Diocesi di Tubusuptu

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Tubusuptu
Sede vescovile titolare
Dioecesis Tubusupitana
Chiesa latina
Vescovo titolareJosé Javier Travieso Martín, C.M.F.
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Tubusuptu
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Tubusuptu (in latino: Dioecesis Tubusupitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tubusuptu, identificabile con la località di Tiklat nel comune di El Kseur nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Mauritania Sitifense.

Sono due i vescovi noti di questa diocesi africana. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, prese parte il donatista Florentino, senza avversario cattolico.[1] Il nome di Massimo appare all'8º posto nella lista dei vescovi della Mauritania Sitifense convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Massimo, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[2]

Dal 1933 Tubusuptu è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 7 gennaio 2009 il vescovo titolare è José Javier Travieso Martín, vicario apostolico di San José de Amazonas.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo † (menzionato nel 484)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 469, Florentinus 2.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 740, Maximus 19.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN299702863
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