Diocesi di Ammaedara

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Ammaedara
Sede vescovile titolare
Dioecesis Ammaedarensis
Chiesa latina
Sede titolare di Ammaedara
Vestigia dell'antica città di Ammaedara
Vescovo titolareVincent Nguyên Manh Hieu
IstituitaXX secolo
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Ammaedara
ErettaIII secolo
SoppressaVII secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Ammaedara (in latino: Dioecesis Ammaedarensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ammaedara, corrispondente alla città di Haidra (governatorato di Kasserine) nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Gli scavi archeologici condotti nella seconda metà del XX secolo hanno messo in evidenza la presenza di diversi edifici religiosi, databili all'epoca bizantina (dopo il 533). Tra questi l'edificio più imponente è quello chiamato la chiesa del vescovo Melleo, che la sua dimensione, la centralità della sua posizione e le tombe di vescovi ivi scoperte portano a credere che possa trattarsi della cattedrale di Ammaedara.[1]

Oltre ai vescovi, i cui nomi sono stati riportati alla luce dalle campagne archeologiche, le fonti documentarie ci hanno tramandato i nomi di altre tre vescovi di questa antica diocesi africana. Eugenio prese parte al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 32º posto nelle Sententiae episcoporum.[2] Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa, parteciparono per parte cattolica Sperato, e per parte donatista Crescenziano.

Dal XX secolo Ammaedara è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 6 novembre 2009 il vescovo titolare è Vincent Nguyên Manh Hieu, vescovo ausiliare di Toronto.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Eugenio † (menzionato nel 255)
  • Sperato † (menzionato nel 411)
  • Giacinto † (seconda metà del VI secolo)
  • Melleo † (menzionato nel 568/569)
  • Secondo †[3]
  • Vittore †[4]

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Duval Noël, L'église de l'évêque Melleus, p. 224.
  2. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 448.
  3. ^ (FR) Hélène Jacquest, Le tombeau de l’évêque Secundus dans la citadelle byzantine d’Ammaedara, Actes des congrès nationaux des sociétés historiques et scientifiques, 2010, nº 134-1, pp. 74-90.
  4. ^ (FR) M. François Baratte, A propos de deux évêques d'époque byzantine à Ammaedara/Haïdra (Tunisie), Bulletin de la Société nationale des Antiquaires de France, 2006, pp. 60-67.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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