Bruno Camandone

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Bruno Camandone
NascitaAlbenga, 1915
MorteCerkowo, 24 dicembre 1942
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
SpecialitàArtiglieria contraerea
Anni di servizio1936-1942
GradoCapitano
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneFronte orientale (1941-1945)
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Seconda battaglia difensiva del Don
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Bruno Camandone (Albenga, 1915Cerkowo, 24 dicembre 1942) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Albenga nel 1915.[1] Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere nel giugno 1934 si arruolò nel Regio Esercito, iniziando a frequentare la Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino, dalla quale uscì due anni dopo con il grado di sottotenente,[2] assegnato all'arma di artiglieria.[1] Frequentato il corso di applicazione entrò in servizio nel 2º Reggimento artiglieria di Corpo d'armata con cui, dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipò alle operazioni sul fronte occidentale contro la Francia al comando di una batteria.[1] Smobilitato al termine della operazioni, frequentò il corso per artiglieria contraerea a Sabaudia, al termine del quale, nel marzo 1941, fu assegnato in servizio al 1º Reggimento artiglieria contraerea a Casale.[1] Promosso capitano nel gennaio 1942, nel mese di giugno fu trasferito dietro sua domanda al 4º Reggimento artiglieria contraerea con cui partì al seguito dell'ARMIR per combattere sul fronte russo. Comandante della 2ª Batteria, 38º Gruppo da 75/46, perse la vita il 24 dicembre 1942, nel corso della seconda battaglia difensiva del Don. Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]

Una caserma posta a Diano Castello, provincia di Imperia, ha portato il suo nome.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Capitano di artiglieria appassionato ed entusiasta, venuto a conoscenza che nel corso dì affrettato ripiegamento del gruppo cui apparteneva alcuni pezzi erano stati abbandonati, ottenne, dopo reiterate insistenze, di poter tentare il recupero dei pezzi stessi Seguito da altri ardimentosi riusciva con perizia e tenacia a ricuperarne due avviandoli alle nostre linee. Fatto segno a violenta reazione nemica e ferito una prima volta volle insistere nel generoso compito assuntosi per recuperare altro pezzo della sua batteria. Raggiunto l’intento a prezzo di forti sacrifici e prossimo ormai a rientrare nelle nostre posizioni col prezioso carico, venne colpito in pieno da raffica anticarro. Esalò l’ultimo respiro abbattuto sul suo cannone, rivolgendo parole di fede e di incitamento ai compagni che lo avevano seguito nell’ardua impresa. Esempio di cosciente valore e di sublime attaccamento alla propria arma. Cerkowo (Fronte russo), 24 dicembre 1942 .[3]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]