Demiana

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Santa Damiana
Mosaico raffigurante Santa Damiana e le 40 vergini
 

Vergine e martire

 
Nascitafine III scolo, Egitto
MorteIV scolo, Egitto
Venerata daChiesa copta-ortodossa orientale
CanonizzazioneIV secolo
Santuario principaleMonastero di Santa Demiana, Belkas, Dakahlia, Egitto
Attributipalma e croce, vergine con palma e croce, fanciulla circondata da altre 40 fanciulle; fondatrice della vita monastica copta-ortodossa; principessa (massimo rango) delle martiri della chiesa copto-ortodossa orientale
Patrona diBarrary-Belqas, Dakahlia

Santa Demiana (Egitto, fine III secoloEgitto, IV secolo), (ar: القديسة الشهيد دميانة, al-Kidisa al-Shahida Demiana[1] (la Santa e Martire Damiana); (ar: السيدة ديميانا, al-Sit Demiana, la Signora Demiana); è stata, secondo la tradizione copta-ortodossa orientale, una giovane vissuta a cavallo tra il III secolo e il IV secolo, durante l’impero di Diocleziano (244–311). Viene venerata dalla Chiesa copta e dalla Chiesa ortodossa orientale, come santa, vergine e martire. Il suo nome compare nel Synaxarium[1] (martirologio delle chiese orientali) dal IV secolo. Il suo memoriale è il 21 dicembre; è patrona, di Bilqas nel Governatorato di Daqahliyya. È molto legata alle apparizioni della Vergine Maria in oriente[2].

Agiografia[modifica | modifica wikitesto]

Demiana[3] è una delle martiri più venerate della chiesa copta-ortodossa, fu messa a morte durante la grande persecuzione (303-305) di Diocleziano (244-313) in Oriente, per non avere rinnegato la sua cristianità.

Testimonianze scritte sulla vita e il martirio di santa Demiana e delle 40 Vergini si hanno dai seguenti testi:

  • Manoscritto del IV secolo di Christodoulou, discepolo di san Giulio di Aqfahs[4] (IV secolo).
  • Manoscritti del VI durante il servizio apostolico di Dimianos (563-598), 35º patriarca della diocesi di San Marco.
  • Manoscritto del XVIII secolo del vescovo di El-Borollos vicino ad Alessandria d’Egitto.

Il Synaxarium[5] di Santa Damiana e il libro Life Story of the Chaste Saint Demiana and History of the Monastery[6] (2005), sono stati tratti e tradotti dai manoscritti precedenti. I testi riguardanti la Santa, in lingua copta o araba, sono stati tradotti in lingua inglese dalle suore del monastero di Santa Damiana di Balqia.

Nascita[modifica | modifica wikitesto]

Santa Demiana[7] nacque negli ultimi anni del III secolo in Egitto. Era unica figlia di Marco, governatore romano delle terre settentrionali del delta del Nilo. All’età di 15 anni, Demiana decise di dedicare la sua vita a Dio e rifiutò di sposarsi. Con un gruppo di 40 fanciulle decise di ritirarsi a via di clausura, dedita all'amore per il Signore e agli studi dei testi sacri.

Vita monastica[modifica | modifica wikitesto]

Marco assecondò pienamente la scelta della figlia[8], e le fece costruire un palazzo dove realizzare il suo progetto spirituale. La notizia di un luogo monastico cristiano fece presto il giro dell’impero e arrivò all’imperatore Diocleziano fervido nemico del Cristianesimo, che ordinò la distruzione del palazzo e diede ordine di arrestare le suore.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Damiana e le 40 vergini vennero torturate per giorni e condannate a morte mediante decapitazione[9]. Anche Marco, padre di Demiana, fu decapitato ed è considerato un martire[10] della chiesa copta-ortodossa.

Il loro martirio[11] fu così orribile che fu riportato nei manoscritti orientali del IV secolo con rapidità e minuzia.

Le reliquie[modifica | modifica wikitesto]

Si crede che il monastero di Belqia[12] sia lo stesso luogo in cui anticamente si trovava il palazzo e poi la tomba di santa Demiana e delle sue compagne e che i suoi resti siano conservati in esso.

Nel IV secolo, fu costruito nel sito un santuario sulla tomba della Santa, fatto edificare da Flavia Giulia Elena (248 circa – 329) madre dell’imperatore Costantino I (274–337). Poi, venne ingrandito e consacrato da papa Alessandro di Alessandria (250–328), 19º patriarca della Chiesa copto-ortodossa di Alessandria d’Egitto. La consacrazione della prima chiesa a santa Demiana venne fatto il 20 maggio tra il 313 e il 328.

