Carmelo Onorato

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Carmelo Onorato (Palermo, 26 febbraio 1916[1]Cefalonia, 24 settembre 1943) è stato un militare italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Prima di frequentare il corso allievi ufficiali nel 6° Reggimento fanteria "Aosta", Onorato aveva conseguito il diploma presso l'Istituto tecnico commerciale di Palermo, iscrivendosi poi alla Facoltà di scienze economiche. Successivamente frequentò il corso allievi ufficiali di complemento e assegnato al 6° Reggimento fanteria "Aosta" e nel 1938 divenne sottotenente[1]; fu poi congedato il 15 febbraio 1939[2].

Scoppiata la seconda guerra mondiale, nel novembre 1940 fu richiamato alle armi, per essere inviato inizialmente in Africa Orientale. Tale destinazione fu tuttavia revocata e fu inviato in Albania, venendo promosso tenente il 1º gennaio 1942[2].

All'annuncio dell'armistizio del settembre 1943 si trovava a Cefalonia come tenente ed era addetto al Comando della Divisione "Acqui". Quando questa fu attaccata dai tedeschi, Onorato, ottenuto il comando di un reparto, contrastò validamente le truppe nemiche.

Ferito più volte mentre azionava un'arma, cadde al suolo svenuto rimanendo solo e abbandonato. Alcuni civili lo recuperarono solamente nella stessa serata, lo medicarono e lo invitarono a nascondersi nelle loro abitazioni. Onorato tuttavia rifiutò, scegliendo di ritornare al fronte. Venne poi catturato dalle truppe tedesche e condannato a morte. Fu lui stesso ad offrirsi spontaneamente per l'esecuzione.

A Carmelo Onorato è stata conferita la Medaglia d'Oro al valor militare alla memoria e, nel 2000, la laurea "ad honorem" alla memoria in Economia e Commercio dall'università di Palermo[1]. A lui sono state dedicate strade a Genova e Palermo e, sempre nel palermitano, la scuola di Sferracavallo e il Campo Tenente Onorato.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale addetto al Comando di una Divisione, chiedeva ripetutamente l’onore di essere inviato ad uno dei reparti impegnati in battaglia. Ottenuto il comando di un reparto, impegnava combattimento col nemico in forze preponderanti attaccandolo coraggiosamente e consentendo il ripiegamento delle rimanenti forze del battaglione in posizioni arretrate. Colpito in più parti mentre personalmente azionava un’arma, si abbatteva al suolo svenuto e, creduto morto, vi rimaneva abbandonato. Raccolto in serata da alcuni civili, veniva sommariamente medicato e benché esortato a celarsi nella loro casa, rifiutava fermamente per ritornare al suo posto di lotta. Catturato dai tedeschi e condannato a morte, affatto sgomento del supplizio che lo attendeva, si offriva spontaneamente al plotone di esecuzione, togliendosi le bende e scoprendo le gloriose ferite dinanzi al nemico attonito di tanta forza di animo. Luminoso esempio di attaccamento all’Arma ed al reparto, di altissimo senso di responsabilità e di sprezzo della morte.»
— Cefalonia, 15-24 settembre 1943[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Onorato Carmelo, su comune.palermo.it. URL consultato il 3 maggio 2017.
  2. ^ a b Onorato Carmelo, su combattentiliberazione.it. URL consultato il 3 maggio 2017.
  3. ^ Dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 3 maggio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]