Collegio elettorale di Pavia (Regno d'Italia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pavia
collegio elettorale
StatoBandiera dell'Italia Italia
CapoluogoPavia
Elezioni perCamera dei deputati
ElettiDeputati
Periodo 1861-1882
NomePavia
Tipologiauninominale
Creato daPavia I, Pavia II
Periodo 1882-1891
NomePavia I
Tipologiaplurinominale
Numero eletti5
Creato daPavia (uninominale), Corteolona, Mortara, Sannazzaro de' Burgondi, Vigevano
Periodo 1891-1919
NomePavia
Tipologiauninominale
Periodo 1919-1921
NomePavia
Tipologiadi lista
Numero eletti8
Creato daPavia, Bobbio, Corteolona, Mortara, Sannazzaro de' Burgondi, Stradella, Vigevano, Voghera
Sostituito daMilano

Il collegio elettorale di Pavia è stato un collegio elettorale uninominale e di lista del Regno d'Italia per l'elezione della Camera dei deputati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il collegio uninominale venne istituito, insieme ad altri 442, tramite regio decreto 17 dicembre 1860, n. 4513.[1]

Successivamente divenne collegio plurinominale tramite regio decreto 24 settembre 1882, n. 999,[2] in seguito alla riforma che stabilì complessivamente 135 collegi elettorali.

Tornò poi ad essere un collegio uninominale tramite regio decreto 14 giugno 1891, n. 280,[3] in seguito alla riforma che stabilì complessivamente 508 collegi elettorali.

In seguito divenne un collegio con scrutinio di lista con sistema proporzionale tramite regio decreto 10 settembre 1919, n. 1576,[4] in seguito alla riforma che definì 54 collegi elettorali.

Fu soppresso nel 1921 in seguito alla riforma che definì 40 collegi elettorali.

Legislature VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI XXII XXIII XXIV XXV XXVI XXVII XXVIII XXIX XXX
Elezioni 1861 1865 1867 1870 1874 1876 1880 1882 1886 1890 1892 1895 1897 1900 1904 1909 1913 1919 1921 1924 1929 1934 1939
Deputati
nel collegio
1 1 1 1 1 1 1 5 5 5 1 1 1 1 1 1 1 8
Totale eletti 443 493 508 508 508 508 535 535 400
Numero collegi 443 493 508 135 508 54 40 15 1

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il collegio di Pavia uninominale (1861-1881) era costituito dai due mandamenti di Pavia (città e campagna) e dal mandamento di Bereguardo (meno i comuni a est del Naviglio Pavese: Baselica Bologna, Carpignano, Giussago e Turago Bordone, che appartenevano al collegio di Corteolona).

Venne formato unendo i due precedenti collegi del Regno di Sardegna di Pavia I e Pavia II.

Nel 1882, con la creazione dei collegi plurinominali, vennero uniti al collegio di Pavia (Pavia I) tutti quelli della provincia di Pavia a nord del Po, cioè i collegi di Corteolona, Sannazzaro de' Burgondi, Mortara e Vigevano.

Nel 1891 venne ripristinato il collegio uninominale. Nel nuovo riparto[5] comprendeva i comuni di Bascapè, Borgarello, Bornasco, Landriano, Mirabello ed Uniti di Pavia, S. Genesio, Siziano, Torre del Mangano, Torre d'Isola, Torrevecchia Pia, Vidigulfo, Zeccone, Bereguardo, Battuda, Casorate Primo, Marcignago, Rognano, Torriano, Trivolzio, Trovo, Vellezzo Bellini; coincideva dunque con il vecchio territorio del collegio.

Nel 1919 Pavia divenne capoluogo del collegio comprendente l'intera provincia; nel 1921 la provincia fu inglobata nel collegio di Milano.

Dati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Nel collegio si svolsero elezioni per diciotto legislature.

VIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 443 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale del 17 dicembre 1860, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 92) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).

Fu eletto Giovanni Maj, che prevalse su Benedetto Cairoli.

