Carlo Brizzolara

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Carlo Brizzolara

Carlo Brizzolara (Noceto, 3 maggio 1911Ivrea, 24 ottobre 1986) è stato uno scrittore e giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Brizzolara nasce a Noceto, in provincia di Parma, il 3 maggio 1911. Al Liceo ginnasio statale Gian Domenico Romagnosi conosce Attilio Bertolucci e Pietro Bianchi, prosegue quindi gli studi all'Università di Bologna dove si laurea in ingegneria[1]. Nel 1935-36 è volontario per la Guerra d'Abissinia e allo scoppio del secondo conflitto mondiale si arruola nella Folgore. Durante la battaglia di El Alamein cade prigioniero degli inglesi e viene internato nel campo di Geneifa, in Egitto, dal 1942 al 1946. Qui organizza attività culturali come il teatro dei burattini di Capitan Pallino.

Terminata la guerra inizia a lavorare prima alla Fiat e poi all'Olivetti ad Ivrea dove si trasferirà, alternando l'attività giornalistica per testate come La Gazzetta di Parma e Tuttosport a quella di scrittore e illustratore per ragazzi. Dalla sua opera Temporale Rosy Mario Monicelli trae un film nel 1979.

Muore nel 1986 ad Ivrea e viene sepolto a Noceto secondo le sue volontà[2].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura per ragazzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Il pennacchio, Firenze, Vallecchi, 1965
  • Ai cani non si tirano sassi, Bologna, Ponte Nuovo, 1970
  • Temporale Rosy, Torino, Einaudi, 1971
  • Titina F 5: diario di una piccola cilindrata, Torino, Einaudi, 1972

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • La Minghina bastonata, Torino, Einaudi, 1975

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Compagnia Zappatori, Vercelli, La Sesia, 1995

Antologie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura sportiva[modifica | modifica wikitesto]

  • La vita è sport, Milano, Mondadori, 1974
  • La canoa d'acqua viva con Roberto D'Angelo, Milano, Mondadori, 1976
  • Manuale pratico di canoa sportiva con Roberto D'Angelo, Milano, Mursia, 1986

Miscellanea[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1] Vedi archivio storico dell'università
  2. ^ [2] [3] Vedi i dati biografici presenti in Repubblica e Monte Università Parma

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN62093424 · ISNI (EN0000 0003 5533 8730 · SBN CFIV055645 · LCCN (ENn87811275 · GND (DE1062114035 · WorldCat Identities (ENlccn-n87811275