Bruno Giacconi

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Bruno Giacconi

Preside del Rettorato della Provincia di Sondrio
Durata mandato1944 - 1945
PredecessoreFilippo Orsatti
SuccessoreAmbrogio Caccia Dominioni
Bruno Giacconi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Tiro a volo
Carriera
Nazionale
1936Bandiera dell'Italia Italia
Statistiche aggiornate al gennaio 2009

Bruno Giacconi (Osimo, 20 novembre 1889Sondrio, 25 febbraio 1957) è stato un militare, tiratore a volo e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bruno Giacconi frequentò con successo l'Accademia Militare di Modena e partecipò come capitano dei Bersaglieri di un battaglione ciclisti alla prima guerra mondiale distinguendosi in diverse occasioni.[1] Alla fine della guerra fu promosso maggiore e gli furono assegnate diverse medaglie tra cui la medaglia d'argento al valor militare, in commutazione di una precedente di bronzo.

Terminata la guerra, nel 1919 conduce il suo battaglione al completa a Fiume, partecipando all'impresa fiumana al fianco di Gabriele D'Annunzio ricoprendo poi la carica di Presidente del Consiglio Militare della Reggenza del Carnaro.[1] Terminata la vicenda di Fiume, rimarrà sempre un fedelissimo compagno del "vate". Per punizione, per aver partecipato all'impresa di D'Annunzio fu confinato al distretto militare di Sondrio, dove presto entra attivamente a far parte della vita politica della città sposandosi nel 1922 con la nobile Adriana Sertoli.[1][2] Prestò servizio anche a Brescia e Cremona.[2]

Sportivo appassionato di tiro con la pistola nel 1932 cercò la qualificazione olimpica ma il 16 maggio nelle preselezioni di Bologna arrivò secondo battuto da Domenico Matteucci, ma nella convocazione a Roma viene definitivamente escluso.[1] Ritenta nuovamente nel 1936 ottenendo l'agognata convocazione e venendo inserito nella pattuglia italiana per i Giochi della XI Olimpiade di Berlino. La competizione di tiro a segno si svolgono al poligono di Wannsee, presso Berlino. Giacconi partecipa alla gara da 25 metri e pur superando le qualificazioni è sconfitto nella finale classificandosi 11º.[1]

Giacconi fu preside del rettorato provinciale di Sondrio dal 1944 al 1945.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Capitano V battaglione ciclisti bersaglieri. Durante un lungo ed arduo ripiegamento, quale comandante di un battaglione bersaglieri ciclisti costituente riserva mobile di una brigata di estrema retroguardia di una armata , diede bella prova di serenità , calma e valore. Infondendo nelle truppe fermezza e vigore, respinse ripetutamente l'avversario, che, in forze preponderanti, muoveva all'attacco, e, concorse così in modo efficace all'adempimento del compito affidato alla brigata. Varmo (Udine) , 31 ottobre 1917[3] [4]»
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Maggiore 5 battaglione ciclisti bersaglieri. Comandante di un battaglione di retroguardia , con ammirevole iniziativa, conduceva il suo reparto al contrattacco, infliggendo perdite al nemico, facendo prigionieri e liberando parecchi dei nostri catturati, permettendo così a nostre colonne carreggio, di porsi in salvo. Cussignacco, 29 ottobre 1917[5]»
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Maggiore 8 battaglione bersaglieri ciclisti. Comandante di battaglione, ricevuto l'ordine di procedere risolutamente avanti, arditamente si pose alla testa del suo battaglione, e primo fra tutti, animando ed entusiasmando i suoi bersaglieri, con singolare sprezzo del pericolo, vinse successive tenaci resistenze nemiche, catturando numerosi prigionieri e molto materiale bellico. Carpendo, Sannardenchia, Risano (Udine) 4 novembre 1918.[6]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Bruno Giacconi, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Bruno Giacconi, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
Predecessore Presidente del Rettorato Provinciale di Sondrio Successore
Filippo Orsatti 1944 - 1945 Ambrogio Caccia Dominioni