Chasan Baroev

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Chasan Baroev
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Altezza 188 cm
Lotta
Specialità Lotta greco-romana
Categoria -120 kg
Squadra Torpedo Moscow
Termine carriera 2012
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 0
Mondiali 2 1 0
Europei 2 1 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 23 febbraio 2020

Chasan Makharbekovič Baroev (in russo Хасан Махарбекович Бароев?; 1º dicembre 1982) è un ex lottatore russo, specializzato nella lotta greco-romana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 è divenuto campione del mondo a Créteil 2003,

Ha rappresentato la Russia ai Giochi olimpici estivi di Atene 2004, dove ha vinto la medaglia d'oro nel torneo della lotta greco-romana 120 chilogrammi.

Ai Giochi olimpici di Pechino 2008 si è classificato al secondo posto nel torneo dei 120 chilogrammi, perdendo in finale contro il cubano Mijaín López. La medaglia d'argento, tuttavia, gli è stata revocata otto anni dopo, quando i risultati delle controanalisi sui campioni prelevati all'epoca dei Giochi effettuati nel 2016, hanno confermato l'assunzione di sostanze proibite dal regolamento antidoping ed il suo risultato è stato cancellato.[1][2]

Ai Giochi olimpici di Londra 2012, si è classificato quattordicesimo nel torneo dei pesi supermassimi.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 medaglia:
    • 1 oro (Atene 2004 nei 120 kg)

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

  • 3 medaglie:
    • 2 ori (Créteil 2003 nei 120 kg; Canton 2006 nei 120 kg)
    • 1 argento (Baku 2007 nei 120 kg)

Europei[modifica | modifica wikitesto]

  • 4 medaglie:
    • 2 ori (Sofia 2007 nei 120 kg; Dortmund 2011 nei 120 kg)
    • 1 argento (Tampere 2008 nei 120 kg)
    • 1 bronzo (Mosca 2006 nei 120 kg)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Doping: 2008 Beijing Olympics medal winners among 16 athletes banned for doping, su bbc.com, BBC, 17 novembre 2016.
  2. ^ Doping, Cio: positivi altri 10 medagliati di Pechino 2008, su la Repubblica, 18 novembre 2016. URL consultato il 23 febbraio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]