Dan Berglund

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Dan Berglund (Sigtuna, 5 maggio 1963) è un contrabbassista jazz svedese.

Tonbruket (2017)

Ricordato come il contrabbassista degli E.S.T. (1993 - 2008), ha suonato per un periodo, fino al 1994, con i Jazz Furniture, uno dei gruppi jazz più importanti in Svezia. In quel periodo ha, inoltre, suonato ed inciso, tra gli altri, con Lina Nyberg (fu proprio in uno dei suoi tour dove incontrò per la prima volta Esbjörn Svensson).[1]

Nel 2009 ha fondato i Tonbruket, che comprende Johan Lindström (chitarra, tastiere), Martin Hederos (piano, fisarmonica, violino, tastiere) e Andreas Werliin (batteria, percussioni), musicisti che non provengono dalla scena jazz. L'album di debutto della band del 2009 è stato premiato con uno Swedish Grammy.[2]

Nel 2016 assieme al pianista Bugge Wesseltoft e a Magnus Öström, batterista e già componente degli E.S.T. forma un trio che prende il nome di Rymden (in svedese significa "spazio"). Musicalmente, le influenze del modern jazz sono state mescolate con musica classica come Johann Sebastian Bach così come musica da film e rock. Ci sono anche influenze della musica folclorica scandinava.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Con gli E.S.T.[modifica | modifica wikitesto]

Con i Tonbruket[modifica | modifica wikitesto]

  • 2009: Dan Berglund's Tonbruket (ACT Music)
  • 2010: Dig It to the End (ACT Music) (awarded Gyllene Skivan 2011)
  • 2013: Nubium Swimtrip (ACT Music)
  • 2016: Forevergreens (ACT Music)
  • 2018: Live Salvation (ACT Music) (Recorded live in Stuttgart, November 17, 2016)

Con i Rymden[modifica | modifica wikitesto]

  • Reflections & Odysseys (2019), Jazzland Recordings
  • Space Sailors (2020), Jazzland Recordings

DVD[modifica | modifica wikitesto]

  • Live in Stockholm (2003) ACT

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • City sounds - con la Fredrik Norén Band (1992)
  • Jazz Furniture - con i Jazz Furniture (1994)
  • When the Smile shines through - con Lina Nyberg (1994)
  • Alla mina kompisar - con Per Texas Johansson (1998)
  • Melos - con Peter Asplund (1999)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bio, su tonbruket.com. URL consultato il 17 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2013).
  2. ^ Detlef Siegfried, 'Rasse' und Gesellschaft. Ernest Bornemans Ethnografie des Jazz ('Race' and Society. Ernest Borneman's Ethnography of Jazz), in PORTAL Journal of Multidisciplinary International Studies, vol. 12, n. 2, 12 settembre 2015, DOI:10.5130/portal.v12i2.4396. URL consultato il 15 maggio 2019.

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Controllo di autoritàVIAF (EN64214963 · ISNI (EN0000 0001 1877 1143 · LCCN (ENn94075034 · GND (DE135102464 · BNF (FRcb14155136d (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2014031942