Diego Ronsisvalle

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Diego Ronsisvalle (Roma, 5 gennaio 1971) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la maturità linguistica si iscrive a Scienze Politiche a la Sapienza, facoltà che abbandona dopo breve tempo per seguire la strada del cinema, volando in America e frequentando un corso di regia e sceneggiatura alla scuola di cinema statunitense New York Film Academy del Tribeca Film Center di Robert De Niro. Di origine siciliana, è artisticamente molto legato a queste sue radici e in particolare alla città da cui proviene la sua famiglia, Messina, e la vicina Taormina.

Autore di diversi documentari all'interno del Vaticano[1], ha lavorato nella fiction cinematografica e televisiva (sua la regia di alcune delle più recenti puntate di Un posto al sole); tuttavia la sua vera gavetta ha avuto luogo nel mondo degli spot pubblicitari, dove ha collaborato con registi del calibro di Woody Allen, John Woo[2], Tony Scott e Wim Wenders (su quest'ultimo ha anche girato un film-ritratto) e dove ha acquisito solide esperienze in più ruoli: regia, sceneggiatura, produzione.

Ha esordito come regista al cinema col film Gli astronomi tratto dall'omonimo libro del padre (edito da Sellerio nel 1989) e, dopo la regia di un corto ed un mediometraggio sulla casa Estense durante il primo Rinascimento, ha girato il suo secondo film dal titolo Un amore di Gide, sempre tratto da un libro omonimo del padre Vanni (giornalista e scrittore che ha lavorato anche per la RAI) sull'abituale presenza dello scrittore André Gide a Taormina negli anni '50.

Diego è anche autore di un lavoro di critica sull'opera di Vitaliano Brancati, Il sesso, il lutto e il cono gioioso dell'Etna uscito nel 1995 per Bonanno Editore[3] (precedentemente realizzato in forma audiovisiva[4]) e che nel settembre 2004 è stato oggetto di un seminario dal titolo Catania ieri e oggi nel 50º anniversario della morte di Vitaliano Brancati, svoltosi nella relativa Università[5]. Altre sue produzioni audiovisive legate alla Sicilia sono: L'Etna come set del 1999 e il Backstage del film Gli Astronomi del 2002.

Ha scritto, diretto e prodotto per la RAI il documentario Il meridiano della solitudine - Lucio Piccolo e il suo favoloso quotidiano tratto ancora una volta da un libro del padre Vanni e andato in onda su Rai 5 il 22 novembre 2015[6]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio opera prima Roma film fest 2003 per “ Gli Astronomi “
  • Menzione speciale ai Globi d'oro 2003 per Gli Astronomi
  • Premio speciale ai Globi d'Oro 2005 per Il potere sottile

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Lungometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Mediometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Il sesso il lutto ed il cono gioioso dell’etna. (documentario su Vitaliano Brancati)

1994

  • Quasimodo l’universale del verso

(Documentario) 2018

  • Giovanni Paolo II

Anno dopo Anno (20 puntate da 28m) Produzione Ctv Anno 1998

  • Quel muro a Berlino

(documentario) Produzione SAT2000 Anno 1999

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Diamonds and sidewalk (dur.14m)

Produzione NYFA Anno 1996

  • Florence e la verità (dur. 22m)

Produzione Grg film Anno 1995

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Il meridiano della solitudine - Lucio Piccolo e il suo favoloso quotidiano (2015; documentario)
  • Un posto al sole

Omaggio a Vitaliano Brancati Con David Coco e Galatea Ranzi (2020)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda del film "Gli Astronomi" su Italica.rai.it Archiviato il 12 febbraio 2007 in Internet Archive. Url consultato il 16-5-2009
  2. ^ Intervista concessa a 35mm.it[collegamento interrotto] Url consultato il 15-5-2009
  3. ^ La pagina dell'editore Bonanno Url consultatio il 15-5-2009
  4. ^ Scheda del documentario dell'Archivio Fondazione Bizzarri Url consultato il 16-5-2009
  5. ^ PDF di presentazione dell'evento[collegamento interrotto] Url consultato il 15-5-2009
  6. ^ "Il meridiano della solitudine" su Cinecittà News
  7. ^ La pagina dedicata dal sito del Festival 2008 Url consultato il 15-5-2009
  8. ^ La pagina dedicata su Eventful Url consultato il 16-5-2009
  9. ^ La pagina dedicata dal sito del Festival 2002 Url consultato il 15-5-2009
  10. ^ Biglietto d'invito alla proiezione[collegamento interrotto] Url consultato il 15-5-2009

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN311294521 · SBN PALV043193 · LCCN (ENnr99021898