Diocesi di Ausafa

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Ausafa
Sede vescovile titolare
Dioecesis Ausafensis
Chiesa latina
Vescovo titolareWarlito Cajandig y Itcuas
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Ausafa
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Ausafa (in latino Dioecesis Ausafensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ausafa, identificabile con le rovine di Ksour-Abd-El-Mélek nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Sono due i vescovi noti di questa sede. Il primo è Felice, che fu presente al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 73º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Salvio era uno dei sostenitori della candidatura di Massimiano, contro Primiano, sulla sede donatista di Cartagine, e sottoscrisse la lettera sinodale del concilio riunito a Cabarsussi il 24 giugno 393. Fu uno dei consacranti di Massimiano e condannato dal concilio di Bagai del 394.[2]

Dal 1933 Ausafa è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 17 aprile 1989 il vescovo titolare è Warlito Cajandig y Itcuas, già vicario apostolico di Calapan.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Lucio † (menzionato nel 256)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 457.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1024, Salvius 1. Patrologia Latina, XXXVI, col. 380.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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