Cesarina Seppi

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Cesarina Seppi (Trento, 20 maggio 1919Trento, 29 dicembre 2006) è stata una pittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La formazione[modifica | modifica wikitesto]

Due anni dopo aver conseguito, nel 1939, il Diploma Magistrale a Rovereto, Cesarina ottiene anche la maturità artistica presso il Liceo di Venezia[1]. Nella stessa città lagunare la pittrice, che dal 1939 aveva iniziato a esporre alle principali mostre sindacali della regione, si diploma col massimo dei voti e la lode al corso di pittura dell'Accademia di Belle Arti[1].

Gli anni '40 e '50[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1943 Cesarina Seppi tenne la sua prima personale a Trento, presentata in catalogo da Gino Pancheri. Interessatasi nel frattempo anche al mosaico e alla vetrata, nel 1946 partecipa alla costituzione del "Circolo Artistico del Cavallo Azzurro", e dopo il 1953 intraprende dei viaggi di studio in Francia e in Germania, pur continuando a mantenersi in contatto con l'ambiente artistico veneziano e trentino, nonché, dal 1960, con quello milanese[2]. Nel primo dopoguerra l'artista inizia anche a insegnare alla Scuola d'arte di Trento, dove, fra i suoi allievi, ebbe anche il pittore Carlo Girardi[3].

Gli anni '60 e '70[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1965 l'artista passa alla pittura materica, ricorrendo per le sue opere a sabbie, colle e colore a olio con inserimento di tessere musive; nel 1968 inizia a dipingere con colori acrilici, mentre l'anno successivo realizza dei collages a vari spessori ricorrendo al vetro soffiato unito al vetro dalles[2]. Nel frattempo l'artista fu ammessa, nel 1966 all'Accademia Roveretana degli Agiati[2].

Dal 1970 la Seppi inizia a realizzare le sue "sculture luminose", formate da corpi in acciaio con inserimento di vetri dalles colorati illuminati dall'interno del corpo metallico, mentre dal 1977 si interessa alla scultura in bronzo e a quella in ottone dorato e nichelato[2]. Insignita nel 1972 del "Drappo di San Vigilio", negli anni Settanta Cesarina divenne socia anche dell'Accademia del Buonconsiglio (oggi degli Accesi)[2].

Gli anni '80 e '90[modifica | modifica wikitesto]

Chiamata a far parte nel 1986 del Comitato Scientifico Triveneto per la Cultura e le Arti Visive, due anni dopo tiene a Trento, nel rinnovato spazio espositivo di Palazzo Trentini, la sua prima grande antologica, curata da Luigi Lambertini; per il cortile dell'edificio l'artista realizzò (già nel 1987) la grande scultura Totem solare[2].

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Gli ultimi anni di attività dell'artista trentina furono caratterizzati dall'attivismo all'interno del Gruppo di Artisti Trentini «La Cerchia» guidato da Mariano Fracalossi[3]. Inclusa nel 2000 nel primo dei tre volumi dedicati all'arte trentina del Novecento (vedi bibliografia), Cesarina Seppi muore nel 2006, anno della personale di Arco (incentrata sulle opere degli anni Quaranta), curata da Giovanna Nicoletti[4].

Personali[modifica | modifica wikitesto]

  • 1943, 7-21 aprile: Trento, ....
  • 1988, ...: Trento, Palazzo Trentini
  • 2006, 11 febbraio-19 marzo: Arco (Tn), Museo Alto Garda, Galleria Civica G. Segantini

Opere (catalogo parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Pittura[modifica | modifica wikitesto]

  • Desolazione, 1938, tempera e olio su tavola, 110 × 76 cm, collezione privata
  • Autoritratto, 1939, tempera e olio su tavola, 55 × 39 cm, collezione privata
  • Ragazza con limoni, 1941, tempera e olio su tavola, 78 × 63 cm, collezione privata
  • Sciatori, 1941, tempera e olio su tavola, 95 × 115 cm, collezione privata
  • Autoritratto con ombrellone rosso, 1946, tempera e olio su tavola, 57 × 47,5 cm, collezione privata
  • Ritratto di poeta (Marco Pola), 1948, olio su tavola, 80 × 62 cm, collezione privata

Scultura[modifica | modifica wikitesto]

  • Totem solare, 1987

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Arte Trentina del '900, vol. I (1900-1950), p. 193.
  2. ^ a b c d e f Arte Trentina del '900, vol. I (1900-1950), p. 194.
  3. ^ a b Alessandro Franceschini, È scomparsa Cesarina Seppi, artista guerriera.
  4. ^ Giovanna Nicoletti, Cesarina Seppi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elio Antonelli, Cesarina Seppi al Santuario della Madonna dell'Aiuto, Segonzano (Tn), Comune di Segonzano, 2012 ca..
  • Carla Tomaselli Barozzi, Raccontando Cesarina Seppi, in Strenna Trentina, Trento, 2008?, p. 189.
  • Gruppo artisti trentini "La Cerchia", Omaggio a Cesarina Seppi: paesaggio della memoria, Trento, Nuove Arti Grafiche, 2008.
  • Giovanna Nicoletti, Cesarina Seppi, Arco, Comune di Arco. Assessorato alla cultura, 2006.
  • Fabrizio Leonardelli, Marco Pola tra poesia, arte e città: omaggio al poeta di un monumento, in piazza C. Battisti, da parte di Cesarina Seppi, in UCT : uomo, città, territorio, n. 327, Trento, 2003, pp. 43-46.
  • Arte Trentina del '900, vol. I (1900-1950), Trento, Provincia Autonoma di Trento. Consiglio, 2000.
  • Luigi Lambertini, Cesarina Seppi: i segni della luce. Opere dal 1938 al 1988, Trento, Artigianelli, 1988.
  • Bruno Passamani, La scultura luminosa di Cesarina Seppi, Milano, Quaderni d'arte del Pesce d'Oro, 1977.
  • Marco Valsecchi, Cesarina Seppi, Milano, Galleria Cortina, 1970.
  • Cesarina Seppi, Cesarina Seppi (n. 30 di una collana senza titolo), Milano, Galleria d'arte Cavour, 1970 c..
  • Bertoldi Marco Bonacina Carlo Colorio Bruno Degasperi Luigi Demetz Martino Fracalossi Mariano Novello Gino Polo Guido Senesi Luigi Seppi Cesarina Wolf Remo, Trento, Dossi, 1966.
  • Cesarina Seppi, C. Seppi: venticinque anni di pittura : Palazzo della Camera di commercio, 24 aprile-15 maggio 1965 Trento, Rovereto (Tn), Manfrini, 1965?.
  • Cesarina Seppi: 376ª mostra del Cavallino, dal 12 al 21 marzo 1957, Venezia, Edizioni del Cavallino, 1957.
  • Carlo Munari, C. Seppi, Padova, Rebellato, 1956.
  • Silvio Branzi, Cesarina Seppi : Palazzo della Camera di commercio, Trento, 30 aprile-15 maggio 1953, Trento, 1953.
  • Gino Pancheri, Cesarina Seppi: mostra personale: Trento ... 7 aprile-21 aprile 1943, Trento, TEMI, 1943?.

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