I miracoli[modifica | modifica wikitesto]

A Santa Demiana sono attribuiti diversi miracoli, il più noto è collegato all’apparizioni della Vergine Maria[7] nella chiesa della santa ubicata nel distretto di Shoubra al Cairo, nel 1986[13].

Molti fedeli chiedono la grazia a Santa Demiana nel periodo tra il 12 e il 20 maggio (4 e 12 giorno del mese copto di Bashans).

La festa di Santa Demiana[modifica | modifica wikitesto]

Le commemorazioni di Santa Damiana nel calendario della Chiesa copto-ortodossa sono due:

  • 21 dicembre (13 giorno del mese copto di Tooba), memoriale del Martirio di Santa Damiana e delle 40 Vergini[14].
  • 20 maggio (12 giorno del mese copto di Bashans), festa della consacrazione della chiesa maggiore di Santa Demiana nel monastero di Balqia.

Chiese e monasteri dedicati a Santa Demiana[modifica | modifica wikitesto]

  • Monastero copto-ortodosso di Santa Damiana a Damietta, Alessandria, Egitto.
  • Monastero copto-ortodosso di Santa Damiana a Balqia, Dakahlia, Egitto.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana, ad Arif Bey, Alessandria d’Egitto.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a Mansura, Dakahlia, Egitto.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a El Aadaweia, Bulaq, Il Cairo, Egitto.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a Shubra, Il Cairo, Egitto.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a El-Maasara, Helwan, Il Cairo, Egitto.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a El Fayoum, Egitto.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a Sohag, Egitto.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana in Irlanda.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a Jacksonville, Stati Uniti.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a Bakersfield, Stati Uniti.
  • Chiesa copta-ortodossa di Santa Demiana a San Diego[15], Stati Uniti.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Saint Demiana, su copticchurch.net.
  2. ^ Donald Attwater e Catherine Rachel John, The Penguin Dictionary of Saints, 3ª ed., New York, Penguin Books, 1993, ISBN 0-14-051312-4.
  3. ^ (EN) Saint Demiana, su convent.suscopts.org.
  4. ^ (EN) Saint Demiana, su copticchurch.net.
  5. ^ (EN) TREASURES OF THE COPTIC CHURCH, su stshenouda.com.
  6. ^ (EN) Saint Demiana's Life (PDF), su smsjb.org. URL consultato il 17 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2022).
  7. ^ a b (EN) Panegyric on the Great and Holy Martyr Demiana, su becomeorthodox.org. URL consultato il 17 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2016).
  8. ^ (EN) The Life of Saint Demiana, su suscopts.org.
  9. ^ (EN) The Martydom of St.Demiana, su st-takla.org.
  10. ^ (EN) The Rite of the Deacon. (PDF), su stdemiana.church.
  11. ^ (EN) The Martydom of St.Demiana, su copticchurch.net.
  12. ^ (EN) The Convent of Saint Damiana in the Nile Delta of Egypt, su touregypt.net.
  13. ^ (EN) SHOUBRA, CAIRO, EGYPT – Marian Apparitions [collegamento interrotto], su oclarim.com.mo.
  14. ^ (EN) The Martyrdom of St. Demiana., su copticchurch.net. URL consultato il 17 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2020).
  15. ^ (EN) Church of St. Demiana in San Diego, su stdemiana.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Vescovo Kyrillos, Yostina Youssef e Mina Anton, Saint Demiana: Coloring Book for Children, ACTS Press, 2019, ISBN 9781940661131.
  • (EN) Reverendo padre Bishoy Kamel, Saint Demiana, Coptic Church of Egypt, 2009.
  • (EN) Otto Friedrich August Meinardus, Two Thousand Years of Coptic Christianity, Egypt, AUC Press, 2002.
  • (EN) Otto F. A. Meinardus, “Coptic Saints and Pilgrimages”, AUC Press (American University in Cairo Press), Egypt. 113 pag., 2002. Origin University of Michigan, USA. ISBN 9789774246920.
  • (EN) Trans.for Arabic by Nuns of Saint Demiana’s Monastery, “Saint Demiana's Monastery for Nuns. Life Story of the Chaste Saint Demiana and History of the Monastery”, Barrary-Belqas, Egypt: Saint Demiana's Monastery for Nuns. 2005.
  • (EN) John, Peter, and Michael, “The Synaxarium. Vol. 2. Trans. Nuns of Saint Demiana’s Monastery”. El-Mahaba Publisher, Cairo, Egypt:. Print. 1972.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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