Biko Agozino

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Biko Agozino (Awgu, 27 luglio 1961) è un criminologo nigeriano, noto per il suo libro edito nel 1997 ed intitolato "Le donne di colore e il sistema di giustizia penale".

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la laurea in sociologia alla University of Calabar ha concluso il dottorato in criminologia alla University of Edinburgh.[1] Agozino ha curato la collana intitolata Interdisciplinary Research Series in Ethnic, Gender and Class Relations per conto della Ashgate Publishing e scrivendo il primo dei circa dodici volumi.[2]

È stato nominato redattore capo del African Journal of Criminology and Justice Studies e membro del comitato editoriale di Jenda: A Journal of West African Women's Studies and Culture. Attualmente è coordinatore criminologo e docente alla University of the West Indies, St Augustine, Trinidad and Tobago.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

I campi di ricerca di Agozino spaziano dal passato al presente del fenomeno coloniale e del relativo impatto sul modo con il quale le minoranze etniche sono tutelate nel mondo dal punto di vista penale.[4] Il suo obiettivo è di analizzare la prospettiva postcoloniale nella criminologia africana.[5] Agozino challenges the criminology discipline to "decolonize" its theories and methods and to undo the harm that has been done.[6]

Nell'introduzione al libro di Gabbidon W.E.B. Du Bois on crime and justice, Agozino affermava che l'eccessiva punibilità nel sistema di giustizia penale di vari paesi tra i quali gli Stati Uniti, l'Inghilterra, il Sudafrica e la Russia hanno alimentato piuttosto che ridotto il problema criminale. Denunciò, inoltre, l'ipocrisia dei leader angloamericani nel affibbiare a Nelson Mandela l'etichetta di "terrorista" nonostante questi avesse lottato contro il regime dell'apartheid in Sudafrica.[7]

A lui va il merito di aver rinnovato la prospettiva coloniale sull'etnia e sul crimine, discutendo lo sviluppo della criminologia nei paesi occidentali e il loro impatto sulle altre società, in particolare nelle prime colonie.[8]

Nel suo libro più importante "Le donne di colore ed il sistema di giustizia penale" Agozino evidenzia il ruolo dell'etnia e dell'etnicità nel negoziato di potere dentro l'amministrazione penitenziaria, dove i detenuti di colore sono decisamente sottovalutati dal personale di polizia penitenziaria e sovrastimati dagli autoctoni. Non rileva, tuttavia, l'importanza dei fattori di classe e di origine geografica, almeno in Inghilterra.[9]

Nel suo libro discute anche sulle posizioni politiche sui tipi di reati, evidenziando che quando Jocelyn Elders disse che il governo avrebbe assunto una posizione determinata verso i paesi che depenalizzavano le sostanze stupefacenti, fu allontanata dalla sua posizione dal Presidente Bill Clinton.[10]

La recensione sul libro di Agozino Counter-Colonial Criminology: A Critique of Imperialist Reason così conclude:

«questo è un libro che dovrebbe essere letto da tutti i criminologi e che dovrebbe trovare posto nelle biblioteche africane di criminologia, in quanto offre un considerevole numero di ricerche in un'area che ha guadagnato scarsa attenzione da parte della popolazione africana e dalle altre prospettive del dibattito criminologico»

Un'altra recensione del libro tratta della complessità e della creatività di questo lavoro ottimistico.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biko Agozino, About The Author, in ADAM: Africana Drug-Free Alternative Medicine, Lulu.com, 2006, p. 145, ISBN 1-4116-6915-0.
  2. ^ Anne-Marie Singh, Policing and crime control in post-apartheid South Africa, Ashgate Publishing, Ltd., 2008, vii, ISBN 0-7546-4457-X.
  3. ^ Professor Biko Agozino, su sta.uwi.edu, University of the West Indies. URL consultato il 26 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2011).
  4. ^ Shaun L. Gabbidon, Race, ethnicity, crime, and justice: an international dilemma, SAGE, 2009, xi, ISBN 1-4129-4988-2.
  5. ^ Mary Bosworth, Carolyn Hoyle, What Is Criminology?, Oxford University Press US, 2011, p. 251, ISBN 0-19-957182-1.
  6. ^ Martin O'Brien, Majid Yar, Criminology: the key concepts, Taylor & Francis, 2008, p. 129, ISBN 0-415-42794-0.
  7. ^ Shaun L. Gabbidon, W.E.B. Du Bois on crime and justice: laying the foundations of sociological criminology, Ashgate Publishing, Ltd., 2007, x, ISBN 0-7546-4956-3.
  8. ^ Shaun L. Gabbidon, Criminological Perspectives on Race and Crime, Taylor & Francis, 2010, p. 189, ISBN 0-415-87424-6.
  9. ^ Barbara H. Zaitzow, Jim Thomas, Women in prison: gender and social control, Lynne Rienner Publishers, 2003, p. 146, ISBN 1-58826-228-6.
  10. ^ James Samuel Logan, Good punishment?: Christian moral practice and U.S. imprisonment, Wm. B. Eerdmans Publishing, 2008, p. 240, ISBN 0-8028-6324-8.
  11. ^ Mark Christian, Counter-Colonial Criminology: A Critique of Imperialist Reason. Biko Agozino. London: Pluto, 2003. 281 pp. (PDF), in African Studies Quarterly, vol. 8, n. 3, Spring 2006 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2011).
  12. ^ Emmanuel C. Onyeozili, Counter-Colonial Criminology: A Critique of Imperialist Reason by Biko Agozino. London: Pluto Press, 2003. (PDF), in African Journal of Criminology and Justice Studies, University of Maryland Eastern Shore, Spring 2005. URL consultato il 27 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN255288356 · ISNI (EN0000 0003 7749 227X · Europeana agent/base/128968 · ORCID (EN0000-0003-4988-5340 · LCCN (ENnr97030230 · GND (DE1047521245 · BNF (FRcb13493860x (data) · J9U (ENHE987007437883805171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr97030230
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