Cycas badensis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cycas badensis
Immagine di Cycas badensis mancante
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaCycadaceae
GenereCycas
SpecieC. badensis
Nomenclatura binomiale
Cycas badensis
K.D. Hill, 1996

Cycas badensis K.D. Hill, 1996 è una pianta appartenente alla famiglia delle Cycadaceae, endemica dell'Australia.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una cicade con fusto eretto, alto sino a 8 m.[2]

Le foglie, pennate, lunghe 100-120 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono rette da un picciolo lungo 24-26 cm; ogni foglia è composta da 100-115 paia di foglioline lanceolate, con margine leggermente ricurvo, lunghe mediamente 11-22 cm, di colore verde, inserite sul rachide con un angolo di 50-70°.

È una specie dioica con esemplari maschili che presentano microsporofilli disposti a formare strobili terminali ed esemplari femminili con macrosporofilli che si trovano in gran numero nella parte sommitale del fusto, con l'aspetto di foglie pennate che racchiudono gli ovuli glabri, in numero di 4-6.

I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 30-35 mm, ricoperti da un tegumento di colore dall'arancio al marrone.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie è ristretto alle isole di Badu e Moa, nello stretto di Torres, in Australia.[1][2]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica C. badensis come specie prossima alla minaccia (Near Threatened)[1].
La specie è inserita nella Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Hill, K.D., Cycas badensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c Whitelock 2002, pp. 87-88.
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Cycas badensis, in The Cycad Pages. URL consultato il 22 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2013).
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica