Charlotte Figi

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Charlotte Figi (Colorado Springs, 18 ottobre 2006Colorado Springs, 7 aprile 2020) è stata una ragazza statunitense affetta dalla sindrome di Dravet, una sindrome epilettica generalizzata e sintomatica caratterizzata da prognosi grave e ritardo psicomotorio ingravescente, balzata agli onori della cronaca quando iniziò ad utilizzare olio di cannabidiolo per alleviare le sue convulsioni contribuendo, con la sua storia, a lanciare un movimento che ha portato a grandi cambiamenti nelle leggi sull'uso terapeutico della marijuana in tutto il mondo[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata, con una sorella gemella, da Paige e Matt Figi,[3] Charlotte manifestò il suo primo attacco di convulsioni, della durata di ben 30 minuti, a soli tre mesi di vita.[4] Alla bambina fu quindi diagnosticata la sindrome di Dravet e, quando ebbe 5 anni, Charlotte dovette iniziare ad usare una sedia a rotelle per muoversi, essendo arrivata a sperimentare fino a 300 crisi tonico-cloniche alla settimana e ad avere problemi di linguaggio.[5]

Nel 2012, Paige Figi, dopo aver provato varie cure per la figlia, iniziò ad informarsi circa un trattamento a base di cannabidiolo, un metabolita della Cannabis sativa famoso per i suoi effetti rilassanti, anticonvulsivanti, antidistonici, antiossidanti e antinfiammatori.[6] Paige riuscì a convincere due medici a prescrivere il trattamento alla figlia e Charlotte iniziò ad assumere olio di cannabidiolo proveniente da un tipo di marijuana chiamato "Hippie’s Disappointment", contenente un basso livello di THC,[5] che sarà poi ulteriormente modificato e battezzato "Charlotte's web" proprio in onore della ragazzina.[6] Con l'uso dell'estratto di Charlotte's web, Charlotte sperimentò sin da subito un miglioramento delle proprie crisi, che passarono dall'essere 300 a settimana fino a un minimo di 2 o 3 al mese.[7]

Mentre l'uso medico della cannabis era ancora illegale nella maggior parte degli Stati degli USA, quando le notizie sui successi della terapia intrapresa da Charlotte si diffusero, moltissime famiglie che avevano una persona affetta da malattie simili a quelle di Charlotte si trasferirono a Colorado Springs, in Colorado, dove già dal 2000 era consentito l’uso di cannabis medica per alleviare spasmi, convulsioni e crisi epilettiche.[8][9] Così, grazie alla sua storia, Charlotte Figi divenne nota a livello mondiale e i media iniziarono a interessarsi alla sua vicenda.[7] Nel 2013, ad esempio, la ragazzina fu protagonista del documentario Weed, realizzato dal neurochirurgo statunitense Sanjay Gupta e trasmesso dalla CNN,[10] diventando una delle figure più note del movimento statunitense e internazionale per la legalizzazione dell'uso della cannabis a scopo terapeutico.[11] La vicenda di Charlotte fu presa ad esempio nella stesura di diverse leggi al riguardo ed anche grazie a lei e alla sua famiglia, al momento della sua morte, avvenuta nell'aprile del 2020, in USA erano 34 gli Stati ad aver legalizzato la cannabis in medicina e 47 quelli ad aver ammesso l’uso di cannabidiolo.[7][9]

Charlotte Figi è morta il 7 aprile 2020, all'età di 13 anni. Stando a quanto riferito dalla madre, nel mese precedente la ragazzina aveva mostrato i sintomi di una malattia simil-influenzale e i medici avevano consigliato alla famiglia di autoisolarsi. Ciò nonostante, i sintomi peggiorarono e il 3 aprile Charlotte fu ricoverata in terapia intensiva. Due giorni dopo, il 5 aprile fu sottoposta a un tampone per verificare che non fosse affetta da COVID-19, il tampone diede esito negativo e la ragazza fu dimessa. Il 7 aprile però i sintomi di Charlotte peggiorarono drasticamente e, nonostante un nuovo ricovero d'urgenza, Charlotte morì in ospedale.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Minyvonne Burke, Charlotte Figi, girl with severe seizures that inspired CBD treatments, dies at 13, in NBC News. URL consultato il 10 aprile 2020.
  2. ^ a b Emanuela Longo, Charlotte Figi morta: Coronavirus? 13enne ispirò legge su uso cannabis terapeutica, in Il Sussidiario, 10 aprile 2020. URL consultato il 10 aprile 2020.
  3. ^ Saundra Young, Marijuana stops child's severe seizures, in CNN, 7 agosto 2013. URL consultato il 10 aprile 2020.
  4. ^ Charlotte's Web, su cannaconnection.it, Canna Connection. URL consultato il 10 aprile 2020.
  5. ^ a b Colleen Slevin, Girl Who Inspired Charlotte's Web Marijuana Oil Dies, su apnews.com, The Associated Press, 8 aprile 2020. URL consultato il 10 aprile 2020.
  6. ^ a b Dave Philipps, Bid to Expand Medical Marijuana Business Faces Federal Hurdles, in The New York Times, 23 agosto 2014. URL consultato il 10 aprile 2020.
  7. ^ a b c Hannah Osborne, Charlotte Figi: The Girl Who is Changing Medical Marijuana Laws Across America, in International Business Times, 20 giugno 2014. URL consultato il 10 aprile 2020.
  8. ^ Nicholas Riccardi, Families with seizure-stricken kids move to Colo. for medical pot, in SummitDaily, 21 febbraio 2014. URL consultato il 10 aprile 2020.
  9. ^ a b Mario Catania, Charlotte, la bimba che ha cambiato il volto della cannabis medica, portata via dal Coronavirus, su cannabisterapeutica.info, Cannabis Terapeutica, 8 aprile 2020. URL consultato il 10 aprile 2020.
  10. ^ Julia Naftulin, Charlotte Figi, the girl who spurred a cannabis movement that changed laws across the world, dies at 13 after being treated as 'a likely COVID-19 case', in Business Insider, 8 aprile 2020. URL consultato il 10 aprile 2020.
  11. ^ John Ingold, Charlotte Figi, the Colorado girl who inspired the CBD movement, dies following illness suspected to be coronavirus, in The Colorado Sun, 8 aprile 2020. URL consultato il 10 aprile 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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