Elezioni generali
PartitoCandidatoPrimo turno
27 gennaio 1861
Ballottaggio
3 febbraio 1861
Voti%Voti%
Giovanni Maj43366,4142057,93
Sinistra storicaBenedetto Cairoli21933,5930542,07
Iscritti1 345100,001 345100,00
↳ Votanti (% su iscritti)67950,4873554,65
 ↳ Voti validi (% su votanti)65296,0272598,64
 ↳ Voti non validi (% su votanti)273,98101,36
↳ Astenuti (% su iscritti)66649,5261045,35

IX legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 493 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Fu eletto Benedetto Cairoli.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
22 ottobre 1865
Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli59863,75
Giovanni Zanini34036,25
Iscritti1 752100,00
↳ Votanti (% su iscritti)97555,65
 ↳ Voti validi (% su votanti)93896,21
 ↳ Voti non validi (% su votanti)373,79
↳ Astenuti (% su iscritti)77744,35

X legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 493 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Fu eletto Benedetto Cairoli.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
10 marzo 1867
Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli65168,96
Camillo Brambilla29331,04
Iscritti1 799100,00
↳ Votanti (% su iscritti)97053,92
 ↳ Voti validi (% su votanti)94497,32
 ↳ Voti non validi (% su votanti)262,68
↳ Astenuti (% su iscritti)82946,08

XI legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Fu eletto Benedetto Cairoli.

Elezioni generali
PartitoCandidatoPrimo turno
20 novembre 1870
Ballottaggio
27 novembre 1870
Voti%Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli54982,0659385,94
Giovanni Cantoni12017,949714,06
Iscritti1 846100,001 846100,00
↳ Votanti (% su iscritti)68537,1169337,54
 ↳ Voti validi (% su votanti)66997,6669099,57
 ↳ Voti non validi (% su votanti)162,3430,43
↳ Astenuti (% su iscritti)1 16162,891 15362,46

XII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Fu eletto Benedetto Cairoli.

Elezioni generali
PartitoCandidatoPrimo turno
8 novembre 1874
Ballottaggio
15 novembre 1874
Voti%Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli57698,4653985,15
Camillo Brambilla91,549414,85
Iscritti1 894100,001 894100,00
↳ Votanti (% su iscritti)60231,7863733,63
 ↳ Voti validi (% su votanti)58597,1863399,37
 ↳ Voti non validi (% su votanti)172,8240,63
↳ Astenuti (% su iscritti)1 29268,221 25766,37

XIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Fu eletto Benedetto Cairoli. A seguito della nomina del Cairoli a Presidente del Consiglio, il 24 marzo 1878 decadde automaticamente dalla carica di deputato. Nell'elezione suppletiva venne rieletto senza alcun competitore. A seguito di una nuova nomina a Presidente del Consiglio, il 14 luglio 1879, il Cairoli decadde nuovamente ma fu ancora rieletto nella nuova elezione suppletiva.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
5 novembre 1876
Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli64199,53
Bernardo Arnaboldi30,47
Iscritti1 844100,00
↳ Votanti (% su iscritti)65635,57
 ↳ Voti validi (% su votanti)64498,17
 ↳ Voti non validi (% su votanti)121,83
↳ Astenuti (% su iscritti)1 18864,43
Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
14 aprile 1878
Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli697100,00
Iscritti1 846100,00
↳ Votanti (% su iscritti)70838,35
 ↳ Voti validi (% su votanti)69798,45
 ↳ Voti non validi (% su votanti)111,55
↳ Astenuti (% su iscritti)1 13861,65
Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
3 agosto 1879
Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli785100,00
Iscritti1 790100,00
↳ Votanti (% su iscritti)79744,53
 ↳ Voti validi (% su votanti)78598,49
 ↳ Voti non validi (% su votanti)121,51
↳ Astenuti (% su iscritti)99355,47

XIV legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1860 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti al voto).

