Cortoghiana

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Cortoghiana
frazione
Cortoghiana – Veduta
Cortoghiana – Veduta
Panorama di Cortoghiana da monte Sirai
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Comune Carbonia
Territorio
Coordinate39°12′42.37″N 8°27′55.73″E / 39.21177°N 8.46548°E39.21177; 8.46548 (Cortoghiana)
Altitudine93 m s.l.m.
Abitanti2 478[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale09013
Prefisso0781
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanticortoghianesi
PatronoSacro Cuore di Gesù
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cortoghiana
Cortoghiana

Cortoghiana è una frazione del comune di Carbonia, sita nei pressi della SS 126, e distante circa 9 km dal centro urbano carboniense. Nei dintorni di Cortoghiana sono presenti altre piccole frazioni tra cui Cuccuru Suergiu, Medau Brau, Medau Desogus, Terra Segada, S'omu beccia, Genna Gonnesa e Flumentepido.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cortoghiana è la più popolosa frazione del comune di Carbonia, conta infatti 2.478 abitanti[1] e fu progettata nel 1939 nei pressi dell'omonima miniera e della zona nota come Corti Ogianu (italianizzato Corti Ogiana[2] o Corti Oghiana[3]), da cui una teoria fa risalire il suo nome. Tale nome gli fu dato dopo la guerra in quanto durante il ventennio l'abitato era noto come "Villaggio Umberto", in onore del figlio del re d'Italia. L'inaugurazione avvenne il 15 maggio 1942, alla presenza del capo del regime fascista Benito Mussolini, che visitò il nuovo centro abitato e la locale miniera, tenendo poi un discorso a Carbonia, meno solenne ma più propagandistico rispetto a quello del dicembre 1938 (influenzato dall'andamento negativo della guerra).

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose e civili[modifica | modifica wikitesto]

Piazza Venezia

È di particolare rilevanza l'organizzazione urbanistica dell'abitato, di stampo razionalista, e la vasta piazza Venezia, tipico esempio di architettura del Ventennio. Qui si trova anche la chiesa parrocchiale dedicata al Sacro Cuore di Gesù, costruita negli anni cinquanta e non rispondente affatto a quella prevista con torre campanaria nei progetti dall'architetto progettista del villaggio minerario, Saverio Muratori.

A circa due chilometri da Cortoghiana si trovano le imponenti strutture dell'omonima miniera carbonifera, costituita da diversi edifici: direzione mineraria, magazzini, officine e impianti minerari, ora utilizzati per attività artigianali e commerciali.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica della località di Cortoghiana nei vari censimenti secondo i seguenti anni:

1951 1961 1971 1981 1991 2001 2011
3.541 ab.[4] 3.124 ab.[5] 2.995 ab.[6] 2.614 ab.[7] 2.619 ab.[8] 2.637 ab.[9] 2.478 ab.[1]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia dell'abitato è equipollente a quella di Carbonia, con un leggero sviluppo verso il settore terziario e dei servizi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Cortoghiana è stata in passato sede di delegazione comunale e sino al 2011[10] è stata sede di circoscrizione decentrata del Comune.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Censimento della popolazione e delle abitazioni (XLS), su istat.it, Istat. URL consultato l'8 novembre 2015.
  2. ^ Sergio Rombi, Cortoghiana ha celebrato i suoi 70 anni (PDF), in La Gazzetta del Sulcis, 24 maggio 2012, p. 9. URL consultato il 26 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2014).
  3. ^ Prefettura della Provincia di Cagliari, Itinerario ufficiale della Provincia, Cagliari, Tipografia A.Alagna, 1885, p. 74. URL consultato l'11 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  4. ^ Istituto Centrale di Statistica - IX Censimento Generale della Popolazione, 4 novembre 1951, Volume I Dati Sommari per Comune, Fascicolo 90 Provincia di Cagliari, Soc. Abete, Roma 1955, pag. 20
  5. ^ Istituto Centrale di Statistica - X Censimento Generale della Popolazione, 15 ottobre 1961, Volume III Dati Sommari per Comune, Fascicolo 92 Provincia di Cagliari, Soc. Abete, Roma 1966, pag. 20
  6. ^ ISTAT - Istituto Centrale di Statistica - XI Censimento Generale della Popolazione 24 ottobre 1971, Volume III popolazione delle frazioni geografiche e delle località abitate dei Comuni, Fascicolo 20 Sardegna, Soc. Abete, Roma 1975, pag. 27
  7. ^ ISTAT - Istituto Centrale di Statistica - XII Censimento Generale della Popolazione 25 ottobre 1981, Volume III popolazione delle frazioni geografiche e delle località abitate dei Comuni, Fascicoli Regionali 20 Sardegna, Stampa Pozzo Gros Monti SpA. - Moncalieri (TO), Roma 1985, pag. 51
  8. ^ ISTAT - Sistema Statistico Nazionale - Istituto Nazionale di Statistica - XIII Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni 20 ottobre 1991, Popolazione e Abitazioni, Fascicolo Provinciale Cagliari, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Salario, Roma 1994, pag. 275
  9. ^ Risultati 14º Censimento ISTAT, su dawinci.istat.it, Istat. URL consultato il 3 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  10. ^ Andrea Scano, Circoscrizioni cancellate, la città insorge [collegamento interrotto], su L'Unione Sarda, 21 marzo 2011. URL consultato il 16 maggio 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Carta, Carbonia: realtà da 50 anni, Nuoro, Cooperativa Grafica Nuorese, 1986.
  • Monumenti Aperti - Guida ai monumenti, Comune di Carbonia, edizioni annuali dal 2004 al 2010.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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