Canteen Kopje

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Canteen Kopje
CiviltàPaleolitico
Localizzazione
StatoBandiera del Sudafrica Sudafrica
Municipalità localeBarkly West
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 28°32′34″S 24°31′52″E / 28.542778°S 24.531111°E-28.542778; 24.531111

Canteen Kopje è un sito archeologico risalente al Paleolitico, situato nei pressi di Barkly West, nella provincia del Capo Settentrionale in Sudafrica. Contiene un percorso all'aperto in cui sono disposti cartelli descrittivi. Ulteriori informazioni, con esempi di artefatti recuperati nel sito (ed una copia del teschio di Canteen Kopje), si trovano presso il Barkly West Museum ed il McGregor Museum nella vicina Kimberley.

Estrazione di diamanti[modifica | modifica wikitesto]

Una delle colline vicine a Canteen Kopje è stato il luogo in cui è sorta la prima miniera di diamanti dei campi di diamanti, la cui fama esplose nel 1870.[1] Gli scavi proseguirono fino all'inizio degli anni quaranta.

Riconoscimento dell'importanza archeologica[modifica | modifica wikitesto]

giacimento di Canteen Kopje visto dalla collina più vicina

Artefatti risalenti al Paleolitico inferiore furono trovati in questa zona dal colonnello James Henry Bowker e da Mary Elizabeth Barber, nel periodo in cui furono aperte le prime miniere di diamanti. Importanti studiosi della preistoria, tra cui Clarence van Riet Lowe, l'abate francese Henri Breuil e John Desmond Clark, visitarono e descrissero il sito.[2][3][4][5][6][7][8][9][10][11] Breuil visitò il sito prima nel 1929 e poi di nuovo negli anni quaranta, quando fece notare che "non solo vi sono abbastanza reperti da riempire all'eccesso un museo, ma che addirittura se ne potrebbe costruire uno utilizzando i reperti come materiale edile".

Conservazione e pericoli[modifica | modifica wikitesto]

Sia per la storia mineraria che per gli artefatti acheuleani rinvenuti, un'area di 10 morgen di Canteen Kopje fu dichiarata monumento nazionale nel 1948.[12] L'attività estrattiva riprese nelle vicinanze negli anni novanta, e Canteen Kopje fu quasi spacciata. Vi furono pressioni tese ad eliminare lo status di patrimonio nazionale, al fine di favorire la rinata attività mineraria di estrazione dei diamanti. La comunità locale riconobbe il valore del sito, e sostenne gli sforzi del Consiglio dei Monumenti Nazionali e del McGregor Museum tesi alla conservazione del sito, che si sviluppò fino a diventare un museo all'aperto. Il Barkly West Museum fu creato proprio in questo periodo.[13]

Ricerche archeologiche e geologiche dagli anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Gli scavi alla fine degli anni novanta furono svolti da Peter Beaumont del McGregor Museum. John McNabb dell'università di Southampton lavorò con Beaumont nell'analisi degli artefatti in pietra acheuleani.[14][15][16][17] Ulteriori scavi furono effettuati dagli archeologi della University of the Witwatersrand.

Di particolare importanza per la comprensione dell'archeologia del sito, è lo studio della formazione del sito stesso in rapporto alla vicina collina ed al fiume Vaal, che in differenti periodi scorreva a volte a nord del sito e a volte a sud-ovest.[18][19][20][21]

Nel 2007-2009 fu scavata una porzione di 7 metri di sabbia di Hutton e ghiaia, al fine di datare ed analizzare nel dettaglio il profilo litico del sito. Esiste uno strato di oggetti acheuleani[22] chiamato ‘Victoria West’ (dalla città di Karoo in cui furono trovati per la prima volta questi oggetti) nella parte superiore della ghiaia, oggetto dello studio di un progetto dell'università di Southampton. Lo strato inferiore contiene oggetti acheuleani più antichi e semplici. Il materiale risalente alla fine dell'età della pietra, posto subito sotto la superficie, è stato studiato da due squadre delle università di Witwatersrand e Toronto.