Fu eletto Benedetto Cairoli.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
16 maggio 1880
Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli74299,20
Bernardo Arnaboldi30,40
Camillo Brambilla30,40
Iscritti1 768100,00
↳ Votanti (% su iscritti)97555,15
 ↳ Voti validi (% su votanti)74876,72
 ↳ Voti non validi (% su votanti)22723,28
↳ Astenuti (% su iscritti)79344,85

XV legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 135 collegi plurinominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale politica del 24 settembre 1882, erano eletti al primo turno i candidati che «hanno ottenuto il maggior numero di voti, purché questo numero oltrepassi l'ottavo del numero degli elettori iscritti» (art. 74) secondo il numero di deputati previsto per il collegio; se il numero di eletti era inferiore al numero di deputati, il ballottaggio era tra i non eletti (in numero doppio rispetto ai deputati ancora da eleggere) che avevano il maggior numero di voti (art. 75) ed era eletto chi otteneva il maggior numero di voti nella seconda votazione (art. 77) oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 78).

Nel collegio plurinominale di Pavia I, che eleggeva cinque deputati, furono eletti (in ordine di numero di voti): Benedetto Cairoli, Emanuele d'Adda, Pasquale Valsecchi, Filippo Cavallini, Bernardo Arnaboldi.

A seguito della nomina a senatore del deputato Valsecchi il 22 ottobre 1885, nelle elezioni suppletive per il posto vacante fu eletto Pietro Sbarbaro.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
28 ottobre 1882
Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli12 09070,42
MinisterialiEmanuele D'Adda8 19447,73
MinisterialiPasquale Valsecchi8 07747,05
MinisterialiFilippo Cavallini6 59038,39
MinisterialiBernardo Arnaboldi6 23136,29
Estrema sinistra storicaFelice Cavallotti5 57032,44
Luigi Della Croce4 64727,07
Giacomo Locatelli2 85316,62
Luigi Plezza860,50
Iscritti25 738100,00
↳ Votanti (% su iscritti)17 16866,70
↳ Astenuti (% su iscritti)8 57033,30
Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
27 dicembre 1885
Voti%
Pietro Sbarbaro8 15355,75
Luigi Della Croce3 62124,76
Giuseppe Reminolfi2 21915,17
Iscritti27 531100,00
↳ Votanti (% su iscritti)14 62453,12
↳ Astenuti (% su iscritti)12 90746,88

XVI legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 135 collegi plurinominali a doppio turno con la normativa del 1882 (al primo turno un numero di voti maggiore di un ottavo degli iscritti al voto).

Nel collegio plurinominale di Pavia I, che eleggeva cinque deputati, furono eletti (in ordine di numero di voti): Benedetto Cairoli, Emanuele d'Adda, Filippo Cavallini, Bernardo Arnaboldi, Felice Cavallotti. Poiché il deputato Cavallotti, eletto anche a Milano, optò per quel collegio in data 25 giugno 1886, si tenne l'elezione suppletiva in cui fu eletto Gaetano Calvi. A seguito poi della morte dell'onorevole Cairoli l'8 agosto 1889, nella successiva elezione suppletiva fu eletto nuovamente Pietro Sbarbaro.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
23 maggio 1886
Voti%
Sinistra storicaBenedetto Cairoli9 87565,20
MinisterialiEmanuele D'Adda7 97352,64
MinisterialiFilippo Cavallini7 48349,41
MinisterialiBernardo Arnaboldi6 84445,19
Estrema sinistra storicaFelice Cavallotti5 22034,47
Estrema sinistra storicaCarlo Cantoni4 40629,09
Luigi Passerini3 92925,94
Primo Volpi2 00713,25
Giuseppe Magnaghi1 0236,75
Giovanni Bosone7815,16
Augusto Dante5443,59
Iscritti27 287100,00
↳ Votanti (% su iscritti)15 14555,50
↳ Astenuti (% su iscritti)12 14244,50
Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
25 luglio 1886
Voti%
MinisterialiGaetano Calvi6 30144,55
Estrema sinistra storicaCarlo Cantoni5 33537,72
MinisterialiDomenico Pozzi2 05114,50
Iscritti27 194100,00
↳ Votanti (% su iscritti)14 14452,01
↳ Astenuti (% su iscritti)13 05047,99
Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
15 settembre 1889
Voti%
Pietro Sbarbaro5 10636,10
Estrema sinistra storicaCarlo Cantoni1 52410,77
Emilio Pellegrini7285,15
Iscritti29 005100,00
↳ Votanti (% su iscritti)14 14448,76
↳ Astenuti (% su iscritti)14 86151,24

XVII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 135 collegi plurinominali a doppio turno con la normativa del 1882 (al primo turno un numero di voti maggiore di un ottavo degli iscritti al voto).

