Corrado Serina

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Corrado Serina
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Ciclismo
Specialità Strada
Termine carriera 2005
Carriera
Squadre di club
1994-1995G.S. Carrera Tassoni
1996G.S. Franco Bombana
1997-1998San Pellegrino-Bottoli
1999Ceramiche Pagnoncelli
2000Mobilvetta Design
2001Alexia Alluminio
2002Index
2003Endurasport.com
2004Formaggi Pinzolo
2005Tenax
Statistiche aggiornate al 30 maggio 2020

Corrado Serina (Crema, 24 aprile 1975) è un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 2000 al 2005.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1975 a Crema, in provincia di Cremona, da dilettante ha vinto il Trofeo S.C. Marcallo con Casone nel 1995 con la G.S. Carrera Tassoni, da under-23 il Memorial Enrico Panicali nel 1997 con la San Pellegrino-Bottoli-Artoni.

Nel 2000, a 25 anni, è passato professionista con la Mobilvetta; trasferitosi l'anno successivo all'Alexia ha preso parte al Giro di Lombardia 2001, ritirandosi. Nel 2002, con la stessa squadra, nel frattempo diventata Index, ha partecipato alla Parigi-Roubaix e alla Vuelta a España, non riuscendo a portarle a termine.

Trasferitosi ai britannici dell'Endurasport.com nel 2003, con essi ha ottenuto l'unica vittoria da professionista, conquistando la terza tappa della Vuelta Ciclista a León. Tornato l'anno successivo nella squadra dove aveva iniziato la carriera, rinominata Formaggi Pinzolo, ha preso parte al Giro d'Italia 2004, riuscendo a terminarlo, seppure da 139º e ultimo in classifica generale[1] tra quelli arrivato al traguardo dell'ultima tappa, a Milano.

Ha chiuso la carriera nel 2005, a 30 anni, dopo una stagione alla Tenax[2].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Trofeo S.C. Marcallo con Casone
Memorial Enrico Panicali
  • 2003 (Endurasport.com, una vittoria)
3ª tappa Vuelta Ciclista a León (Bembibre > Villablino)

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2002: ritirato (8ª tappa)

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il primo fu Giuseppe Perna, su gazzetta.it, 11 gennaio 2008. URL consultato il 30 maggio 2020.
  2. ^ Anche Ivan Quaranta al Circuito del Porto?, su arretrato2.vascellocr.it. URL consultato il 30 maggio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]