Bruno Vittori

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bruno Vittori
NascitaChieti, 4 agosto 1910
MorteMajorca, Spagna, 29 aprile 1937
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàBombardamento
Anni di servizio1930-1937
GradoCapitano a.a.r.n. in s.p.e.
GuerreGuerra civile spagnola
Comandante di215ª Squadriglia Bombardamento Terrestre
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Aeronautica di Caserta
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Bruno Vittori (Chieti, 4 agosto 1910Majorca, 29 aprile 1937) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Chieti il 4 agosto 1910.[3] Conseguita nel 1928 la maturità classica presso il Liceo Vittorio Alfieri di Asti, dove il padre lavorò come preside per oltre vent’anni, si arruolò volontario, in seguito a concorso, nella Regia Aeronautica, iniziando a frequentare la Regia Accademia Aeronautica di Caserta, Corso Falco, da dove uscì, due anni dopo, il 1º ottobre 1930, con la promozione ad aspirante.[1] Nominato pilota di aeroplano nel giugno 1931, venne promosso sottotenente in servizio permanente effettivo nel luglio successivo, e nel maggio 1932 conseguì il brevetto di pilota militare su apparecchio Ansaldo A. 300/6.[1] Il 1º agosto fu inviato presso la Scuola di osservazione aerea per frequentarvi un corso di aerocooperazione.[1] Assegnato, poi, Il 10 ottobre 1932 fu assegnato in servizio presso il 19º Stormo Ricognizione Terrestre, venendo promosso un mese dopo al grado di tenente.[1] Ritornato a Cerveteri nel 1935 in qualità di istruttore professionale di volo, nel 1936 divenne insegnante di pratica fotografica in quella Scuola di Osservatore dall’Aeroplano.[1] Promosso capitano nel mese di giugno, fu trasferito al 7º Stormo Bombardamento Terrestre. Il 27 gennaio 1937 partì per la Spagna assegnato all'Aviazione Legionaria delle Baleari, al comando della 215ª Squadriglia Bombardamento Terrestre.[1] Cadde in combattimento il 26 aprile 1937 a Majorca, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in una missione di guerra combattuta per un supremo ideale affrontava, alla testa del proprio reparto, le più ardue prove, dimostrando sempre esemplari virtù di esperto comandante e di prode combattente. Animato da incondizionata entusiastica dedizione per la causa cui aveva votata la giovane balda esistenza, nell’eroico tentativo di portare a termine una rischiosa azione cui era stato preposto, incontrava morte gloriosa. Cielo di Spagna, 29 aprile 1937.[4]»
— Regio Decreto 4 aprile 1938.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 267.
  • Maurizio Lanza, In alto sulle loro colline, Baldissero d'Alba, Umberto Soletti Editore, 2009.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittori, Bruno, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.