Clotilde von Mensdorff-Pouilly

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La principessa Clotilde nel 1897

Clotilde Wilhelmina Josepha Gabriela Maria Innocenza von Mensdorff-Pouilly, nota anche come Klotild o Clotilde Apponyi (dal cognome del marito) (Vienna, 23 dicembre 1867Budapest, 1º settembre 1947), è stata una nobile, attivista, diplomatica e femminista austriaca.

Biografa[modifica | modifica wikitesto]

La principessa Clotilde parla col ministro degli esteri austriaco, conte Gyula Andrássy il Giovane, il 2 dicembre 1906

Clotilde era figlia del politico austriaco principe Alexander von Mensdorff-Pouilly e di sua moglie Alexandrine von Dietrichstein, figlia ed erede del principe Giuseppe Francesco di Dietrichstein. Per parte di suo padre era imparentata con la regina Vittoria del Regno Unito ed era sorella del diplomatico austriaco Albert von Mensdorff-Pouilly-Dietrichstein. Nel 1897 sposò il politico ungherese conte Albert Apponyi.

Apponyi fu presidente dell'associazione fondata dalla stessa Klotild per promuovere il lavoro femminile a partire dal 1908 ed ella stessa fu presidentessa dell'Associazione per l'Alleanza delle Donne Ungheresi dal 1910, membro della Società di Protezione delle Donne Cattoliche dal 1913, presidente dell'Associazione di Maria Dorotea per le insegnanti dal 1930 e di molte altre associazioni caritatevoli in Ungheria. Come presidentessa dell'Alleanza delle Donne Ungheresi, si prodigò al parlamento ungherese affinché le donne ottenessero il diritto di voto nel 1912 e supportò questa riforma anche presso il pubblico nel 1918. Dopo la prima guerra mondiale, sempre come presidentessa della sua associazione, si fece portavoce dell'associazione delle donne non socialiste dell'Ungheria, opponendosi alle teorie del movimento di Cécile Tormay. Nel 1929, protestò contro la proposta di legge avanzata in Ungheria per abolire il diritto di voto per le donne e nel 1939 si schierò contro la proposta di impedire alle donne sposate di occupare incarichi nella pubblica amministrazione.

Durante la prima guerra mondiale, fu una diplomatica informale per il regno d'Ungheria, operando prevalentemente in Svizzera, e servendo come vice delegata presso la Lega delle Nazioni a Ginevra dal 1928 al 1934 e come delegata per l'Ungheria dal 1935 al 1937.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Albert Louis de Pouilly Louis Joseph de Pouilly  
 
Luce Louise de Hézecques  
Emanuele di Mensdorff-Pouilly  
Antoinette Philippine de Custine Philippe François Joseph de Custine  
 
Anne Marguerite de Maguin  
Alessandro di Mensdorff  
Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld Ernesto Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Sofia Antonia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Sofia di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
Augusta di Reuss-Ebersdorf Enrico XXIV di Reuss-Ebersdorf  
 
Carolina Ernestina di Erbach-Schönberg  
Clotilde von Mensdorff-Pouilly  
Francesco Giuseppe di Dietrichstein, VIII principe di Dietrichstein Carlo Giovanni Battista di Dietrichstein, VII principe di Dietrichstein  
 
Maria Anna von Baldtauff  
Giuseppe Francesco di Dietrichstein, IX principe di Dietrichstein  
Alexandra Andrejewna Šuvalova Andrej Petrovič Šuvalov  
 
Ekaterina Petrovna Saltykova  
Alexandrine Maria von Dietrichstein-Proskau-Leslie  
Josef Anton Wratislaw z Mitrowicz Jan Nepomuk Wratislaw z Mitrowicz  
 
Maria Johanna von Kosorz-Malowetz  
Gabriela Wratislawová z Mitrowicz  
Maria Gabriela des Fours Franz Anton I des Fours  
 
Maria Antonia Czernin  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francisca de Haan, Krasimira Daskalova e Anna Loutfi, Biographical Dictionary of Women's Movements and Feminisms in Central, Easterna and South Eastern Europe, 19th and 20th centuries, Central European University Press, 2006

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