Dieter Burmester

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Dieter Burmester (9 febbraio 1946Berlino, 15 agosto 2015) è stato un ingegnere, imprenditore e musicista tedesco.

Burmester 877, preamplificatore e 878 finale

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in Austria e emigrò con i genitori in Germania prima del compimento di un anno di età.[1][2] Crebbe a Lüchow. Studiò come tecnico in radiotecnica e fece il servizio di leva nel Bundesgrenzschutz (BGS). Fino al 1968 studiò tecnica delle telecomunicazioni a Berlino.[3] Fondò uno studio di ingegneria e sviluppò apparati elettromedicali e interfacce per computer.

Burmester fu un appassionato musicista, durante gli studi dall'agosto 1964 suonò come bassista e cantante nella beatband The Echos [sic!], e più tardi col nome Some Folks, in tournée.[4] Anche dopo gli studi suonò come musicista in concerti e in diverse band. Dal 1999 al 2007 suonò con la sua band Past Perfect. Collezionò chitarre, compose e registrò nel suo studio privato.

L'interesse per la musica e le conoscenze tecniche professionali lo portarono a sviluppare audioelettronica: la passione per l'alta fedeltà lo portò a creare un preamplificatore nel luglio del 1977, utilizzando l'elettronica di un'apparecchiatura medicale da lui progettata; fu il prototipo del 777. Ancora oggi è prodotto e continuamente sviluppato, ove il nome fu dato dal mese di luglio, 7, e dell'anno '77.

Nel 1978 fonda a Berlino-Schöneberg la Burmester Audiosysteme GmbH, come produttore di hi-fi High-End.[5][6] Qui di seguito una lista delle pietre miliari:[7]

  • 1980: primo preamplificatore con modularità nei segnali d'ingresso
  • 1983: componenti audio con segnali d'ingresso simmetrici
  • 1987: accoppiamento in corrente continua dal controllo toni fino agli altoparlanti
  • 1987: controllo remoto di altoparlanti mediante relais
  • 1991: CD con movimento a cinghia
  • 1994: filtro per l'alimentazione di rete
  • 1995: altoparlanti con scelta tra segnale attivo e passivo

Dieter Burmester „prägte, gemeinsam mit einer goldenen Generation audiophiler Mitstreiter, eine Szene, ein Lebensgefühl und … eine veritable Branche aus feinen, elitären Manufakturen“.[7]

Accanto ai sistemi audio "home" esiste dal 2003 la divisione "automotive" Burmester Automotive per autoveicoli premium come Bugatti Veyron, Porsche Panamera o Mercedes Maybach.[8][9][10]

Nel 2003 viene nominato come Arbeitsgemeinschaft Selbständiger Unternehmer e.V. (ASU) di Berlino „Unternehmer des Jahres“.[11]

Dieter Burmester muore nell'agosto 2015 a 69 anni di età dopo breve malattia all'ospedale di Berlin-Zehlendorf.[12][13] Era coniugato.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Berndt Matthies, Dieter Burmester im Alter von 69 Jahren gestorben, su tagesspiegel.de.
  2. ^ (DE) Berliner Zeitung: „Chefsessel: Dieter Burmester“, su berliner-zeitung.de. URL consultato il 22 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2015).
  3. ^ (EN) Tim Seifert, Interview mit Dieter Burmester, su freundevonfreunden.com.
  4. ^ (EN) The Echos/Some Folks (1964 - 1966), su forgottenbands.blogspot.de.
  5. ^ (DE) Bernd Matthies, Burmester: Voller Klang zu sattem Preis, su tagesspiegel.de.
  6. ^ (DE) Ein paar Minuten mit John Lee Hooker, su berliner-zeitung.de. URL consultato il 22 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  7. ^ a b Wolfgang Tunze: Dieter Burmester.
  8. ^ (DE) Webpräsenz, su burmester.de (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2016).
  9. ^ (DE) High-End-Musikanlagen im Auto: Der Klang des Geldes, su spiegel.de.
  10. ^ (DE) Holger Appel, Das teuerste Autoradio der Welt, su faz.net.
  11. ^ (DE) Bernd Matthies, Elektronik, die zu Herzen geht, su tagesspiegel.de.
  12. ^ (DE) STEREO: „Dieter Burmester verstorben“, su stereo.de.,
  13. ^ (DE) Gründer und Inhaber Dieter Burmester verstorben, su audiomap.de.
  14. ^ (DE) Ein Leben für den feinen Klang, su faz.net.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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