Casa ad appartamenti sul Kaiserdamm

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Casa ad appartamenti sul Kaiserdamm
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
LocalitàBerlino
IndirizzoKaiserdamm 25-25A
Königin-Elisabeth-Straße 2-6
Fredericiastraße 27-28
Coordinate52°30′38.13″N 13°16′56.49″E / 52.510591°N 13.282358°E52.510591; 13.282358
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1928-1929
Inaugurazione1929
Usoappartamenti
Piani5
Realizzazione
ArchitettoHans Scharoun
CommittenteGeorg Jacobowitz

La casa ad appartamenti sul Kaiserdamm è un edificio residenziale multipiano di Berlino, sito nel quartiere del Westend.

Costruito nel 1929 su progetto di Hans Scharoun, è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione dell'edificio venne commissionata all'architetto Hans Scharoun dall'imprenditore edile Georg Jacobowitz, insieme a un edificio analogo da costruirsi sull'Hohenzollerndamm nel distretto di Wilmersdorf.[2] La costruzione ebbe inizio nel 1928 e si concluse l'anno successivo.[3][4]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio, che conta 5 piani,[2] occupa metà dell'isolato compreso fra il Kaiserdamm, la Königin-Elisabeth-Straße e la Fredericiastraße.

Ospita appartamenti di piccole dimensioni (mono- e bilocali) destinati a una clientela di professionisti temporaneamente residenti in città per motivi di lavoro.[2][4]

Le facciate, intonacate e dipinte in bianco, sono vivacizzate dall'alternanza fra finestre di forme e dimensioni fra le più diverse;[2][3] anche la copertura è estremamente variegata, comprendendo una parte a tetto piano, un terrazzo, un accenno di torre e una parte con tetto a falde che riprende l'aspetto delle case vicine.[2][3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Mietshaus & Läden Kaiserdamm 25 & 25A Fredericiastraße 27 & 28 Königin-Elisabeth-Straße 2 & 4 & 6, su berlin.de. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2020).
  2. ^ a b c d e Wörner (2001), p. 193.
  3. ^ a b c Spagnoli (1993), p. 153.
  4. ^ a b c Rave e Knöfel (1968), scheda 162.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]