Disastro ferroviario di Limito

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Disastro ferroviario di Limito
La catastrofe ferroviaria di Limito (L'Illustrazione Italiana)
TipoIncidente ferroviario
Data28 novembre 1893
23:25
Luogostazione di Limito
StatoBandiera dell'Italia Italia
Coordinate45°29′09.59″N 9°19′45.95″E / 45.485997°N 9.329431°E45.485997; 9.329431
Motivazionescarsa visibilità, incendio
Conseguenze
Morti40
Feriti22

Il disastro ferroviario di Limito[1] fu un gravissimo incidente ferroviario che avvenne la notte del 28 novembre 1893 lungo la ferrovia Milano-Venezia nei pressi dell'omonima stazione, nel comune di Pioltello (provincia di Milano).

La collisione provocò una quarantina di vittime, molte delle quali carbonizzate a seguito dell'incendio scoppiato per la rottura dei serbatoi del gas che all'epoca veniva utilizzato sui vagoni per l'illuminazione e il riscaldamento.[2]

Dinamica[modifica | modifica wikitesto]

Lo spaventoso disastro ferroviario di Limito (La Tribuna Illustrata)

Il treno merci n. 1122, composto da 70 carri trainati da due locomotive a vapore, era partito dalla stazione di Brescia alle 13.20, giungendo alla stazione di Limito verso le 23:20, in ritardo di circa un'ora e mezza. Per tale motivo, il treno merci venne deviato sul binario destro[3], per agevolare il passaggio del treno passeggeri direttissimo 26 Venezia–Milano che seguiva. Eseguita la manovra e passato il treno direttissimo, iniziò il riposizionamento del treno merci sul normale binario sinistro di marcia, dal momento che da lì a poco sarebbe arrivato nella direzione opposta il diretto 25 proveniente da Milano, per il quale il capostazione di Limito aveva fatto issare il disco a luce rossa e, data la fittissima nebbia presente in quel momento, aveva anche fatto predisporre i petardi di fulmicotone che all'epoca servivano da segnale ai macchinisti in caso di scarsa visibilità. Tuttavia, il macchinista del treno partito da Milano non si accorse di nulla e alle 23:25 il treno si scontrò frontalmente contro il convoglio merci.[4][5]

A causa del devastante urto, i primi due vagoni passeggeri si rovesciarono e l'impianto a gas utilizzato per riscaldare ed illuminare il treno passeggeri iniziò a deflagrare. Anche la vettura postale, posta in mezzo al convoglio, si rovesciò ma, essendo illuminata a olio anziché a gas, interruppe la sequenza delle esplosioni.[2] I serbatoi del gas erano pieni, dal momento che il diretto n. 25 era appena partito da Milano,[6] distante appena 11 km.

Peraltro, la sciagura avrebbe potuto essere ancora peggiore, tenuto conto che il treno merci aveva trasportato anche un carico di dinamite (staccato alla stazione di Brescia).

La stima dei danni ammontò a circa tre milioni di lire dell'epoca.[2]

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

L'incidente ferroviario causò oltre 40 morti (molti dei quali resi irriconoscibili dall'incendio) e decine di feriti. Molte delle vittime erano emigranti veneti che ritornavano dall'America e che viaggiavano in una vettura di terza classe a cinque compartimenti posta subito dietro a locomotiva, tender e bagagliera.[7]

Nell'incidente ferroviario rimasero coinvolti anche il deputato veronese Ettore Calderara e il soprano Elisa Frandin (1854-1911), che stava viaggiando verso Varsavia per prendere parte a un'opera teatrale.[8] La celebre cantante, oltre a perdere tutto il corredo teatrale e i gioielli (del valore di 80 000 lire dell'epoca), rimase inferma e ottenne in seguito un risarcimento di 100 000 franchi dell'epoca da parte della compagnia ferroviaria.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Telegrammi, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 283, 1º dicembre 1893, p. 4978.
  2. ^ a b c Luca Quaresmini (a cura di), 1893, disastro ferroviario Pioltello-Limito, in Popolis, 26 gennaio 2018 (archiviato il 27 gennaio 2018).
  3. ^ Nelle linee a doppio binario i treni viaggiano sempre sul binario sinistro
  4. ^ Telegrammi, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 282, 30 Novembre 1893, p. 4966.
  5. ^ La Sentinella Bresciana, 30 novembre 1893.
  6. ^ Il Cittadino di Brescia, 29 novembre 1893.
  7. ^ Grave scontro ferroviario a Limito, in Gazzetta Piemontese, 29 novembre 1893, p. 3.
  8. ^ Lo scontro ferroviario di Limito, in Gazzetta Piemontese, 30 novembre 1893, p. 2.
  9. ^ Gasare Nello Vetro, FRANDIN, Lison. Soprano., in Dizionario biografico.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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