Charles Butterworth

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Charles Butterworth nel film Follie di jazz (1941)

Charles Butterworth, all'anagrafe Charles Edward Butterworth (South Bend, 26 luglio 1896Los Angeles, 14 giugno 1946), è stato un attore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un medico, dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università di Notre Dame (Indiana), Butterworth svolse la professione di giornalista nella natia South Bend e successivamente a Chicago, prima di dedicarsi definitivamente alla recitazione[1].

Dopo il debutto nella pièce Americana, Butterworth apparve in numerosi musical a Broadway, tra cui Alley Oop, Good Boy, Sweet Adeline e Flying Colors[1], ed esordì sul grande schermo nel 1930 con il film The Life of the Party[1]. Recitò in molte pellicole di successo del decennio, tra cui Amami stanotte (1932), con Maurice Chevalier e Jeanette MacDonald, La donna è mobile (1934), accanto a Clark Gable e Joan Crawford, Al di là delle tenebre (1935), al fianco di Robert Taylor e Irene Dunne.

Specializzato in ruoli di caratterista, Butterworth si distinse interpretando personaggi comici dal tratto ingenuo e bonario, e generalmente di indole indecisa[1]. Uno dei suoi ruoli più memorabili fu quello del trombettista Eddie Dibble nel musical This Is the Army (1943). In alcune occasioni ottenne anche parti da protagonista, come nelle commedie Harrington faccia-di-bambino (1935) e We Went to College (1936).

La carriera di Butterworth fu tragicamente interrotta il 13 giugno 1946, quando egli rimase vittima di un incidente automobilistico. L'attore perse il controllo della sua auto mentre guidava sul Sunset Boulevard a Los Angeles. Morì durante il trasporto verso l'ospedale.

Per il suo contributo all'industria cinematografica, Butterworth ha una stella nella Hollywood Walk of Fame, situata al 7036 di Hollywood Boulevard.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Arthur F. McClure, Alfred E. Twomey e Ken Jones, More Character People, The Citadel Press, 1984, pag. 43

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