Cappella di Merope Becchini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cappella di Merope Becchini
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàSan Lorenzo (Arcidosso)
Coordinate42°52′55″N 11°32′10.8″E / 42.881944°N 11.536333°E42.881944; 11.536333
Religionecattolica di rito romano
ArchitettoLorenzo Porciatti
Stile architettoniconeogotico
Inizio costruzione12 agosto 1902
Completamento12 dicembre 1902

La cappella di Merope Becchini è un edificio funerario situato nei pressi della frazione di San Lorenzo, nel comune di Arcidosso.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La cappella funeraria venne edificata nei pressi del convento dei Cappuccini come tomba della giovane Merope Becchini, figlia dell'avvocato Raffaello e di Maria Becchini, deceduta ventunenne a Grosseto a causa del morbillo il 5 giugno 1902.[1][2] La costruzione dell'edificio, su disegno e direzione dei lavori dell'architetto grossetano Lorenzo Porciatti, ebbe inizio il 12 agosto 1902 e terminò dopo quattro mesi esatti, il 12 dicembre.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La cappella presenta una facciata in stile neogotico, con lesene, un piccolo rosone centrale e il portale incastonato con lunetta scolpita in bronzo. Sopra il portone è affissa la scritta: «Tomba di Merope Becchini». Sulle due fasce laterali si trovano due nicchie recanti due statue in bronzo. L'ingresso è delimitato da una balaustra in ferro, opera del senese Vitaliano Pettini.[3]

Gli interni presentani decorazioni del pittore Giuseppe Corsini, coadiuvato da Giuseppe Maestripieri, e vi si trovano custodite alcune statue, tra cui il centrale monumento funebre della defunta in marmo, realizzate dallo scultore fiorentino Vincenzo Rosignoli.[3] Sull'altare è posto il dipinto raffigurante l'Assunzione di Merope Becchini, opera del pittore Galileo Chini: la giovane defunta viene portata in cielo dall'angelo custode mentre si trova su un prato di gigli bianchi, con alle spalle il paesaggio amiatino e il paese di Arcidosso.[4]

La lapide in ricordo dei lavori di costruzione

Sul fianco sinistro dell'edificio è apposta una lapide che ricorda tutti i nomi di coloro che hanno contribuito alla realizzazione della cappella: architetto, scalpellini, muratori, manovali, bovari e carrettieri, falegnami, fabbri e gli artisti degli interni.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Amiata. Storia e territorio, n. 53, 2006, pp. 3-5.
  2. ^ Presentazione della guida "Il convento di San Francesco di Arcidosso", su Il Nuovo Corriere dell'Amiata, 4 novembre 2020.
  3. ^ a b c Santi 2007, pp. 211-212.
  4. ^ Assunzione di Merope Becchini, su Repertorio Galileo Chini. URL consultato il 22 luglio 2023.
  5. ^ Morganti 2006, p. 126.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agostino Morganti, La storia, il paese, la gente. Arcidosso ed il suo territorio nelle cartoline degli anni 1900/1960, Arcidosso, Effigi, 2006.
  • Carlo Morganti e Susanna Nanni, Itinerari a piedi nel comune di Arcidosso. Zaino in spalla alla scoperta del territorio, Arcidosso, C&P Adver Effigi, 2008.
  • Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]