Blighia unijugata

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Blighia unijugata
Immagine di Blighia unijugata mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Malvidi
OrdineSapindales
FamigliaSapindaceae
SottofamigliaSapindoideae
TribùNephelieae
GenereBlighia
SpecieB. unijugata
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineSapindales
FamigliaSapindaceae
GenereBlighia
SpecieB. unijugata
Nomenclatura binomiale
Blighia unijugata
Baker, 1868
Sinonimi

Blighia zambesiaca
Baker
Phialodiscus laurentii
De Wild.
Phialodiscus plurijugatus
Radlk.
Phialodiscus unijugatus
(Baker) Radlk.
Phialodiscus verschuerenii
De Wild.
Phialodiscus zambesiacus
(Baker) Radlk.

Blighia unijugata Baker, 1868 è una pianta appartenente alla famiglia delle Sapindacee.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un albero dioico sempreverde alto fino a 30–35 m[1][2].

I fiori, il cui colore va dal bianco al giallo, hanno un profumo dolce. Il frutto è lungo circa 3 cm, trilobato, di colore rosso[1][2] o rosso rosato[1] quando maturo, e contiene di norma tre semi lunghi 1–2 cm.[1][2] I semi poggiano su arilli arancioni[3] o gialli[1].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Blighia unijugata è rinvenibile in gran parte dell'Africa Tropicale[1][2].

Uso[modifica | modifica wikitesto]

Ha un uso alimentare limitato: le foglie vengono utilizzate in Nigeria come verdura.[2]

Viene invece maggiormente utilizzata per il legno ed ha un ruolo importante nella medicina tradizionale, per le sue supposte proprietà sedative ed analgesiche. In Sudafrica i fiori vengono utilizzati per produrre una lozione cosmetica profumata[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Blighia unijugata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 12 febbraio 2023.
  2. ^ a b c d e f (EN) R. H. M. J. Lemmens, D. Louppe, A. A. Oteng-Amoako, Plant Resources of Tropical Africa 7 (2). Timbers 2, Wageningen, PROTA Foundation, 2012, pp. 125-128, ISBN 978-92-9081-495-5.
  3. ^ (EN) Rudolphe Lemmens, Useful Trees of East Africa, Parigi, BoD, 2020, pp. 79-81. URL consultato il 25 gennaio 2021.

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