Dexfenfluramina

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La dexfenfluramina, commercializzata come dexfenfluramina cloridrato con il nome di Redux, era un farmaco anoressizzante serotoninergico (mai commercializzato in Italia).[1] È il d- enantiomero della fenfluramina ed è strutturalmente simile all'anfetamina, ma è privo di effetti stimolanti.

La dexfenfluramina è stata, a metà degli anni '90, approvata dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti ai fini della perdita di peso. Tuttavia, a seguito di molteplici preoccupazioni circa gli effetti collaterali cardiovascolari del farmaco,[1] la FDA ha ritirato l'approvazione nel 1997; a ruota seguirono gli altri enti regolatori del resto del mondo.[2] Successivamente è stato sostituito dalla sibutramina, che, sebbene inizialmente considerata un'alternativa più sicura sia alla dexfenfluramina che alla fenfluramina, è stata anch'essa rimossa dal mercato statunitense nel 2010.[3]

Il farmaco è stato sviluppato da Interneuron Pharmaceuticals, una società co-fondata da Richard Wurtman. Interneuron ha concesso in licenza il brevetto ai Wyeth-Ayerst Laboratories.

Dopo la commercializzazione 22 neurologi hanno presentato una petizione alla FDA per ritardare l'approvazione. La loro preoccupazione era basata sul lavoro di George A. Ricaurte, le cui tecniche e conclusioni furono successivamente messe in discussione.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Stuart Ira Fox. Human Physiology. Twelfth Edition. McGraw Hill. 2011. p.665.
  2. ^ FDA September 15, 1997. FDA Announces Withdrawal Fenfluramine and Dexfenfluramine (Fen-Phen)
  3. ^ Abbott Pulls Diet Drug Meridia Off US Shelves, in Wall Street Journal, 8 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2010).
  4. ^ DEA Accedes to Ecstasy Test, in Wired, 2 marzo 2004.

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