Diocesi di Temuniana

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Temuniana
Sede vescovile titolare
Dioecesis Temunianensis
Chiesa latina
Vescovo titolarePedro Luis Fuentes Valencia, C.P.
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Temuniana
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Temuniana (in latino Dioecesis Temunianensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Temuniana, forse identificabile con Henchir-Temounia nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Sono tre i vescovi documentati di questa diocesi africana. Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, prese parte il cattolico Cresconio; la sede in quell'occasione non aveva un vescovo donatista. Probabilmente Cresconio è da identificare con il vescovo omonimo, menzionato senza indicazione della sede di appartenenza tra i partecipanti al concilio della Bizacena celebrato il 24 febbraio 418.[1]

Un altro vescovo di nome Cresconio figura al 97º posto nella lista dei vescovi della Bizacena convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Cresconio era già deceduto in occasione della redazione di questa lista.[2]

Vittorino sottoscrisse la lettera sinodale dei vescovi della Bizacena riuniti in concilio nel 646 per condannare il monotelismo e indirizzata all'imperatore Costante II.[3]

Dal 1933 Temuniana è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 22 febbraio 2022 il vescovo titolare è Pedro Luis Fuentes Valencia, C.P., vescovo ausiliare di La Paz e amministratore apostolico dell'ordinariato militare in Bolivia.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Cresconio I † (prima del 411 - dopo il 418 ?)
  • Cresconio II † (prima del 484)
  • Vittorino † (menzionato nel 646)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 241, Cresconius 12.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 248-249, Cresconius 36.
  3. ^ Hefele-Leclerq, Histoire des conciles d'après les documents originaux, III/1, Paris, 1909, pp. 426-430 (in particolare p. 428). La lista dei vescovi in: Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, vol. X, coll. 927-928.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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