Christopher Joseph Weldon

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Christopher Joseph Weldon
vescovo della Chiesa cattolica
Nihil impossibile apud deum
 
Incarichi ricopertiVescovo di Springfield (1950-1977)
 
Nato6 settembre 1905 a New York
Ordinato presbitero21 settembre 1929
Nominato vescovo28 gennaio 1950 da papa Pio XII
Consacrato vescovo24 marzo 1950 dal cardinale Francis Joseph Spellman
Deceduto19 marzo 1982 (76 anni) a Springfield
 

Christopher Joseph Weldon (New York, 6 settembre 1905Springfield, 19 marzo 1982) è stato un vescovo cattolico statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monsignor Christopher Joseph Weldon nacque del quartiere del Bronx di New York il 6 settembre 1905 da Patrick Weldon e Mary (nata Dwyer).[1]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essersi diplomato alla PS 9 Sarah Anderson School nel 1918, studiò nel Gran Seminario di Montréal fino al 1924, quando tornò negli Stati Uniti per entrare nel seminario "San Giuseppe" di Yonkers.[1]

Il 21 settembre 1929 fu ordinato presbitero per l'arcidiocesi di New York nella cattedrale di San Patrizio a New York. L'anno successivo completò gli universitari all'Università Cattolica d'America a Washington.[2] In seguito fu vicario parrocchiale della parrocchia di San Francesco d'Assisi a Mount Kisco dal 1930 al 1931, cappellano e direttore spirituale della Newman School di Lakewood dal 1931 al 1935, vicario parrocchiale della parrocchia di San Giovanni Crisostomo a White Plains dal 1935 al 1936 e vicario parrocchiale della parrocchia del Santissimo Sacramento a New York dal 1936 al 1942. Nel periodo della seconda guerra mondiale fu cappellano nella United States Navy dal 1941 al 1945. Tornò quindi a New York dove fu maestro di cerimonie del cardinale Francis Joseph Spellman dal 1945 al 1947 e direttore esecutivo di Catholic Charities dal 1947 alla nomina episcopale. Nel 1947 venne nominato monsignore e l'anno successivo prelato domestico.[1][2]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 28 gennaio 1950 papa Pio XII lo nominò vescovo di Springfield. Ricevette l'ordinazione episcopale il 24 marzo successivo dal cardinale Francis Joseph Spellman, arcivescovo metropolita di New York, coconsacranti l'arcivescovo metropolita di Boston Richard James Cushing e il vescovo ausiliare di New York Stephen Joseph Donahue.

Durante il suo episcopato monsignor Weldon supervisionò la costruzione della Cathedral High School, la Scuola di Nostra Signora di Lourdes a Springfield, aggiunse un'ala al Farren Memorial Hospital di Montague e costruì Mont Marie, la casa madre dell'Istituto delle suore di San Giuseppe in diocesi.[2] Eresse dieci nuove parrocchie e costruì undici nuove chiese e diversi centri parrocchiali.[2] Stabilì un centro per l'apostolato ispanico a Springfield e nel 1954 fondò il giornale diocesano.[2] Prestò servizio anche come presidente dell'Elms College di Chicopee dal 1958 al 1977.[2] Partecipò al Concilio Vaticano II.

Il 15 ottobre 1977 papa Paolo VI accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi.

Morì al Mercy Hospital di Springfield il 19 marzo 1982 all'età di 76 anni.[3] È sepolto nel Gate of Heaven Cemetery di Springfield.[4]

Nel 2005 monsignor Weldon venne accusato di aver abusato sessualmente di un ragazzo negli anni '50, quando questi aveva tra i 10 e i 16 anni. L'accusatore del vescovo affermò che altri sei preti avevano abusato sessualmente del ragazzo, incluso suo zio. La sua famiglia tuttavia negò l'abuso. I funzionari diocesani di Springfield dissero che non c'era nulla nei loro archivi che sostenesse tali affermazioni.

Nel settembre del 2018, il comitato di revisione diocesano notificò al vescovo Mitchell Thomas Rozanski di aver trovato credibile una presunta accusa di abuso sessuale avanzata contro monsignor Weldon da un cittadino di Chicopee che aveva affermato che tale fatto era stato commesso quando era bambino. Il comitato di revisione successivamente si divise, con diversi membri che affermavano che la vittima non aveva nominato direttamente Weldon, mentre altri tre presenti sostenevano che lo avesse fatto. Nel giugno del 2019 monsignor Rozanski incontrò la presunta vittima, dicendo di aver trovato le accuse "profondamente preoccupanti".[5][6] Nel giugno del 2020 un'indagine ordinata dal vescovo e condotta dal giudice in pensione della Corte superiore del Massachusetts Peter A. Velis ha ritenuto che l'accusa "fosse inequivocabilmente credibile".[7]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Georgina Pell e Benedict Elder, Voce "Weldon, Mons. Christopher Joseph" in The American Catholic Who's Who, vol. 14, Walter Romig Publishing, 1961.
  2. ^ a b c d e f (EN) Past Presidents (XML), in Elms College. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2009).
  3. ^ (EN) Alfred Clark, Bishop C.J. Weldon of Massachusetts, in The New York Times, 20 marzo 1982.
  4. ^ (EN) Rev Christopher Joseph Weldon, su findagrave.com. URL consultato il 1º settembre 2018.
  5. ^ (EN) Larry Parnass, Former bishop not listed as 'credibly accused,' despite diocesan board's finding, in Berkshire Eagle, 29 maggio 2019. URL consultato il 17 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2019).
  6. ^ (EN) Anne-Gerard Flynn, Sex abuse claim against late Springfield bishop Christopher Weldon demonstrates challenge victims face, in The Republican, 16 giugno 2019. URL consultato il 17 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2019).
  7. ^ (EN) Rebecca Drake, Abuse allegations against late Springfield, Mass., bishop found credible, in National Catholic Reporter, 26 giugno 2020. URL consultato il 17 settembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Springfield Successore
Thomas Michael O'Leary 28 gennaio 1950 - 15 ottobre 1977 Joseph Francis Maguire