Carlos Matheu

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Carlos Matheu
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 183 cm
Peso 81 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Audax Italiano (Vice)
Termine carriera 16 marzo 2021 - giocatore
Carriera
Giovanili
2002-2004Independiente
Squadre di club1
2004-2008Independiente58 (5)
2008-2009Cagliari15 (0)
2009-2012Independiente49 (3)
2012-2013Atalanta4 (0)
2013-2014Siena8 (0)
2014-2015Defensa y Justicia29 (1)
2016-2017Banfield41 (1)
2017-2018Huracán6 (0)
2018Peñarol4 (0)
2019Unión Española5 (0)
2019-2021Quilmes14 (0)
Nazionale
2010Bandiera dell'Argentina Argentina1 (0)
Carriera da allenatore
2021-2022AtlantaVice
2024-Audax ItalianoVice
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 1º gennaio 2024

Carlos Javier Matheu (Quilmes, 13 maggio 1985) è un allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo difensore, assistente tecnico dell'Audax Italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Formatosi calcisticamente nelle giovanili dell'Independiente, Matheu esordì in prima squadra il 2 ottobre 2004 contro il Vélez Sarsfield e giocando complessivamente 12 gare in stagione[1]. Nella stagione successiva non giocò neppure una gara in Primera División, venendo invece usato l'anno successivo con più continuità, marcando 13 presenze nel 2006-2007[1]. Nel Torneo di Apertura 2007 segnò 4 gol in 19 partite: in quello di Clausura segnò un solo reti in 12 gare, per un totale di 5 reti in 31 gare[1].

Il 1º settembre 2008, al termine della sessione di mercato, venne acquistato a titolo definitivo dal Cagliari[2]: l'accordo riguardò metà dei diritti economici e la totalità dei diritti federativi[3][4]. Con il Cagliari totalizzò 15 presenze in Serie A, senza segnare alcuna rete[5].

Nel luglio 2009 non si presentò al ritiro precampionato del Cagliari adducendo a non meglio precisati motivi personali[6], e al contempo si allenò con l'Independiente, sua vecchia squadra. Poco meno di un mese dopo, il 20 agosto, venne ufficializzata la sua cessione a titolo definitivo all'Independiente[7], squadra con la quale ha marcato due reti in 18 presenze nel campionato di Apertura 2010[8].

Nel luglio 2012 ritorna in Italia trasferendosi all'Atalanta, con cui gioca 4 partite in Serie A e 2 partite in Coppa Italia.

Il 31 gennaio 2013 passa in prestito al Siena, con cui non scende mai in campo in partite ufficiali; a giugno 2013 fa ritorno per fine prestito all'Atalanta per farvi poi immediato ritorno nuovamente al Siena, questa volta a titolo definitivo. Il 22 luglio 2014, dopo la mancata iscrizione dei toscani al campionato di Serie B, rimane svincolato[9].

Nell'agosto dello stesso anno torna in Argentina firmando con il Defensa y Justicia un contratto di un anno e mezzo[10]. Nel dicembre del 2015 passa al Banfield[11], con cui gioca per due anni consecutivi nella prima divisione argentina e disputa anche, nel 2016, 2 partite in Coppa Sudamericana. In seguito passa all'Huracán, sempre nella prima divisione argentina; dopo mezza stagione, nella quale gioca 6 partite di campionato, va a giocare in Uruguay, al Peñarol, con cui vince il campionato di Clausura 2018, nel quale gioca 4 partite. Nel 2019 si trasferisce all'Unión Española, club della prima divisione cilena, dove gioca 5 partite; torna quindi in patria, al Quilmes.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

La prima convocazione per il difensore argentino arrivò il 26 gennaio 2010, quando venne convocato e schierato titolare dal C.T. Diego Armando Maradona nella gara amichevole contro la Costa Rica[12]: dopo 2 minuti dall'inizio della gara subì un grave infortunio, rimediando la rottura completa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro[13].

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
26-1-2010 San Juan Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 2 Bandiera della Costa Rica Costa Rica Amichevole - Uscita al 4’ 4’
Totale Presenze 1 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Peñarol: 2018

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Independiente: 2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Matheu Carlos Javier [collegamento interrotto], su once-onze.narod.ru. URL consultato il 28 agosto 2010.
  2. ^ Ufficiale: Matheu al Cagliari, su tuttomercatoweb.com, 1º settembre 2008. URL consultato il 28 agosto 2010.
  3. ^ Caso Matheu, tra diritti economici e federativi, su tuttocagliari.net, 15 luglio 2009. URL consultato il 28 agosto 2010.
  4. ^ Con questa formula, il Cagliari effettivamente pagò solo la metà dell'effettivo valore stimato per il giocatore: non si trattò di compartecipazione, in quanto impossibile tra club appartenenti a differenti federazioni calcistiche.
  5. ^ Carlos Matheu, su archiviorossoblu.it. URL consultato il 28 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2009).
  6. ^ Parla Matheu: "Spero che il Cagliari mi capisca", su tuttomercatoweb.com, 20 luglio 2009. URL consultato il 28 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2009).
  7. ^ Ufficiale: Matheu ceduto all'Independiente, su tuttomercatoweb.com, 28 agosto 2010.
  8. ^ Carlos Matheu [collegamento interrotto], su soccernet.espn.go.com, espn.go.com. URL consultato il 28 agosto 2010.
  9. ^ COMUNICATO UFFICIALE N. 33/A Archiviato il 27 luglio 2014 in Internet Archive. Figc.it
  10. ^ ESCLUSIVA TMW - Defensa y Justicia, colpo Matheu: i dettagli tuttomercatoweb.com
  11. ^ ESCLUSIVA TMW - Banfield, preso Matheu: i dettagli tuttomercatoweb.com
  12. ^ (ES) Otros nueve del Diez, su edant.ole.com.ar, Ole.com.ar, 14 gennaio 2010. URL consultato il 17 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2010).
  13. ^ Esordio in Nazionale col crac per Matheu [collegamento interrotto], su edicola.unionesarda.it, 29 gennaio 2010. URL consultato il 17 luglio 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]