Circuito resistivo

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Un circuito resistivo è un circuito elettrico formato solo da elementi resistivi (come resistori o resistenze) senza componenti attivi (come fonti di alimentazione, transistor o amplificatori). In un circuito resistivo, la corrente elettrica fluisce attraverso i resistori e viene dissipata sotto forma di calore per la resistenza elettrica dei componenti[1].

I circuiti resistivi hanno diverse applicazioni. Citiamo come esempi la limitazione della corrente in un circuito, la protezione dei componenti elettronici, la divisione di tensione e la carica delle batterie. Possono anche essere utilizzati nella modellizzazione di sistemi elettrici per l'analisi di circuiti più complessi.

Il circuito resistivo più semplice è formato da una sorgente di alimentazione collegata a un resistore. La corrente elettrica fluisce attraverso il resistore e si verifica una caduta di tensione attraverso di esso. La prima legge di Ohm lega fra di loro le principali grandezze fisiche del circuito, secondo la formula seguente:

dove:

  • I è la corrente in ampere (A).
  • V è la tensione in volt (V).
  • R è la resistenza in ohm (Ω).

In un circuito resistivo, è importante considerare la caduta di tensione attraverso ciascun resistore e che si combinano in serie o in parallelo per determinare la corrente totale e la tensione totale nel circuito.

Calcolo dell'intensità di corrente con generatore di tensione DC[modifica | modifica wikitesto]

Esempio di circuito resistivo. L'intensità di corrente attraversante il circuito è di 0,072 ampere, uguale al rapporto tra tensione del generatore e resistenza del resistore: 36 V/500 Ω = 0,072 A.

In un circuito resistivo, è importante considerare la caduta di tensione attraverso ciascun resistore e come questi si combinano, sia in serie che in parallelo, per determinare la corrente totale e la tensione totale nel circuito. Per calcolare l'intensità di corrente che attraversa ciascun componente di un circuito resistivo, si applica la Legge di Ohm, che afferma che l'intensità di corrente I è uguale al rapporto tra la tensione V e la resistenza R:


Calcolo dell'intensità di corrente con generatore di tensione DC e termistore[modifica | modifica wikitesto]

IIn un termistore, l'intensità di corrente varia in base alla temperatura, che provoca una variazione della resistenza del termistore. In generale, con l'aumentare della temperatura, l'intensità di corrente aumenta nei circuiti resistivi con termistori NTC (Negative Temperature Coefficient), mentre diminuisce in quelli con termistori PTC (Positive Temperature Coefficient). Per determinare se un termistore è NTC o PTC, si calcola il TCR (Temperature Coefficient of Resistance), se positivo si tratta di un termistore PTC, altrimenti di un NTC.

Calcolo della potenza dissipata da un resistore in un circuito resistivo con generatore di tensione DC[modifica | modifica wikitesto]

Circuito resistivo con generatore di tensione e termistore. La potenza dissipata dal resistore R1 è di circa 2,81 Watt, infatti 500Ω * 0,0722A = 2,81 W

Per calcolare la potenza dissipata da un resistore in un circuito resistivo, si moltiplica la resistenza per il quadrato dell'intensità di corrente che lo attraversa:[non chiaro]

Intensità di corrente con circuito di tensione AC[modifica | modifica wikitesto]

Dal momento che la tensione del generatore di tensione AC è sinusoidale e compie diversi picchi positivi e negativi in un secondo a seconda della frequenza, anche l'intensità di corrente segue lo stesso andamento. Se la resistenza del circuito resistivo è maggiore di un ohm, l'ampiezza dell'onda dell'intensità di corrente sarà inferiore a quella della tensione. Se la resistenza è uguale a 1 ohm, l'ampiezza sarà uguale; se è inferiore a 1 ohm, l'ampiezza sarà maggiore [non chiaro].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ CIRCUITI RESISTIVI (PDF), su elettrotecnica.unina.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]