolo79 (msg) 11:23, 7 mag 2013 (CEST)[rispondi]
Su EU-Football dice c'è scritto che ha giocato una sola partita (senza segnare). --The Crawler(Tornati dopo 20 anni!) 11:29, 7 mag 2013 (CEST)[rispondi]
okay, c'è da variare il template sportivo, che oltre ad essere la mia bestia nera non posso modificare perchè il pc della Berio mi crea problemi.. --93.62.175.125 (msg) 11:31, 7 mag 2013 (CEST)[rispondi]
Qual è il problema per Fresia?--gigu62 (msg) 14:47, 7 mag 2013 (CEST)[rispondi]
@Mister IP: ma la modifica l'ho già fatta 3 ore fa, riportando anche la fonte di EU-Football (anche NFT concorda). --Cpaolo79 (msg) 14:54, 7 mag 2013 (CEST)[rispondi]
Andrebbe corretta anche la parte statistica. 1909: Torino 6/-; 1909/10 Piemonte ?/?; 1910/11: Torino 1/-; 1911/12: Piemonte 2/?; 1912/13 Andrea Doria 4/?. Poi 1920/21: Pro Livorno 5/7, 1921/22: Pro Livorno 2/0.--gigu62 (msg) 15:02, 7 mag 2013 (CEST)[rispondi]
CPaolo, ho visto.. Gigu, compaiono troppe poche gare perchè il testo della voce sia credibile ;).. in pratica ci servono le gare del Piemonte (appunto, sarà un miracolo trovarle) e qualcosa sulle amichevoli.. poi il libro citato in fonte dice che fu uno dei migliori allenatori della sua epoca, quando in realtà tale carriera fu breve per la sua morte prematura, il che basterebbe a smentirlo, in teoria.. ma essendo il Giampaolo Brighenti citato più vicino di noi agli eventi narrati non penso raccontasse bufale.. --93.62.175.125 (msg) 10:29, 8 mag 2013 (CEST)[rispondi]

(rientro) Non ho capito cosa significhi "troppe poche gare". Sul fatto che sia stato uno dei migliori allenatori dell'epoca, non ci sono dubbi. Fu lui che pose le basi di una scuola calcistica a Modena, a Livorno, oltre a vincere il campionato brasiliano. Aveva importato dalla sua pur breve esperienza inglese tutti le (allora) moderne tecniche di allenamento (descritte dai suoi "alleivi" ed immortalate da Testi). Fu lo scopritore e la guida di notevoli talenti, quali dugoni, mazzoni, vezzani, magnozzi. Fu uno dei primi (assieme a Garbutt) a trascrivere le sessioni di allenamento (abbiamo i suoi taccuini di quasi cento anni fa). solo per dirne qualcuna. Per quel che riguarda il calciatore, aldilà delle varie cronache dell'epoca, basti quello che ne diceva Pozzo (poi vincitore di due Coppe Rimet) e Ara (grandissimo giocatore del calcio dei primordi ed anche buon allenatore).--gigu62 (msg) 11:59, 9 mag 2013 (CEST)[rispondi]

