Christopher Shinn

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Christopher Shinn (Hartford, 9 maggio 1975) è un drammaturgo statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Christopher Shinn è nato a Hartford nel 1975 e ha studiato drammaturgia all'Università di New York.[1]

Nel 1998 la sua prima opera, Four, è stata portata al debutto al Royal Court Theatre di Londra, teatro con cui Shinn ha instaurato una stretta collaborazione e cha ha ospitato le prime assolute di altri quattro dei suoi drammi: Other People (2000), Where Do We Live (2002) Dying City (2006) e Now or Later (2008).[2] Nel 2003 ha ricevuto una candidatura al Premio Laurence Olivier per Where Do We Live.[3]

Molto attivo sulle scene newyorchesi, nel 2005 ha vinto l'Obie Award per Where Do We Live e ha ricevuto la Guggenheim Fellowship, mentre nel 2008 è stato tra i finalisti del Premio Pulitzer per la drammaturgia per Dying City.[4] Nel 2009 ha fatto il suo debutto a Broadway con una nuova versione e traduzione dell'Hedda Gabler di Henrik Ibsen.[5]

Shinn è dichiaratamente gay.[6]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Opere originali[modifica | modifica wikitesto]

  • Four (1998)
  • Other People (2000)
  • The Coming World (2001)
  • Where Do We Live (2002)
  • What Didn't Happen (2002)
  • On the Mountain (2005)
  • Dying City (2006)
  • Now or Later (2008)
  • Picked (2011)
  • Teddy Ferrara (2013)
  • An Opening in Time (2015)
  • Against (2017)

Adattamenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Hedda Gabler (2009)
  • Judgment Day (2019)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Facebook, Twitter, Show more sharing options, Facebook, Twitter, LinkedIn, Christopher Shinn's plays explore what victims do next, su Los Angeles Times, 11 maggio 2013. URL consultato il 19 agosto 2022.
  2. ^ (EN) Caroline Jester e Caridad Svich, Fifty Playwrights on their Craft, Bloomsbury Publishing, 30 novembre 2017, p. 276, ISBN 978-1-4742-3904-2. URL consultato il 19 agosto 2022.
  3. ^ (EN) Olivier Winners 2003, su Olivier Awards. URL consultato il 19 agosto 2022.
  4. ^ (EN) Ben Brantley, The Walking Wounded Who Never Saw a Battlefield, in The New York Times, 5 marzo 2007. URL consultato il 19 agosto 2022.
  5. ^ (EN) Mary-Louise Parker Will Return to Broadway in Hedda Gabler, su Observer, 12 agosto 2008. URL consultato il 19 agosto 2022.
  6. ^ (EN) Patrick Healy, For Christopher Shinn, Confronting Death Brings a New Play to Life, in The New York Times, 16 settembre 2015. URL consultato il 19 agosto 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN6894461 · ISNI (EN0000 0000 5222 6694 · LCCN (ENnb2001013252 · GND (DE1150864397 · J9U (ENHE987007434856105171 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2001013252