Bruno Cassinelli
Bruno Cassinelli | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXVII |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | Avvocato |
Bruno Cassinelli (Firenze, 14 aprile 1893 – Roma, 6 novembre 1970) è stato un avvocato e politico italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Laureato in giurisprudenza a Roma nel 1917 esercita la professione di avvocato ma si dedica in primo luogo alla politica. Negli anni degli studi si iscrive alla Federazione giovanile socialista e tra il 1915 e il 1919 fa parte del comitato centrale del PSI. Assieme a Nicola Bombacci e Giuseppe Sotgiu dal 1918 dirige il settimanale L'Avanguardia, portandone la tiratura da 5 000 a 25 000 copie. Militante della corrente massimalista del partito nelle elezioni del 1924 viene eletto deputato.
Testimone al processo di Chieti per l'omicidio di Giacomo Matteotti, si esprime a discarico dell'imputato Amerigo Dumini, in una testimonianza che la stampa dell'epoca definisce concordata con il gerarca Roberto Farinacci[1]. A causa dello scandalo viene espulso dal PSI e invitato a presentare le dimissioni da deputato[2].
Si dedica quindi alla professione di avvocato penalista, specializzato nella difesa di imputati politici. Ha difeso, tra gli altri, Violet Gibson e Tito Zaniboni, attentatori alla vita di Mussolini[3]. Dopo la guerra, su richiesta di Badoglio, assume la difesa di Mario Roatta ma di li a poco viene sospeso dall'albo professionale per una sua presunta appartenenza all'OVRA.
Scagionato dall'accusa, riprende la propria professione con uno studio legale a Roma.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Avanti!, 19 giugno 1926, p. 1, “Cassinelliana Documenti”.
- ^ La Camera dei deputati non ne prenderà mai atto e il nome non comparirà tra i deputati decaduti in Atti parlamentari, XXVII legislatura del Regno d’Italia, resoconto stenografico dell’Assemblea della Camera dei deputati, 9 novembre 1926, p. 6389.
- ^ Mimmo Franzinelli, Delatori. Spie e confidenti anonimi: l'arma segreta del regime fascista, Feltrinelli, 2001.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Bruno Cassinelli, su montesca.eu. URL consultato il 26 febbraio 2023.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Bruno Cassinelli, su storia.camera.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 44679290 · ISNI (EN) 0000 0000 6124 4149 · SBN CFIV032459 · BAV 495/115939 · LCCN (EN) n81149615 · CONOR.SI (SL) 182310243 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81149615 |
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