Dinmuchamed Kunaev

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Dinmuchamed Kunaev

Primo Segretario del Partito Comunista del Kazakistan
Durata mandato19 gennaio 1960 –
26 dicembre 1962
PredecessoreNikolaj Beljaev
SuccessoreIsmail Jusupov

Durata mandato7 dicembre 1964 –
16 dicembre 1986
PredecessoreIsmail Jusupov
SuccessoreGennadij Kolbin

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Socialista Sovietica Kazaka
Durata mandato31 marzo 1955 –
20 gennaio 1960
PredecessoreElubaj Tajbekov
SuccessoreŽumabek Tašenev

Durata mandato26 dicembre 1962 –
7 dicembre 1964
PredecessoreMasymchan Bejsebaev
SuccessoreMasymchan Bejsebaev

Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaIV, VI, VII, VIII, IX, X, XI
CircoscrizioneRSS Kazaka (IV), Oblast' di Alma-Ata (VI, VII, VIII, IX, X, XI)

Deputato del Soviet delle Nazionalità del Soviet Supremo dell'URSS
LegislaturaV
CircoscrizioneRSS Kazaka

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista dell'Unione Sovietica

Dinmuchamed Achmedovič Kunaev (in russo Динмухамед Ахмедович Кунаев?; Vernyj, 12 gennaio 1912, 30 dicembre 1911 del calendario giulianoAlmaty, 23 agosto 1993) è stato un politico sovietico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in Kazakistan, tra il 1931 e il 1936 studiò a Mosca all'Istituto Kalinin dei metalli colorati e dell'oro. Lavorò poi nel settore con ruoli dirigenziali e si specializzò in scienze tecniche, divenendo nel 1952 Presidente dell'Accademia delle Scienze della RSS Kazaka, ruolo che avrebbe ricoperto fino al 1955. Iscritto dal 1939 al Partito Comunista di tutta l'Unione, entrò nel 1949 nel Comitato Centrale del Partito Comunista del Kazakistan. Fu dal 1955 al 1960 e poi dal 1962 al 1964 Presidente del Consiglio dei ministri della RSS Kazaka e dal 1956 al 1987 fece parte del Comitato Centrale del PCUS e dal 1971 al 1987 del Politburo. Divenne Primo segretario del partito in Kazakistan nel 1960 e, con una pausa tra il 1962 e il 1964, mantenne tale incarico fino al 1986,[1] quando venne rimosso con decisione del plenum del Comitato Centrale del 16 dicembre nell'ambito della campagna contro la corruzione avviata dalla nuova dirigenza guidata da Michail Gorbačëv.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine della Bandiera rossa del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Lenin (8) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1957, 1962, 1971, 1972, 1973, 1976, 1979, 1982
Eroe del Lavoro Socialista (3) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1972, 1976, 1982
Ordine della Guerra patriottica di I classe - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (RU) N. V. Eliseeva, Istorija perestrojki v SSSR: 1985-1991 gg. [Storia della perestrojka nell'URSS, 1985-1991], 2ª ed., Mosca, Rossijskij gosudarstvennyj gumanitarnyj universitet, 2017 [2016], ISBN 978-5-7281-1888-6.
  • (RU) Kunaev Dinmuchamed Achmedovič, su Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991. URL consultato il 17 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN67273694 · ISNI (EN0000 0000 8390 7476 · LCCN (ENn80131559 · GND (DE119335166 · WorldCat Identities (ENlccn-n80131559