Costantino Maes

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Cortile del Palazzo della Sapienza, antica sede della Biblioteca Alessandrina: nel 1873 Maes fu nominato vice bibliotecario

Costantino Maes (Roma, 28 luglio 1839Roma, 24 luglio 1910) è stato un bibliotecario e pubblicista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La Biblioteca Angelica ove Maes lavorò come bibliotecario

Nato a Roma nel 1839, dopo gli studi universitari in giurisprudenza e filosofia nell'università romana La Sapienza, ove subì qualche angheria da parte della polizia e dei compagni sostenitori del governo pontificio[1], Costantino Maes insegnò nelle scuole di Rieti, Orvieto, nel liceo ginnasio Visconti di Roma e a Velletri. Nel 1873 ottenne la nomina a vice bibliotecario della Biblioteca Alessandrina della capitale. Lavorò successivamente in altre biblioteche romane: Nazionale, Angelica e Vallicelliana, compilando vari cataloghi del materiale conservato in quelle istituzioni[1].

Cultore appassionato di storia romana, Maes scrisse, tra l'altro, un'opera in tre volumi, Curiosità romane, ricca di brevi aneddoti ambientati nei più diversi periodi della storia cittadina, dalla Roma antica, a quella medioevale e rinascimentale, fino agli ultimi anni dello Stato Pontificio. L'opera, pubblicata nel 1885 dall'editore Edoardo Perino, è stata ristampata nel 1983 per le Edizioni del Pasquino. Tradusse in esametri latini un testo del matematico e letterato settecentesco Lorenzo Mascheroni, L'invito a Lesbia Cedonia[2]

Veduta ottocentesca di piazza Colonna

Nel 1887 riprese la pubblicazione del Cracas[1], un antico giornale cittadino che, con il nome di Diario Ordinario del Chracas o Diario di Roma, l'omonima famiglia Chracas, tipografi ed editori originari di Spinazzola e poi attivi in Roma dal 1698, aveva già pubblicato dal 1716[3] al 1848. Maes, unico redattore del settimanale, riuscì con il suo impegno, ad assicurarne l'uscita settimanale sino al 1894[1].

Vissuto nel periodo cruciale dello sviluppo cittadino, che seguì la breccia di Porta Pia e la proclamazione di Roma capitale con il relativo trasferimento delle amministrazioni dello stato, Maes partecipò con alcuni suoi scritti alle discussioni e alle polemiche sui progetti urbanistici del tempo[1], quali, ad esempio, Villa Borghese e piazza Colonna.

Nel 1897 presentò un progetto per il recupero delle antiche navi romane, fatte costruire dall'imperatore Caligola[4] e affondate per ordine del Senato dopo la sua morte nel 41 d.C., adagiate sul fondo del lago di Nemi[5].

