Chiesa dell'Immacolata (Maratea)

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Chiesa dell’Immacolata
La facciata della chiesa e il campanile.
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneBasilicata
LocalitàMaratea
Coordinate39°59′33.8″N 15°43′23.18″E / 39.992721°N 15.723105°E39.992721; 15.723105
Religionecattolica
Diocesi Tursi-Lagonegro
Consacrazione1824 (chiesa attuale)
Stile architettoniconeoclassico

La chiesa dell'Immacolata è una delle tre chiese che si affacciano sul corso del Borgo di Maratea, ed è prospiciente alla piazza dove si trova il palazzo della sede municipale.

Nei lavori di restauro del 1987, nella cripta della chiesa è stato ritrovato l'abside di una più antica chiesa, dedicata a San Pietro, dove si trova un affresco del XIV-XV secolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa attuale fu costruita nel XVIII secolo,[1] in forma di cappella, sul sito della più antica chiesa di San Pietro.

Sappiamo che dal 1688[2] vi si costituì la confraternita laicale di San Pietro, poi detta dell'Immacolata, che è proprietaria dell'edificio. La confraternita era istituita dal ceto nobile di Maratea, che riunì in congrega dopo la demolizione del Tocco, ossia il sedile della nobiltà.[3]

Un atto notarile datato 15 gennaio 1748, dimostra che era prevista, in questo periodo, un progetto di ingrandire la cappella per farla diventare una più grande chiesa.[2] Tale lavoro però non avvenne.

La chiesa fu ingrandita solo nel 1824, quando assunse le attuali dimensioni.

Duramente colpita da vari terremoti, fu restaurata nel 1923.

Arte e Architettura[modifica | modifica wikitesto]

L'altare maggiore della chiesa.

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa presenta una facciata molto semplice, con un rosone in stucco al centro del timpano. Sul lato sinistro si alza un piccolo campanile, dalle forme vagamente bizantine.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno della chiesa è decorato in un elegante stile che richiama vagamente le forme neoclassiche.

Sul grande altare maggiore, in marmo policromo, si affacciano la statua dell'Immacolata, del XVIII secolo, e due dipinti, della stessa epoca, che raffigurano San Biagio e San Pietro.

La chiesa di San Pietro[modifica | modifica wikitesto]

Ciò che rimane dell'antica chiesa è solo l'abside, con il grande affresco che raffigura, secondo gli studiosi, l'Ascensione con gli apostoli. È stato datato al XIV secolo, e sarebbe opera di un autore della scuola di Giotto, forse proveniente dalla Provenza.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Aa. Vv., Maratea Sacra, Roma, 2001.
  2. ^ a b José Cernicchiaro & Vincenzo Perretti, L'antica “terra” di Maratea nel secolo XVIII, Potenza, Il Salice Editore, 1992.
  3. ^ Carmine Iannini, Di S. Biase e di Maratea. Discorso Istorico. Libri II, Napoli, 1985.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]