Barbara Bosson

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Barbara Bosson

Barbara Bosson (Charleroi, 1º novembre 1939Los Angeles, 18 febbraio 2023) è stata un'attrice statunitense.

È ricordata principalmente per la serie televisiva Hill Street Blues (1981-1987), per la quale ha ricevuto la nomina ai Primetime Emmy Awards per cinque anni consecutivi, dal 1981 al 1985.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bosson è nata a Charleroi, in Pennsylvania, il padre era allenatore di tennis. Il primo lungometraggio in cui apparve fu il thriller Bullitt (1968). È famosa principalmente per il ruolo di Fay Furillo nella serie televisiva Hill Street giorno e notte, trasmessa dalla NBC negli anni 1980. Successivamente, dal 1995 al 1997, ha interpretato la procuratrice Miriam Grasso in Murder One ruolo che le è valso un'altra nomination all'Emmy Award nel 1996.

Bosson negli anni 1970 ha recitato nella serie Richie Brockelman, Private Eye nei panni di Sharon. Ha, inoltre, recitato nelle serie TV Hooperman e Cop Rock . Bosson ha lavorato nel cinema, interpretando anche il ruolo di madre di Alex Rogan nel film di fantascienza Giochi stellari (1984).

Bosson è apparsa come guest star in molte serie, tra cui Mannix, Crazy Like a Fox, LA Law, Civil Wars, Star Trek: Deep Space Nine e Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman .

Nel 1970, Bosson ha sposato lo scrittore-produttore Steven Bochco, creatore di molte delle serie in cui è apparsa, tra cui Hill Street Blues, LA Law, Murder One e Cop Rock . Dal matrimonio sono nati due figli. I due hanno divorziato nel 1997.

Bosson è morta a Los Angeles il 18 febbraio 2023, all'età di 83 anni.[1]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Steven Bochco e Bosson nel 1994

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Julia MacCary, Barbara Bosson, ‘Hill Street Blues’ Star, Dies at 83, su Variety, 20 febbraio 2023. URL consultato il 27 maggio 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN74060616 · ISNI (EN0000 0000 0142 3516 · LCCN (ENn88172024 · GND (DE1027040330 · BNF (FRcb141577832 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n88172024