Benedetto Pasqua di Bisceglie

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Benedetto Pasqua di Bisceglie
NascitaTrani, 28 giugno 1890
MorteRoma, 3 dicembre 1941
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
Anni di servizio1911-1941
GradoGenerale di brigata
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneFronte italiano (1915-1918)
Campagna di Grecia
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Decorazionivedi sotto
Studi militariRegia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino
dati tratti da Generals[1]
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Benedetto Pasqua di Bisceglie (Trani, 28 giugno 1890Roma, 3 dicembre 1941) è stato un generale italiano del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale, deceduto durante la seconda guerra mondiale, e distintosi particolarmente nel corso della campagna di Grecia. Decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia, la Medaglia d'argento e quella di bronzo al valore militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Trani, provincia di Bari, il 28 giugno 1890, figlio di Sebastiano e di Saveria di Martino.[2]

Nel 1909 iniziò a frequentare la Regia Accademia Militare di artiglieria e Genio di Torino, da dove uscì con il grado di sottotenente assegnato all'arma di artiglieria, il 13 novembre 1911. Prestò servizio ai vari reggimenti di artiglieria da fortezza, e durante la grande guerra (1915-1918) fu decorato con la Medaglia d'argento al valore militare per un'azione effettuata il 14 agosto 1916 sul Monte Sei Busi (presso Redipuglia), teatro di sanguinose battaglie, e successivamente con la Croce al merito di guerra.[2]

Promosso capitano, nel 1920 fu assegnato prima al 6º Reggimento artiglieria da fortezza, passando successivamente alla Scuola di guerra di Torino, e poi al 1º Reggimento artiglieria pesante campale.

Dal 1º dicembre 1921 fu assegnato in servizio al Ministero della Guerra. Insegnante aggiunto alla Scuola di guerra di Torino nel 1925,[2] fu poi Capo di stato maggiore presso un comando di Corpo d'armata.[1]

Promosso tenente colonnello il 31 dicembre 1926, fu incaricato del comando dell'11º Reggimento artiglieria della 3ª Divisione Militare Territoriale di Alessandria il 1º ottobre 1936 divenendone poi comandante titolare il 31 dicembre seguente, quando fu promosso colonnello.[1]

A partire dal 10 dicembre 1937 assunse il comando della Scuola ufficiali di complemento di Bra (provincia di Cuneo), sostituendo il colonnello Guido Boselli.

Nel 1938 passò successivamente in servizio presso il comando designato della 3ª Armata, e dal 1 agosto 1939 venne assegnato al I Corpo d'armata di Torino, prima per incarichi speciali, poi quale Capo di stato maggiore.

All'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipò alla battaglia delle Alpi Occidentali e dal 10 settembre successivo fu assegnato in forza al comando del Corpo d'armata celere del generale Giovanni Messe, suo conterraneo, quale incaricato delle funzioni del comando dell'artiglieria.

Rimase con il generale Messe anche quando questi, dal 21 dicembre, si recò in Albania con il Corpo d'armata speciale. Promosso al grado di generale di brigata il 1 gennaio 1941 e nominato comandante dell'artiglieria del Corpo d'armata speciale, partecipò alla campagna di Grecia[2] sino al suo termine ed alla conseguente occupazione della Grecia. Per la sua partecipazione alla campagna ottenne una Medaglia di bronzo al valore militare e la Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia.[2]

Dal 10 luglio rientrò a Roma per incarichi speciali al comando supremo.

Ma per un'infermità contratta durante la campagna di Grecia, fu inviato all'ospedale militare del Celio a Roma dove, purtroppo, morì il 3 dicembre 1941.[2]

Nel 1981 il comune di Trani gli ha dedicato una via.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
— Regio Decreto 6 gennaio 1941[3]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Già distintosi per coraggio e sprezzo del pericolo, il 4 agosto 1916, offertosi spontaneamente di recarsi ad un osservatorio avanzato, gravemente ferito ad una spalla da scheggia di granata, dimostrava straordinaria forza d'animo, dissimulando la gravità della ferita per non impressionare i suoi dipendenti ed affermando di poter continuare il servizio di osservazione. Monte Sei Busi, 4 agosto 1916
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante l'artiglieria di un corpo d'armata schierato su un delicato settore, in un lungo ciclo operativo dava ripetute prove di perizia, ardimento e valore personale. Superando abilmente gravi disagi e pericoli, si spingeva, nelle fasi culminanti delle azioni, nelle zone più minacciate ed esposte, riuscendo ad infondere slancio, entusiasmo e spirito aggressivo nei dipendenti. Contribuiva in tal modo, validamente ad arrestare l'impeto nemico ed alla successiva avanzata della grande unità. Fronte greco, 21 dicembre 1940-23 aprile 1941
Croce al merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Generals.
  2. ^ a b c d e f Radiobombo.
  3. ^ Quirinale - Scheda - visto 30 luglio 2019

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 1, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
  • Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
  • Alberto Cavaciocchi e Andrea Ungari, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
  • (EN) Philip S. Jowett e Stephen Andrew, The Italian Army Vol.1, Botley, Osprey Publishing Company, 2000, ISBN 1-78159-181-4.
  • (EN) Charles D. Pettibone, The Organization and Order of Battle of Militaries in World War II Volume VI Italy and France Including the Neutral Countries of San Marino, Vatican City (Holy See), Andorra, and Monaco, Trafford Publishing, 2010, ISBN 1-4269-4633-3.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]