Teschio di Canteen Kopje[modifica | modifica wikitesto]

Il teschio di Canteen Kopje fu trovato nelle vicinanze nel 1925, e fu descritto su Nature da Robert Broom nel 1929.[23][24] Attualmente è soggetto ad una rivalutazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Babe, J. 1872. The South African Diamond Fields. New York: David Wesley.
  2. ^ J.P. Johnson e R.B. Young, The relation of ancient deposits of the Vaal River to the palaeolithic period of South Africa, in Transactions of the Geological Society of South Africa, vol. 9, 1906, pp. 53–56.
  3. ^ Louis Péringuey, The stone ages of South Africa as represented in the collections of the South African Museum, in Annals of the South African Museum, vol. 8, 1911, pp. 1–218.
  4. ^ J.H. Power, The contribution of the northern Cape to the study of prehistoric man, in South African Journal of Science, vol. 46, 1949, pp. 107–116.
  5. ^ P.G. Söhnge, D.J.L. Visser e C. van Riet Lowe, The geology and archaeology of the Vaal River basin, in Geological Survey of South Africa Memoir, vol. 35, 1937, pp. 1–134.
  6. ^ A.J.H. Goodwin, The archaeology of the Vaal River gravels, in Transactions of the Royal Society of South Africa, vol. 16, 1928, pp. 77–102, DOI:10.1080/00359192809519659.
  7. ^ A.J.H. Goodwin, Some developments in technique during the Earlier Stone Age, in Transactions of the Royal Society of South Africa, vol. 21, n. 2, 1934, pp. 109–123, DOI:10.1080/00359193309519316.
  8. ^ A.J.H. Goodwin e C. van Riet Lowe, The stone age cultures of South Africa, in Annals of the South African Museum, vol. 27, 1929, pp. 1–270.
  9. ^ D.M. Helgren, Acheulean settlement along the lower Vaal River, South Africa, in Journal of Archaeological Science, vol. 5, 1978, pp. 39–60, DOI:10.1016/0305-4403(78)90017-1.
  10. ^ C. Van Riet Lowe, Further notes on the archaeology of Sheppard Island, in South African Journal of Science, vol. 26, 1929, pp. 665–683.
  11. ^ C. Van Riet Lowe, The evolution of the Levallois technique in South Africa, in Man, vol. 45, 1945, pp. 49–59, DOI:10.2307/2791434, JSTOR 2791434.
  12. ^ Oberholster, J.J. 1972. The historical monuments of South Africa. Stellenbosch: The Rembrandt van Rijn Foundation for Culture for the National Monuments Council.
  13. ^ T. Turkington, Realising a dream: Canteen Kopje and the new Barkly West Museum, in The Digging Stick, vol. 17, n. 3, 2000, pp. 1–3.
  14. ^ Beaumont, P.B. 1990. Canteen Koppie (Klipdrift). In Beaumont, P. & Morris, D. (eds.) Guide to Archaeological sites in the Northern Cape. 14-16. McGregor Museum: Kimberley
  15. ^ Beaumont, P. & McNabb, J. (2000a.) Report for the National Monuments Council of South Africa on excavations by Peter Beaumont at Canteen Koppie, Barkly West, Northern Cape Province, South Africa
  16. ^ P. Beaumont e J. McNabb, Canteen Kopje: the recent excavations, in The Digging Stick, vol. 17, n. 3, 2000b, pp. 3–6.
  17. ^ McNabb, J. (2001) The shape of things to come: a speculative essay on the role of the Victoria West phenomenon at Canteen Koppie during the South African Earlier Stone Age. In Milligen, S. & Cook, J. (eds) “A very remote period indeed”: papers on the Palaeolithic presented to Derek Roe. Oxford: Oxbow Books.
  18. ^ Helgren, D.M. (1979) River of diamonds: an alluvial history of the lower Vaal basin, South Africa. Chicago: University of Chicago. Department of Geography. Research Paper 185
  19. ^ De Wit, M.C.J., Ward, J.D. & Jacob, J.R. (1997) Diamond-bearing deposits of the Vaal-Orange River System. "Field Excursion Guidebook 6th International Conference on Fluvial Sedimentology", University of Cape Town, settembre 1997 2, 1-61
  20. ^ M.C.J. De Wit, Canteen Koppie at Barkly West: South Africa's first diamond mine, in South African Journal of Geology, vol. 111, 2008, pp. 53–66, DOI:10.2113/gssajg.111.1.53.
  21. ^ Canteen Koppie at Barkly West: South Africa's first diamond mine
  22. ^ (EN) John McNabb e Peter Beaumont, Excavations in the Acheulean Levels at the Earlier Stone Age Site of Canteen Koppie, Northern Province, South Africa, in Cambridge University Press, vol. 78, 2013, DOI:10.1017/S0079497X00027109.
  23. ^ R. Broom, Australoid elements in the Korannas, in Nature, vol. 124, n. 3127, 1929, p. 507, Bibcode:1929Natur.124..507B, DOI:10.1038/124507a0.
  24. ^ L.H. Wells, The Canteen Koppie skull, in South African Science, vol. 1, 1948, pp. 156–157.

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