Nel collegio plurinominale di Pavia I, che eleggeva cinque deputati, furono eletti Gaetano Calvi, Giuseppe Bonacossa, Filippo Cavallini, Emanuele d'Adda e Bernardo Arnaboldi. Poiché il deputato Arnaboldi, eletto anche nel collegio di Pavia II, optò per esso l'11 marzo 1891, si tenne l'elezione suppletiva in cui fu eletto Roberto Rampoldi.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
23 novembre 1890
Voti%
MinisterialiGaetano Calvi10 18462,83
MinisterialiGiuseppe Bonacossa9 27457,21
MinisterialiFilippo Cavallini7 72547,66
MinisterialiEmanuele D'Adda7 54446,54
MinisterialiBernardo Arnaboldi6 64741,01
RadicaliRoberto Rampoldi5 28532,60
RadicaliAngelo Alesina3 72122,95
Stefano Rolandi1 80511,14
Pietro Sbarbaro1 3018,03
Iscritti29 575100,00
↳ Votanti (% su iscritti)16 21054,81
↳ Astenuti (% su iscritti)13 36545,19
Elezione suppletiva
PartitoCandidatoRisultati
12 aprile 1891
Voti%
RadicaliRoberto Rampoldi7 67247,36
MinisterialiDomenico Pozzi6 98943,15
Pietro Sbarbaro6333,91
Iscritti29 878100,00
↳ Votanti (% su iscritti)16 19854,21
↳ Astenuti (% su iscritti)13 68045,79

XVIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale politica del 28 giugno 1892, era eletto al primo turno il candidato che «ha ottenuto un numero di voti maggiore del sesto del numero totale degli elettori iscritti nella lista del collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti» escludendo le schede nulle (art. 74). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti (art. 75) era eletto chi otteneva il maggior numero di voti oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 77).

Fu eletto Roberto Rampoldi.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
6 novembre 1892
Voti%
RadicaliRoberto Rampoldi2 29858,07
ModeratiCarlo Magenta1 65941,93
Iscritti5 904100,00
↳ Votanti (% su iscritti)4 07869,07
 ↳ Voti validi (% su votanti)3 95797,03
 ↳ Voti non validi (% su votanti)1212,97
↳ Astenuti (% su iscritti)1 82630,93

XIX legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

Fu eletto Roberto Rampoldi. I voti ottenuti dal De Felice Giuffrida, non candidato, furono di protesta per il processo politico in corso contro di lui.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
26 maggio 1895
Voti%
RadicaliRoberto Rampoldi2 71399,09
SocialistiGiuseppe De Felice Giuffrida250,91
Iscritti5 895100,00
↳ Votanti (% su iscritti)4 07869,18
 ↳ Voti validi (% su votanti)2 73867,14
 ↳ Voti non validi (% su votanti)1 34032,86
↳ Astenuti (% su iscritti)1 81730,82

XX legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

Fu eletto Roberto Rampoldi.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
21 maggio 1897
Voti%
RadicaliRoberto Rampoldi2 13671,94
ModeratiAngelo Lanzoni48616,37
Partito Socialista ItalianoEmilio Caldara34711,69
Iscritti5 757100,00
↳ Votanti (% su iscritti)3 04152,82
 ↳ Voti validi (% su votanti)2 96997,63
 ↳ Voti non validi (% su votanti)722,37
↳ Astenuti (% su iscritti)2 71647,18

XXI legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

Fu eletto Roberto Rampoldi, unico candidato.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
3 giugno 1900
Voti%
RadicaliRoberto Rampoldi2 169100,00
Iscritti5 481100,00
↳ Votanti (% su iscritti)2 26641,34
 ↳ Voti validi (% su votanti)2 16995,72
 ↳ Voti non validi (% su votanti)974,28
↳ Astenuti (% su iscritti)3 21558,66

