Dendropithecus macinnesi

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Dendropithecus
Calco di un palato fossile di Dendropithecus macinnesi
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
(clade)Euarchonta
OrdinePrimates
SottordineHaplorrhini
InfraordineSimiiformes
ParvordineCatarrhini
FamigliaDendropithecidae
GenereDendropithecus
SpecieD. macinnesi

Il dendropiteco (Dendropithecus macinnesi) è un primate estinto, appartenente ai catarrini. Visse nel Miocene inferiore (circa 18 - 16 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Kenya.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere piuttosto simile, sia come aspetto che come dimensioni, a un gibbone attuale. Dendropithecus doveva possedere un corpo snello, probabilmente pesava tra i 5 e i 9 chilogrammi e poteva raggiungere i 60 - 90 centimetri di lunghezza. Le ossa degli arti erano allungate e affusolate, simili a quelle dei gibboni, ma non raggiungevano il grado di specializzazione presente nelle forme attuali. La dentatura, invece, era molto simile a quella di alcuni primati estinti del Miocene europeo, come Pliopithecus: tuttavia, i molari erano dotati di creste più alte e i canini erano fortemente compressi lateralmente.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

I fossili di questo animale vennero ritrovati per la prima volta da Louis Leakey nel 1948 sull'Isola di Rusinga, in Kenya. Inizialmente vennero attribuiti a una nuova specie del genere Limnopithecus (L. macinnesi) nel 1950, e solo successivamente vennero attribuiti a un genere a sé stante, Dendropithecus, sulla base di notevoli differenze nella dentatura: Dendropithecus infatti era più simile alle scimmie antropomorfe come Dryopithecus e Proconsul che a Limnopithecus. In ogni caso, le caratteristiche morfologiche presenti nello scheletro postcraniale hanno fatto pensare a una parentela con i gibboni (Hylobatidae). Attualmente Dendropithecus è considerato un rappresentante di una famiglia a sé stante (Dendropithecidae), imparentata alla lontana con i gibboni, e comprendente altre forme meno note quali Simiolus e Micropithecus.

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Dendropithecus viveva in una foresta tropicale umida e stagionale; probabilmente si nutriva di frutta, foglie tenere e fiori, anche se le corone alte dei molari fanno supporre che potesse cibarsi anche di materiali più fibrosi rispetto a quelli di cui si cibavano altre scimmie antropomorfe presenti negli stessi luoghi, come Proconsul ed Ekembo (Michel et al., 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrews, P; Simons, E (1977). "A new African Miocene gibbon-like genus, Dendropithecus (Hominoidea, Primates) with distinctive postcranial adaptations: its significance to origin of Hylobatidae". Folia Primatologica. 28 (3): 161–169.
  • I. S. Zalmout, W. J. Sanders, L. M. MacLatchy, G. F. Gunnell, Y. A. Al-Mufarreh, M. A. Ali, A.-A. H. Nasser, A. M. Al-Masari, S. A. Al-Sobhi, A. O. Nadhra, A. H. Matari, J. A. Wilson, and P. D. Gingerich. 2010. New Oligocene primate from Saudi Arabia and the divergence of apes and Old World monkeys. Nature 466:360-364
  • Michel LA, Peppe DJ, Lutz JA, Driese SG, Dunsworth HM, Harcourt-Smith WE, Horner WH, Lehmann T, Nightingale S, McNulty KP. Remnants of an ancient forest provide ecological context for Early Miocene fossil apes. Nature Communications. 5: 3236. PMID 24549336 DOI: 10.1038/ncomms4236

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