Chiara Corbella Petrillo

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Chiara Corbella coniugata Petrillo (Roma, 9 gennaio 1984Cerveteri, 13 giugno 2012[1]) è stata una madre di famiglia italiana, proclamata serva di Dio dalla chiesa cattolica nel 2018. L'eco mediatica della sua vicenda nasce anche dall'accostamento a santa Gianna Beretta[2][3][4].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Breve biografia.

Chiara Corbella riceve in famiglia un'educazione cattolica. La madre Anselma facendo parte di una comunità del Rinnovamento dello Spirito vi portava le figlie fin da piccole. Chiara ha frequentato questa comunità più o meno dai 4 anni fino ai 20 anni. Poi percependo i limiti dell'esperienza del Rinnovamento, non sufficienti ed esaustivi per lei, per il suo personale cammino verso il Signore, ha trovato nutrimento in Assisi dove ha frequentando i corsi del SOG (Servizio Orientamento Giovani), organizzati dai Frati Minori ha potuto approfondire la sua chiamata vocazionale.

Nell'estate del 2002, durante un pellegrinaggio Medjugorje, incontra Enrico Petrillo.

Chiara ed Enrico iniziano a frequentarsi e si fidanzano; dopo sei anni, il 21 settembre 2008 si sposano ad Assisi nella chiesa di San Pietro.

Al ritorno dal viaggio di nozze Chiara scopre di essere incinta, l'ecografia morfologica rivela che la bambina che porta in grembo ha una malformazione cranica (anencefalia) incompatibile con la vita biologica.

Chiara ed Enrico, consapevoli di quello che sarebbe accaduto, che cioè Maria Grazia Letizia, questo il nome della piccina, non potrà sopravvivere dopo la nascita, scelgono di accompagnarla fino alla sua nascita e alla sua nascita in cielo, il 10 giugno 2009.

Dopo pochi mesi Chiara ed Enrico aspettano un altro bambino, Davide Giovanni. Per motivi differenti anche lui non è compatibile con questa vita biologica. È un bambino con molteplici malformazioni agli organi interni e agli arti inferiori.

Per la seconda volta Chiara ed Enrico, consapevoli, accompagneranno loro figlio fino alla sua nascita in Cielo, il giorno 24 giugno 2010.

Le patologia dei loro figli non hanno alcuna correlazione genetica tra loro. "Ha piovuto due volte sul bagnato" questo fu detto loro dal genetista.

Chiara ed Enrico sentendosi amati e sostenuti dal Signore, decidono di provare ad avere un altro figlio.

Non volevano un "figlio ad ogni costo" un figlio per loro non è mai stato un diritto.

Desideravano rimanere aperti alla Vita, avendola per primi ricevuta in dono.

Chiara per la terza volta rimane incinta, a

al quinto mese[5] le viene diagnosticato un carcinoma alla linguaV.Vverrà sottoposta ad un primo intervento il 16 marzo 2011. Per la seconda parte dell'intervento è necessario attendere la nascita del bambino.

Subito dopo la nascita di Francesco, il 30 maggio 2011, Chiara affronta gli interventi necessari per curare il suo tumore, sottoponendosi ad ogni cura che la scienza medica le poteva offrire

Chiara desiderava vivere.

Presto purtroppo, ricomparirà il tumore diffuso nell'organismo e non più guaribile: Chiara muore il 13 giugno 2012 all’età di 28 anni a Pian della Carlotta, località tra Cerveteri e Manziana, dove la coppia si era trasferita.

La giovane lascia una preziosa testimonianza di fede, come il cardinale Agostino Vallini sottolinea al funerale, celebrato a Roma il 16 giugno 2012, nella parrocchia di Santa Francesca Romana all'Ardeatino. Chiara è sepolta nel cimitero del Verano a Roma, nella stessa tomba dove riposano i suoi altri due bambini.

.[6]

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Il 2 luglio 2018 la Diocesi di Roma ha pubblicato l'Editto in cui si annuncia l'apertura della causa di beatificazione e canonizzazione di Chiara Corbella, che pertanto è diventata Serva di Dio.[7]

Il 21 settembre 2018 si è aperta ufficialmente la causa di beatificazione, dando inizio al processo, che è stato presieduto dal cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis nella Basilica di San Giovanni in Laterano (e non nell'Aula della Conciliazione dove di solito si svolge tale rito a causa del numero elevato di partecipanti)[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Manziana, rinunciò a curarsi per salvare il figlio: Chiara Corbella Petrillo verso la beatificazione, su terzobinario.it. URL consultato il 15 settembre 2018.
  2. ^ Chiara Corbella Petrillo, primo passo verso il processo di beatificazione, su lastampa.it, 17 luglio 2018. URL consultato il 14 settembre 2021.
  3. ^ Ester Palma, Chiara Corbella, che non si curò per far nascere il figlio: la mamma sarà beata, su Corriere della Sera, 19 luglio 2018. URL consultato il 14 settembre 2021.
  4. ^ Morta per amore, già la pregano come una santa, su Famiglia Cristiana. URL consultato il 14 settembre 2021.
  5. ^ Enrico Petrillo: tutti vedono la bellezza di Chiara - Vatican News, su vaticannews.va, 21 luglio 2018. URL consultato il 14 settembre 2021.
  6. ^ (ES) Pablo Hernández Breijo, Chiara Corbella, la madre que ofreció su vida por su hijo, su Consejo Pontificio para los Laicos, 22 giugno 2012. URL consultato il 22 marzo 2022.
  7. ^ Chiara Corbella non curò il cancro per far nascere il figlio: nuova santa per Roma, verso la beatificazione, su ilmessaggero.it. URL consultato il 14 settembre 2021.
  8. ^ Roma - Si apre la causa di beatificazione di Chiara Corbella. URL consultato il 12 settembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cristiana Paccini e Simone Troisi, Siamo nati e non moriremo mai più. Storia di Chiara Corbella Petrillo, Porziuncola Editore, 2013, ISBN 978-88-270-10-150.
  • AA.VV., Piccoli passi possibili. Chiara Corbella Petrillo: la parola ai testimoni, Porziuncola Editore, 2018, ISBN 978-88-270-10-402.

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