XXII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

Fu eletto Roberto Rampoldi.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
6 novembre 1904
Voti%
RadicaliRoberto Rampoldi1 79465,57
Partito Socialista ItalianoPompeo Ciotti65223,83
Partito Repubblicano ItalianoFelice Migliavacca29010,60
Iscritti6 000100,00
↳ Votanti (% su iscritti)2 82647,10
 ↳ Voti validi (% su votanti)2 73696,82
 ↳ Voti non validi (% su votanti)903,18
↳ Astenuti (% su iscritti)3 17452,90

XXIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 508 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1892 (al primo turno un numero di voti maggiore di un sesto degli iscritti al voto).

Fu eletto Roberto Rampoldi.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
7 marzo 1909
Voti%
RadicaliRoberto Rampoldi2 40552,09
Angelo Galbarini2 21247,91
Iscritti6 875100,00
↳ Votanti (% su iscritti)4 80269,85
 ↳ Voti validi (% su votanti)4 61796,15
 ↳ Voti non validi (% su votanti)1853,85
↳ Astenuti (% su iscritti)2 07330,15

XXIV legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero negli stessi 508 collegi uninominali già esistenti ma, come previsto dal regio decreto del 26 giugno 1913, era eletto al primo turno il candidato che «ha ottenuto un numero di voti maggiore del decimo del numero totale degli elettori del collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti» escludendo le schede nulle (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti (art. 92) era eletto chi otteneva il maggior numero di voti oppure, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).

Fu eletto Roberto Rampoldi.

Elezioni generali
PartitoCandidatoRisultati
26 ottobre 1913
Voti%
RadicaliRoberto Rampoldi4 44468,32
Partito Socialista ItalianoEmilio Caldara2 06131,68
Iscritti17 842100,00
↳ Votanti (% su iscritti)6 64637,25
 ↳ Voti validi (% su votanti)6 50597,88
 ↳ Voti non validi (% su votanti)1412,12
↳ Astenuti (% su iscritti)11 19662,75

XXV legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Le votazioni si svolsero in 54 collegi di lista. Come previsto dal regio decreto del 2 settembre 1919, il numero di eletti per ogni lista era calcolato sulla base dei voti di lista e sul numero di voti dei candidati al di fuori della propria lista; la graduatoria tra i candidati era calcolata sommando i voti di lista e i propri voti di preferenza sia nella lista sia fuori dalla lista (art. 84).

Elezioni generali
PartitoRisultati
16 novembre 1919
Seggi
Voti%±Num±
Socialista ufficiale62 12960,19n.d.6n.d.
Popolare italiano16 46215,95n.d.1n.d.
Partito liberale democratico15 03714,57n.d.1n.d.
Blocco democratico9 5899,29n.d.0n.d.
Iscritti166 102100,00
↳ Votanti (% su iscritti)104 82763,11n.d.
 ↳ Voti validi (% su votanti)103 21798,46
 ↳ Voti non validi (% su votanti)1 6101,54
↳ Astenuti (% su iscritti)61 27536,89
Eletti
Luigi Montemartini
Egisto Cagnoni
Emilio Morini
Giovanni Scagliotti
Emilio Canevari
Alessandro De Giovanni
Angelo Mauri
Attilio Fontana

Poiché Angelo Mauri era stato eletto anche nel collegio di Milano per il quale optò, venne sostituito dal secondo più votato del Partito Popolare italiano, Giuseppe Scevola.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto 17 dicembre 1860, n. 4513, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 1º gennaio 1861. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  2. ^ Decreto 24 settembre 1882, n. 999, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 27 settembre 1882. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  3. ^ Decreto 14 giugno 1891, n. 280, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 18 giugno 1891. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  4. ^ Decreto 10 settembre 1919, n. 1576, in Gazzetta Ufficiale del Regno, 10 settembre 1919. URL consultato il 10 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  5. ^ Manuale ad uso dei senatori del regno, Volume 18, pag. 209.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]