Carlo Perindani

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Carlo Perindani (Milano, 3 settembre 1899Capri, 23 luglio 1986) è stato un pittore e incisore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia è originaria di Fontanellato. Il nonno Giovanni, pittore, era figlio illegittimo di un prete e gli fu dato il cognome che risultava dalla somma dei due cognomi dei suoi genitori adottivi: Peri e Dani. Suo figlio Edgardo, pittore, studiò a Parma, si recò poi a Parigi e a quando tornò a Milano si distinse per uno stile improntato al Liberty francese. Carlo Perindani frequentò un corso serale presso l'Accademia di belle arti di Brera. Come i ragazzi della sua generazione, ha combattuto sul Piave. Per i suoi meriti, ha ricevuto la medaglia di Vittorio Veneto.[1]

Paolo Monti - Piazzetta di Capri nel 1978

Visitò l'Isola di Capri per la prima volta nel 1924 e lì conobbe i pittori Carlo Siviero, Giuseppe Casciaro, Augusto Lovatti e Antonino Leto. Una nutrita colonia di artisti, di scuola e di sensibilità diverse, si recavano abitualmente sull'isola, attratti dalla abbagliante luce mediterranea, dalla natura selvaggia delle rocce e dalla vita semplice degli abitanti. In quegli anni frequentavano Capri i pittori Augusto Lovatti, Felice Giordano, Ezelino Briante, Andrea Cherubini, Hans Paule, Valentino White, Raffaele Castello, Mario Laboccetta e Mario Cottrau (si veda la voce Capri nell'arte).

Superato un breve un periodo, in cui era attratto dal surrealismo, Carlo Perindani si lasciò sedurre dalla realtà dell'isola e dipinse dal vero i Faraglioni, scorci di Marina Piccola, uliveti frondosi, pergolati carichi di uva, stradine con case banche dai balconi fioriti di gerani, cantine piene di botti, di fiaschi e di orciː in particolare dipinse onde che si frangono sugli scogli. Divenne amico del pittore Michele Federico, con il quale amava dipingere all'aria aperta. Nel 1927, a Capri, Michele Federico organizzò una mostra, dedicata a pittori del paesaggio caprese: esposero loro opere Paolo Pratella, Carlo Perindani, Valentino White e Antonio Odierna, allora giovanissimo.[2]

Carlo Perindani sposò una donna caprese, Annina, rimasta vedova e carica di figli. Nei mesi invernali tornava nella casa di famiglia, a Milano, dove completava i suoi dipinti.

Il 26 marzo 1924 una valanga di fango, per le violente piogge, devastò la Marina di Praia (Praiano) e la chiesetta della SS. Annunziata sulla spiaggia. Carlo Perindani nel 1932 fece una copia di un quadro del Seicento dell'Annunziata (che è nella Chiesa di San Michele a Capri) lo donò e ripristinò la decorazione delle pareti della chiesetta.[3]

Non fu solamente pittore di marine, poiché Carlo Perindani dipinse anche calli veneziane e paesaggi lombardi, usando tuttavia una tavolozza più acida e più scura.

Nel 1931 ha partecipato alla I Quadriennale nazionale d'arte di Roma. Dal 1939 ha esposto in personali, a Milano. Sue xilografie sono alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, nella raccolta di stampe Angelo Davoli. La mostra permanente, Luci del Mediterraneo con tele di Carlo Perindani, è allestita nelle sale del Museo "Casa Rossa" di Anacapri.

Mostre personali[modifica | modifica wikitesto]

  • 1939, Mostra personale di Carlo Perindani, pittore milanese, Milano[4]
  • 1940, Mostra personale del pittore Carlo Perindani, Milano[5]
  • 1977, Carlo Perindani, Milano[6]
  • 1979, Carlo Perindani espone, Milano[7]
  • 1981, Carlo Perindani espone, Milano[8]
  • 1988, Carlo Perindani, milanese, pittore del mare, Milano[9]
  • 1999, Carlo Perindani: La cultura della luce, Capri[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alberto Federico,  p. 47.
  2. ^ Romana De Angelis Bertolotti, Capri: dal Regno d'Italia agli anni del fascismo, Napoli, Editoriale scientifica, 2001, p. 248, SBN IT\ICCU\NAP\0266304.
  3. ^ Domenico Irace, Marina di Praia, in Rassegna storica dei comuni: periodico di studi e ricerche storiche locali, I, 1969, pp. 204-206, SBN IT\ICCU\NAP\0138535.
  4. ^ Aldo L. Cerchiari (a cura di), Mostra personale di Carlo Perindani, pittore milanese: Galleria Bolzani - Milano, dall'1 al 14 febbraio 1939, Milano, Rizzoli & C, 1939, SBN IT\ICCU\LO1\0808196.
  5. ^ Mostra personale del pittore Carlo Perindani: dall'1 al 14 febbraio 1940 : Galleria Bolzani, Milano, Rizzoli e C. anonima per l'arte della stampa, 1940, SBN IT\ICCU\LO1\0810594.
  6. ^ Carlo Perindani, Milano, Galleria d'Arte Bolzani, 1977, SBN IT\ICCU\VEA\1018206.
  7. ^ Carlo Perindani espone, Milano, Galleria d'Arte Bolzani, 1979, SBN IT\ICCU\RML\0364642.
  8. ^ Carlo Perindani espone dal 7 al 19 marzo 1981, Milano, Galleria d'Arte Bolzani, 1981, SBN IT\ICCU\RML\0364548.
  9. ^ Mostra organizzata col contributo del Comune di Milalno.
  10. ^ Antonella Basilico Pisaturo, Carlo Perindani: La cultura della luce, Capri, La Conchiglia, 1999, SBN IT\ICCU\CFI\0459648. Nota biografica di Fausta Cenci. Catalogo mostra.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Monteverdi (a cura di), Le opere di Carlo Perindani, s.l., P. Petrus, 1980, SBN IT\ICCU\SBL\0297950.
  • Enzo Fabriani (a cura di), Le opere di Carlo Perindani, Settimo Milanese, Edizioni d'Arte-Elegraf, 1983, SBN IT\ICCU\MOD\0259378.
  • Alma Siracusa, Ermanno Vuotto, Capri porto dei sogni: itinerari descritti e illustrati; con disegni artistici di Carlo Perindani e piantine topografiche di Mario Settanni, Napoli, L'arte tipografica, 1957, SBN IT\ICCU\RML\0071418.
  • Mare e natura nell'arte di Carlo Perindani, Capri-Milano, Associazione Perindani-Grafica Aelle, 1991, SBN IT\ICCU\PUV\0520248.
  • (FR) Bénézit, Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays, Paris, Gründ, 1999, vol. X. p. 751, SBN IT\ICCU\VEA\0108356.
  • Alberto Federico, Il filo di Arianna: pittori di Capri tra Ottocento e Novecento, Capri, La Campanina, 2006, pp. 47-62, SBN IT\ICCU\NAP\0361470.
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