Cima Paganini

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Cima Paganini
Cima Paganini (a sinistra) e Cima di Nasta (al centro)
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Cuneo
Altezza3 051 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate44°10′07.54″N 7°18′26.42″E / 44.168761°N 7.307339°E44.168761; 7.307339
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Cima Paganini
Cima Paganini
Mappa di localizzazione: Alpi
Cima Paganini
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Marittime e Prealpi di Nizza
SottosezioneAlpi Marittime
SupergruppoCatena Argentera-Pépoiri-Matto
GruppoGruppo di Brocan
SottogruppoCatena Ghiliè-Brocan-Nasta
CodiceI/A-2.I-B.5.b

La cima Paganini (3051 m) è una montagna delle Alpi Marittime, situata nell'alta valle Gesso, in provincia di Cuneo.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Si trova sulla dorsale secondaria che, distaccandosi dallo spartiacque alpino principale dalla cima Ghiliè in direzione nord, raggiunge il monte Argentera. Lo spartiacque di questa dorsale, su cui giace la vetta, separa il comune di Valdieri da quello di Entracque. La vetta sorge poco a nord della cima di Nasta, ed a sud del monte Argentera.

Dal punto di vista geologico è composta da gneiss appartenenti al massiccio cristallino dell'Argentera.[1]

La vetta rimase senza nome fino al 1930, quando fu dedicata a Pio Paganini, ingegnere topografo dell'Istituto Geografico Militare.[2]

Ascensione alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

La prima ascensione alla vetta ebbe luogo nell'agosto del 1902, ad opera di Victor De Cessole accompagnato dalle guide J. Plent e H. Bernard.[2]

La via normale ha inizio dal pian della casa del Re, nella valle Gesso della Valletta. Si raggiunge per sentiero il rifugio Remondino, indi si risale verso il lago di Nasta. Qui si piega a sinistra, e si sale al colle della Forchetta, a sud della cima di Nasta. Si taglia la base di questa su una cengia sul versante sud, poi si scende a raggiungere il colle di Nasta (2939 m), da dove si risale per cresta fino alla vetta.[2]

Rifugi[modifica | modifica wikitesto]

Il vicino rifugio Remondino può fungere da punto d'appoggio per l'ascensione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carta Geologica d'Italia scala 1:100.000 - foglio 90 - Demonte, su apat.gov.it. URL consultato il 30 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  2. ^ a b c gulliver.it - via normale alla cima di Nasta[collegamento interrotto]. Cfr. anche Bruno, 2002

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Euro Montagna - Lorenzo Montaldo - Francesco Salesi, Guida dei Monti d'Italia - Alpi Marittime - volume II, CAI-TCI
  • Michelangelo Bruno - In cima. 73 normali nelle Alpi Marittime. Volume I, Blu Edizioni, 2002, ISBN 9788887417289

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]