“Un bel giorno passammo tutti in blocco al Foot-Ball Club Torinese, che doveva essere il padre dell’attuale Torino. Vestiva una casacca che era un portento, il Torinese: bella, ampia, colo- ri giallo-neri a striscie; i colori austriaci pensammo anni dopo da militare. Io imprestai la mia un giorno a Tarella, il campione italiano dei 100 m. piani e non la vidi più, e pagherei non so cosa per riaverla. Giocavamo allora, in formazione di squadra, o al Giardino della Cittadella o, nelle feste comandate, in Piazza d’Armi. Il Giardino della Cittadella aveva un fondo a ghiaia fine. Cadendo, si faceva raccolta di pietruzze che si inserivano nel palmo della mano, nelle ginocchia, e non c’era più il modo di districarle. Il pallone, dopo mezz’ora di giuoco ci rimetteva subito la sua superficie esterna, diventava lucido, leggero, limato. E pagavamo ben L.0.50 a testa per settimana per averne uno, mica storie. Lì feci la conoscenza di Attilio Fresia, quello che doveva diventare uno dei più grandi giuocatori d’Italia, in quanto a tecnica individuale. Stava a guardarci con aria indifferente sui bordi del campo, uno “scugnizzo” piccolo, mal vestito. Ad un dato momento piombava in mezzo al campo, ci sfidava tutti, ci dribblava tutti. Le due squadre si univano, ventidue uomini alla sua rincorsa. Lui però giungeva fino alla ringhiera metallica, con un preciso tocco gettava la palla al di là della siepe, volava sopra la ringhiera e, esempio raro di tecnica, non vedevamo più lui, né il pallone. Scompariva nelle vecchie viuzze dove ora sor- gono gli uffici dell’Azienda Elettrica Municipale torinese. La cosa significava altri cinquanta centesimi di spesa, per ognuno di noi.” (da “I ricordi di Pozzo” - Il Calcio Illustrato, Milano 1949-50).--gigu62 (msg) 12:03, 9 mag 2013 (CEST)[rispondi]
Guido Ara: “… gran- dissimo campione. Forse da taluni eguagliato, superato mai.” Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Gigu1962 (discussioni · contributi) 12:24, 9 mag 2013‎ (CEST).[rispondi]
"Non ci sono dubbi" se riporti tutte queste ottime fonti nella voce, altrimenti ci si mette un {{cn}}. In ogni caso non vinse il campionato brasiliano (che nemmeno c'era all'epoca: nacque nel 1971!), ma il Paulistao, uno dei tanti Campionati statali brasiliani di calcio (per la precesione uno dei 15 dell'epoca), per altro allenando la squadra solo in finale. Meglio, quindi, integrare la voce con le fonti a tua disposizione. --Cpaolo79 (msg) 13:49, 9 mag 2013 (CEST)[rispondi]
Vero, per il Paulistao. Per il resto colpa mia che dimentico sempre le linee di wiki. mi scuso.--gigu62 (msg) 13:57, 9 mag 2013 (CEST)[rispondi]
non preoccuparti, noi facciamo di peggio ;).. insomma, in poche parola va migliorata la parte di testo :).. --93.62.175.125 (msg) 14:51, 9 mag 2013 (CEST)[rispondi]
Aggiungo altre cose. Il fatto che sia stato chiamato ad allenare (qui ci si scontra anche e soprattutto con la definizione di allenatore che è quanto di di più di verso dall'accezione attuale, dato che spesso a scelta dei giocatori veniva demandata ad una commissione tecnica o, più tardi, ad un direttore tecnico) in Brasile all'inizio degli anni 20 un pò indicativo lo dovrebbe essere. perdipiù alla vigilia della gara decisiva. L'altra cosa che faccio notare è che nel periodo in questione il campionato non aveva lo stesso peso che ha oggi. Durante il corso di una stagione ante-guerra era considerato ben più importante un'amichevole, per esempio, con il casale, il genoa, la pro, il torino o una squadra staraniera, che non una gara di campionato. Infine si parla di un periodo storico nel quale non solo l'attività calcistica non si interruppe a causa della guerra, ma nel quale ebbe origine il movimento uliciano di Maranelli. Fresia allenava anche formazioni uliciane.--gigu62 (msg) 16:44, 9 mag 2013 (CEST)[rispondi]
e questo lo sappiamo, nessuno si sogna di mettere in dubbio l'enciclopedicità, solo che qua bisogna pescare le fonti, una ce l'avrei solo che è in magazzino.. --93.62.175.125 (msg) 16:47, 9 mag 2013 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Attilio Fresia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 10:26, 10 nov 2017 (CET)[rispondi]

Discrepanza[modifica wikitesto]

Sembra esserci una discrepanza tra il database della FIGC e un articolo di La Stampa pubblicato il giorno dopo la partita. Alla luce di queste nuove informazioni, sembra che il database FIGC abbia erroneamente dato la presenza ad Attilio Fresia invece a Vincenzo Fresia.

Dalla fonte: "La società Pro Vercelli e rappresentata da sette campioni: Innocenti, Milano I e II, Binaschi, Berardo, Fresia, Corna; Devecchi della Internazionale di Milano; Parodi del Foot Ball Club di Casale; Valobra del Piemonte Foot Ball Club di Torino; Trerè del Milano Club di Milano, in complesso è quasi esclusivamente composta di piemontesi."

Solo Vincenzo ha giocato per la Pro Vercelli. Vaselineeeeeeee★★★ 07:02, 26 mar 2020 (CET)[rispondi]