Diocesi di Sozusa di Libia

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Sozusa di Libia
Sede vescovile titolare
Dioecesis Sozusena in Libya
Patriarcato di Alessandria
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1933
StatoLibia
Diocesi soppressa di Sozusa di Libia
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Sozusa di Libia (in latino Dioecesis Sozusena in Libya) è una sede soppressa del patriarcato di Alessandria e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sozusa di Libia, identificabile con Marsa-Susa nell'odierna Libia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Libia Pentapolitana (Cirenaica), sottomessa al patriarcato di Alessandria. Prima dell'avvento dell'imperatore Diocleziano, la città chiamata Apollonia: divenne capitale della Libya Superior a metà circa del V secolo.[1]

Il cristianesimo raggiunse la regione in epoca abbastanza precoce e probabilmente una diocesi era già istituita nella seconda metà del III secolo.[2] Secondo Martin, non è da escludere che uno fra Telesforo, Eufranore e Euporo, destinatari verso il 260 di una lettera di Dionisio di Alessandria, fosse vescovo di Sozusa.[3]

Tuttavia sono solo due i vescovi attribuibili con certezza a quest'antica diocesi: Eliodoro, presente al concilio di Seleucia del 359;[4] e Sosio (o Zosimo), che partecipò al concilio di Efeso del 449.[5]

Dal 1933 Sozusa di Libia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dall'11 dicembre 1989.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Eliodoro † (menzionato nel 359)
  • Zosimo † (menzionato nel 449)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Denis Roques, Synésios de Cyrène et la Cyrénaïque du Bas-Empire, Paris, 1987, pp. 92-95.
  2. ^ (FR) Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle, p. 93.
  3. ^ (FR) Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle, p. 19 e nota 7.
  4. ^ (FR) Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle, pp. 498 e 523.
  5. ^ (EN) Ernest Honigmann, The Original Lists of the Members of the Council of Nicaea, the Robber-Synod and the Council of Chalcedon, Byzantion, vol. 16, nº 1, 1942-1943, p. 37, nº 136.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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