Camille Bombois

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Camille Bombois (Venarey-les-Laumes, 3 febbraio 18836 giugno 1970) è stato un pittore francese, appartenente al movimento naïf.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le Sacré Coeur, 1932

Figlio di un umile manovratore di barche sui canali, studiò fino all'età di dodici anni, quando ebbe l'occasione di trovare l'impiego dapprima come garzone di fattoria e poi come fattore. Proprio in questi anni si avvicinò al disegno e alla pittura come autodidatta.[1]

Durante il suo tempo libero si addestrò in attività sportive divenendo in breve tempo un lottatore (Wrestling) affermato, prima di entrare a far parte di un circo itinerante sempre con lo stesso ruolo.[1]

Durante il 1907 concretizzò il suo sogno raggiungendo Parigi, dove si impiegò subito come manovale nella metropolitana e dopo un po' di tempo come facchino di un tipografia.

Già nel periodo precedente la prima guerra mondiale dedicò gran parte del suo ristretto tempo libero alla pittura, mostrando i suoi lavori in esposizioni sul marciapiede, ma a causa del suo stile all'antica non riuscì ad ottenere successo.[2]

Nel 1914 incominciò il calvario militare e bellico che durò quattro anni, durante i quali si distinse ottenendo tre decorazioni per meriti speciali.

Terminata la guerra decise di impegnarsi a fondo con l'arte e nel 1922 ebbe l'occasione di esporre le sue opere a Montmartre, dove finalmente qualche osservatore entusiasta dei suoi quadri lo segnalò al critico d'arte tedesco Wihelm Uhde, già noto per aver scoperto e lanciato Henri Rousseau e Séraphine, che ammirato dai suoi prodotti, lo definì come un'artista emergente, pressoché una rivelazione, nell'ambito dei cosiddetti "pittori ingenui".[2][3]

Grazie al successo commerciale riscosso riuscì a svolgere, da questo momento, a tempo pieno l'attività di pittore.

Nel 1937 partecipò ad un'importante mostra intitolata "Maîtres populaires de la réalité," a Parigi.

Realizzò la sua prima mostra personale nel 1944 alla Galerie Pétridès.

Le caratteristiche peculiari della sua arte furono una dominante ingenuità nei temi e nei soggetti, con una certa predilezione per gli ambienti campagnoli oppure per le scene circensi e di fiere paesane, la narrazione realistica popolaresca ma sincera ed un primitivismo marcato che lo inserirono in qualche modo all'interno della più decadente pittura naïf.[2][3]

I dipinti della sua maturità si contraddistinsero per i colori audaci, con forti contrasti di nero, rosso brillante, blu e rosa elettrico. I suoi dipinti di donne risultarono enfatici nella loro carnalità, e i suoi paesaggi furono notevoli nella loro attenta attenzione allo spazio e agli effetti della luce riflessa sull'acqua.[1][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Camille Bombois (French, 1883–1970), su artnet.com. URL consultato il 4 giugno 2018.
  2. ^ a b c le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 337.
  3. ^ a b Camille Bombois, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 giugno 2018.
  4. ^ Bombois, Camille, su sapere.it. URL consultato il 4 giugno 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Oto Bihalji-Merin, Modern Primitives: Masters of Naive Painting, New York, Harry N. Abrams, 1959, p. 267.
  • (DE) Boris Vian, Besuch bei Camille Bombois. Boris Vian besucht einen Jahrmarktartisten und Künstler alter Schule, Berna, 2012.
  • (EN) Nadine Pouillon, Bombois, Camille, in Grove Art Online, Oxford University Press.
  • (FR) André Roussard, Dictionnaire des peintres à Montmartre, Parigi, 1999.
  • (FR) Wilhelm Uhde, Cinq maîtres primitifs : Rousseau, Vivin, Bombois, Bauchant, Seraphine, Parigi, 1949.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN19535 · ISNI (EN0000 0001 2098 1350 · Europeana agent/base/160888 · ULAN (EN500024562 · LCCN (ENnr98009701 · GND (DE119471612 · BNF (FRcb11943197w (data) · J9U (ENHE987007509733005171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr98009701