Carlo Fermariello

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Carlo Fermariello

Sindaco di Vico Equense
Durata mandatogiugno 1996 –
16 gennaio 1997
SuccessoreNino Savarese

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato5 giugno 1968 –
11 luglio 1983
LegislaturaV, VI, VII, VIII
Gruppo
parlamentare
Comunista
CircoscrizioneCampania
Incarichi parlamentari
VI

VII-VIII

  • Vicepresidente della commissione di controllo sugli interventi nel Mezzogiorno (dal 31/01/1979)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPdA (fino al 1946)
PCI (1946-1991)
PDS (1991-1997)
Professionesindacalista

Carlo Fermariello (Napoli, 14 ottobre 1925Napoli, 16 gennaio 1997) è stato un politico e sindacalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nipote del sindaco di Napoli Gennaro Fermariello, frequenta il liceo classico Antonio Genovesi. Entra in Giustizia e Libertà e poi nel Partito d'Azione. Durante la seconda guerra mondiale combatte nel Battaglione San Marco, che aveva in gran parte aderito al Regno del Sud e collaborò con il giornale L'Azione diretto da Guido Dorso. Nel 1946 aderisce al Partito Comunista Italiano e per un breve periodo diventa segretario del partito a Caserta. Partecipa alle lotte sindacali in Basilicata e poi a Roma, entra nel sindacato dei lavoratori della terra e diventa segretario della Federbraccianti e coordinatore della segreteria generale della CGIL. Dal 1960 al 1965 è segretario generale della CGIL in Campania.

All'inizio degli anni cinquanta era stato eletto consigliere comunale a Napoli. Nel 1963 partecipa al film di Francesco Rosi Le mani sulla città, che denunciava la corruzione e la speculazione edilizia a Napoli del boom economico, nel ruolo del consigliere d'opposizione De Vita che si scaglia contro il costruttore edilizio e consigliere comunale Eduardo Nottola, impersonato da Rod Steiger. Rosi lo scelse per la sua competenza urbanistica e per l'intensità e ironia dei suoi interventi, dopo aver assistito a numerose sedute del Consiglio comunale di Napoli[1]. Per impersonare De Vita si ispirò a Luigi Cosenza, ingegnere e architetto, consigliere comunale comunista che si opponeva alla destra monarchica guidata dal sindaco Achille Lauro.

Nel 1968 è eletto senatore, incarico che conserva fino al 1983. Nel 1969 è nominato primo presidente dell'Arci-Caccia. Ritorna consigliere comunale a Napoli dopo il 1980. Nel giugno 1996 è eletto sindaco di Vico Equense con il Partito Democratico della Sinistra, rimanendo in carica fino alla morte, avvenuta dopo solo sette mesi di mandato a causa di una grave malattia[2]. Molto amico di Giorgio Napolitano, futuro Presidente della Repubblica[3], è sepolto a Vico Equense accanto a Gerardo Chiaromonte. Nel 1998 gli è stato dedicato il circolo dei Democratici di Sinistra e ora del Partito Democratico di Vico Equense.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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