Dario D'Angelo

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Targa commemorativa per Dario D'Angelo a Trieste

Dario D'Angelo (Trieste, 6 luglio 1947Mostar, 28 gennaio 1994) è stato un giornalista italiano.

Inviato di guerra, è stato ucciso assieme ai colleghi Marco Luchetta e Alessandro Saša Ota mentre seguiva la guerra in Bosnia ed Erzegovina per la Rai.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Trieste, nel quartiere di Barcola, si trasferì poi a Prosecco. Terminata la scuola dell'obbligo, diventò apprendista elettricista. Dopo il servizio militare a Bologna, studiò alle scuole serali per ottenere il diploma di perito in telecomunicazioni e lavorò alla Ferriera di Servola. Nel 1971 sposò la coetanea Gianna, con cui avrà una figlia, Nataly. Nel 1980 venne assunto dalla Rai di Trieste come assistente di ripresa televisiva. A partire dal 1990 compì diversi viaggi in Jugoslavia per seguire la guerra d'indipendenza slovena, la caduta del comunismo in Albania, la guerra d'indipendenza croata e la guerra in Bosnia ed Erzegovina.[1]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 gennaio 1994 si trovava a Mostar assieme ai colleghi Marco Luchetta e Alessandro Ota per raccontare la tragedia dei bambini vittime della guerra, quando tutti e tre vennero uccisi da una granata. Zlatko, il bambino che stavano intervistando, si salvò protetto dai loro corpi e rimase solo leggermente ferito.

In loro memoria, e in quella di Miran Hrovatin, anche lui triestino, nacque la Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin, con lo scopo di ospitare bambini vittime della guerra che hanno bisogno di cure mediche, a partire da Zlatko.[2] Nel 2014 ai quattro è stato dedicato un giardino comunale a Trieste.[3]

A D'Angelo è dedicata la sezione del Premio Luchetta per il miglior articolo pubblicato su quotidiani o periodici internazionali.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Guido Vitale, Gli incubi di Dario, su premioluchetta.it, Premio Luchetta. URL consultato il 26 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2020).
  2. ^ Storia, su fondazioneluchetta.eu, Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin. URL consultato il 26 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2019).
  3. ^ Giornalisti: a Trieste giardino in memoria vittime Mostar. Cerimonia con Siddi e Rossi (Fnsi) per Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin, su articolo21.org, Articolo 21, liberi di..., 12 maggio 2014. URL consultato il 26 gennaio 2019.
  4. ^ Premio Luchetta, su premioluchetta.it. URL consultato il 26 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2019).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]