Morì a Roma, pochi giorni prima di aver compiuto settantuno anni, nel 1910. Al suo nome, nel 1948, il Comune di Roma ha dedicato una via cittadina nel quartiere Nomentano (Municipio II)[6].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Vita di Marco Terenzio Varrone : rintracciata nelle antiche memorie da Costantino Maes, Rieti, Tip. Trinchi, 1865.
  • Breve memoria intorno a Marco Terenzio Varrone per Costantino Maes in appendice alla vita scrittane dal medesimo, Roma, Tipografia delle Belle Arti, 1866.
  • Il Circo Massimo, l'Opificio Pantanella, il Circo di Nerone, Roma, Tipografia del Popolo Romano, 1881.
  • Saggio d'indice per materie a sistema nuovissimo della R. Biblioteca Universitaria di Roma, Roma, Forzani & C., 1881.
  • Il Pantheon : le espropriazioni e le demolizioni alle Terme di Agrippa, Roma, Tipografia del Popolo Romano, 1881.
  • Torre Magnanapoli e Via Nazionale, estratto da: Il Popolo romano, giornale del 15 ottobre 1881.
  • L'obelisco sepolto e parzialmente in altri tempi impeciato ed incatramato presso S. Luigi dei Francesi, estratto da: Bersagliere, 16 settembre 1882.
  • Le terme di Agrippa : prime note archeologiche intorno ai recenti scavi ; Il Pantheon ripristinato a mausoleo dei Re d'Italia, Roma, Tipografia della Pace, 1882.
  • Vesta e vestali : guida popolare alle odierne scoperte, Roma, Tipografia dell'Ospizio di S. Michele, 1883.
  • La questione di Villa Borghese dichiarata a tutti colla scorta dei documenti in 4 articoli monografici, Roma, Tipografia F.lli Pallotta, 1885.
  • Curiosità romane, 3 voll., Roma, E. Perino, 1885. Ristampa anastatica: Roma, Edizioni del Pasquino, 1983.
  • La passeggiata pubblica le feste popolari diurne e notturne a Villa Borghese nel 1779, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1890.
  • Saggio dell'intero catalogo di centosei codici greci della Biblioteca Angelica in Roma totalmente descritti ed illustrati da Costantino Maes, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1894.
  • Sic Vos, non vobis. La nave di Tiberio sommersa nel lago di Nemi, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1895.
  • Comitium, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1899.
  • Lacus Curtius non tomba di Romolo, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1899.
  • L'acquisto della Villa Borghese: tre lettere aperte al sindaco di Roma... Emanuele Ruspoli, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1899.
  • Tutte le rovine, le memorie storiche, le ricchezze del Tempio di Giove Capitolino (Capitolium) sommerse e giacenti nelle paludi d'Ostia, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1900.
  • Un'idea per l'adattamento di Piazza Colonna, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1900.
  • Il primo trofeo della Croce eretto da Costantino il grande nel Foro romano, ossia la 6. e la 7. delle colonne onorarie del foro : dedicato a S.S. Leone XIII, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1901.
  • Basilica PP. Julii i juxta Forum (S. Maria Antiqua, S. Maria de Inferno, S. Maria Liberatrice) con una occhiata indietro a S. Maria Trans Tyberim, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1901.
  • Roma, Fantasie e notizie. Dittico II (l'accesso al foro, traforo del monte capitolino ed esplorazione delle favissae del Tempio di Giove), Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1902.
  • Una incognita archeologica : il gruppo marmoreo di Lacoonte forse il vero originale greco ancora sotterrato nellʼipogeo della chiesa di S. Pudenziana in Roma, Roma, Tipografia della Pace di Filippo Cuggiani, 1904.
  • Il risollevamento delle navi romane dal lago di Nemi : memorandum all'on Comitato per le feste Giubilari del Regno d'Italia 1911, Roma, Tip. ed. Romana, 1907.

Opere consultabili in rete[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Fonte: G. Monsagrati, Dizionario Biografico degli Italiani. Riferimenti in Bibliografia.
  2. ^ Invito a Lesbia / di Lorenzo Mascheroni; volto in esametri latini, col testo a fronte, da Costantino Maes. Memorie della contessa d. Paolina Grismondi (Lesbia Cidonia) / compilate dal traduttore, con versi e documenti inediti, Roma, Tipografia delle Scienze matematiche e fisiche, 1874.
  3. ^ Nel 1716 il periodico, con il nome di Diario d'Ungheria, riportava notizie della guerra austro-turca (1716-1718). Nel 1718, terminato il conflitto, mutò il nome in Diario Ordinario, pubblicando notizie che riguardavano lo Stato Pontificio.
  4. ^ In uno scritto del 1895 (Sic Vos, non vobis. La nave di Tiberio sommersa nel lago di Nemi) Maes le aveva attribuite al predecessore di Caligola Tiberio.
  5. ^ Vedi Il miracolo di Nemi, articolo di G. V. Sampieri sul quotidiano La Stampa del 14 gennaio 1929, p. 3.
  6. ^ SITO. Sistema informativo toponomastico di Roma Capitale Archiviato il 28 maggio 2015 in Internet Archive..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Monsagrati, «MAES, Costantino» in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 67, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2006. URL consultato il 1º maggio 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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